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Bici in città: la classifica italiana di Legambiente

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Quanto sono ciclabili le città italiane? Dove ci si può muovere meglio con la bici? Legambiente pubblica i dati dello studio Bici in Città,  realizzato in collaborazione con Fiab e Città in Bici.
Una ricerca basata sulla la ripartizione modale degli spostamenti, il modal split. Si tratta infatti di un ottimo indicatore in quanto per una città (ad esempio Bolzano) che lo aggiorna spesso e che è in grado di fornire il modal split invernale, estivo, feriale e festivo, questo è un ottimo strumento per monitorare e gestire il cambiamento e le azioni da
intraprendere. La sua utilità però è meno rappresentativa della realtà quando si prende in esame la città come elemento attrattore dei comuni contermini, in genere il modal spit è fatto sui residenti ma poi la città è invasa dalle auto dei residenti dei comuni vicini se non c’è una buona politica di trasporto pubblico di bacino.
Perché una città possa definirsi sostenibile dal punto di vista della mobilità, bisogna che almeno il 15% degli spostamenti venga effettuato in bici, mentre gli spostamenti in auto e moto non devono superare il 50%.
Solo due città in Italia soddisfano questi parametri: Bolzano e Mestre. A Bolzano l’uso delle bici rappresenta il 29% del totale, e la mobilità insostenibile copre solo il 34%. A Mestre si effettua il 20% degli spostamenti a pedali, mentre auto e moto non superano il 40%.
Roma
è all’ultimo posto, dove la mobilità sostenibile è del 34%, di cui però solo lo 0,4 in bici e il 6,1 a piedi. Milano è messa un po’ meglio, grazie anche al Bike Sharing dell’Area C. Anche Padova può contare su una stazione delle bici di 900 posti.
Ecco i dati:

Fonte: legambiente.it/

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