Estonia

Da Tallinn ad Helsinki, viaggio in Estonia

 viaggio in Estonia

Lunedì

Nuovo viaggio in solitaria: destinazione Tallinn, con una capatina ad Helsinki. Innanzitutto parliamo del volo: quando avevo prenotato avevo trovato solo voli da Malpensa con scalo a Riga (che andavano da un’ora fino a dieci ore di attesa in questa città). Opto per un’ora di attesa così da non bruciarmi tutta la giornata in aeroporto. Peccato che ciò avrebbe implicato arrivare a Tallinn alle 24.
Per l’albergo nessun problema. Per i pullman invece chi c’era già stato diceva che li avrei trovati fino alle 24. Pur essendo arrivato alle 24.30, scopro che qualche pullman c’è ancora ma il vero problema è che, non sapendo dove mi avrebbe lasciato, l’idea di farmela a piedi fino all’albergo in piena notte non mi entusiasmava per nulla.
Così opto per un taxi. Il primo mi spara 16 euro per il trasporto. Da internet ho trovato che la spesa ‘giusta’ è 8 euro. Dopo vari taxisti trovo quello che mi fa il prezzo onesto (contro il pullman che sarebbe costato circa 2 euro). Recupero una cartina di Tallin che trovo in un espositore nella zona imbarco dell’aeroporto e poi mi faccio portare dal taxista all’albergo.
Martedì

In primis mi voglio fare un’idea dei posti da visitare fuori Tallin. Vi spiego: oltre alla capitale, in Estonia ci sono vari luoghi che (da quel che mi dicono altri diari di viaggio trovati sul web) meritano una visita.
Ecco le mete:

- Otepaa
- caverne di Parnu
- caverne di sabbia di Piusa
- parco di Soomaa
- Saremaa
- isola Hiiumaa
- Haapsalu
- Helsinki
- cascate di Valaste

Essendo il mio albergo in zona porto (ovvero a nord-est della città vecchia), vado prima ad informarmi su come raggiungere Helsinki. Raggiungo il terminal A (la costruzione presenta la scritta: reisiterminal A passenger terminal). Ci sono due compagnie: una è la eckroline (ma interessa quelli che dalla Finlandia sono venuti a Tallinn, dato che l’andata ad Helsinki avviene a sera tarda) e la Viking line (quella che interessa a me).

La viking line propone a 30 euro una traversata su una piccola nave da crociera. La partenza si ha al mattino presto e il ritorno alla sera. Dopodiché vado a visitare la città vecchia (ad una decina di minuti a piedi dal porto) e parallelamente cerco l’infopoint per informarmi sulle altre escursioni. Uso la cartina che trovo in albergo che è più dettagliata di quella presa in aeroporto (entrambe, comunque, mostrano tutti i monumenti degni di nota). Prima impressione della città vecchia è più che positiva: è una città medievale con case basse, strade acciottolate, persone abbigliate con indumenti d’epoca, locali da film fantasy e soprattutto molto silenzio. Non ci sono macchine e quelle presenti stanno ben attente a non rovinare il tutto. La città vecchia presenta svariate chiese e luoghi d’interessi, il tutto racchiuso dentro le mura della città.
La città vecchia si gira in un giorno; si riescono a vedere senza problemi tutti i monumenti e le chiese. Di queste ultime, alcune si possono visitare gratuitamente (anche se a volte non si possono fare le foto).  In più, vi consiglio di salire sul campanile della chiesa Oleviste kirik (st Olav’s churc): costa solo 2 € ma dopo 258 scalini giungete a 123 metri d’altezza e vi potete godere la città dall’alto. Merita.
Di questa città nella città, c’è anche una parte alta che la sovrasta offrendo dei bei paesaggi. Su internet trovo che merita un giro anche il Palazzo della Grande Gilda in via Pikk: ci arrivo ma scopro che l’ingresso costa 5 €. Non essendo un estimatore dei musei passo oltre.
Faccio anche una capatina nella piazza principale della città vecchia: Raekoja Plats. Qui si trova anche la famosa (nonché più vecchia) farmacia della città: Raeapteek. Vi consiglio anche di fare una capatina al bar che trovate sotto i portici della piazza: si scorge solo una porta di legno.

L’interno è stile medievale e fanno del vino caldo ottimo (a 2€ a bicchiere).
Da Raekoja Plats, a due passi di distanza, raggiungo la via Vana Turg dove ci sono i due locali medievaleggianti più famosi di Tallinn (ne parlerò in seguito dato che li proverò entrambi). Sempre dalla piazza, prendendo la via Kullassepa mi immetto in via Niguliste trovando l’info point. Ci sono alcune ragazze molto gentile che in un inglese molto chiaro mi spiegano un po’ di cose (oltre a darmi una cartina più comoda da portarmi appresso).
M’informo innanzitutto dei viaggi che vorrei fare: la ragazza mi avvisa che in Estonia i treni non vengono usati molto. Meglio i pullman che coprono tutta la nazione. Per informarmi sugli spostamenti devo però andare alla stazione centrale (Autobussijaam central bus station), a sud est della città vecchia (a circa una ventina di minuti a piedi). Invece la stazione dei treni (Balti jaam railway station) è a nord ovest, appena fuori dalle mura della città vecchia.
Mi avvisa anche che posso comprare la Tallinn card che mi permette di visitare gratuitamente 40 musei e chiese e usare i mezzi pubblici della città (compreso raggiungere l’aeroporto). I prezzi sono:  24ore= 24€    48ore=32€ (questi sono alcuni esempi: ci sono altre scelte a seconda di quanto ci state). Onestamente, la città la si visita a piedi e i musei non m’interessano, quindi questa card a me non serve.
Su internet si dice che è meglio prendere i biglietti per i mezzi di trasporto cittadini dagli edicolanti che non sui pullman perché costano meno. In realtà il biglietto singolo ha lo stesso prezzo. Cambia solo se prendete il carnet da 10 biglietti (che io non compro dato che i miei spostamenti sono per lo più a piedi).
Da ricerche su internet m’informo anche su dei posti in zona che sembrano interessanti.

Trovo:

- soviet prison (chiamata anche Patarei Prison, a nord ovest, dove si trovano degli hangar in disuso, in via kalaranna). La ragazza dell’infopoint però mi dice che ci vanno solo i gruppi, quindi o ci si imbuca oppure bisogna fare un giro individuale ma costa un capitale. - Kien in the kik: è un tunnel sotto alla torre che porta tale nome (a sud ovest della città vecchia). Sono andato direttamente qui ad informarmi. Sottolineo allo sportello che voglio visitare il tunnel altrimenti la ragazza vi farebbe visitare (e pagare) la visita della torre (dove c’è un museo). La visita costa 5.80€ ed è da prenotare. Pur essendo ormai inverno, nei prossimi giorni è tutto al completo o non sono disponibile io quindi non potrò visitarla
- the Monk’s Bunk (via Tatari, al n.1): è un ostello che presenta al suo interno una prigione sovietiva. Anche qui bisogna prenotare ma sempre per il discorso riportato qui sopra non riuscirò a vederla.
Mercoledì

Destinazione: Rocca al mare (si chiama proprio così), alla periferia di Tallinn.
È la ricostruzione di un villaggio estone con ricostruzione di case delle più svariate epoche. Bisogna prendere il pullman n.6 (io l’ho preso in via Kaarli st, fermata Vbaduse valjak, ma ci sono molte altre fermate). Con 1.60€ vi porta a destinazione in una quindicina di minuti.
La fermata è Zoo (ogni pullman ha un display da dove si viene avvisati della fermata attuale e successiva) ed è riconoscibile in quanto si ferma proprio davanti ad un enorme centro commerciale (per il ritorno dovete andare dal lato opposto della strada). Attraverso il centro commerciale fino a raggiungere il mare. Da qui lo costeggio andando verso sinistra (sulla strada trovo comunque delle indicazioni per raggiungere la Rocca). In 15 minuti sono a destinazione.
Importantissimo: rocca al mare è aperta tutto l’anno però dal 23 aprile al 28 settembre si possono visitare tutte le case mentre nel resto dell’anno ne restano aperte solo poche.

Io essendo andato ad ottobre sono rimasto fregato (in realtà non è così in quanto è comunque un posto che merita una visita, a prescindere dal periodo).
Pago 4€ (contro le 6 se fossi andato nell’altro periodo) ed entro.  Spendo anche 1€ per comprarmi la cartina in italiano (utile perché il posto è enorme, le stradine parecchie e le case sono dislocate nei luoghi più disparati). Vi consiglio di comprarla (anche perché per ogni casa c’è pure la spiegazione… Che non guasta mai).
Volendo si può anche fare un giro su una carrozza o in bici ma io opto per le mie gambe. Così m’immergo nel villaggio. C’è silenzio ovunque. Mi muovo dentro una foresta di alberi e prati con tanti piccoli sentieri che collegano le varie case, alcune chiuse da recinti di pietra o di rami. È tutto molto suggestivo e le foto fioccano perché ogni casa è costruita in modo diverso dalle altre ed alcune si affacciano sul mare.
C’è anche una locanda (sempre in stile tempi passati), dove si può mangiare e bere, e una fattoria (fattoria di Pulga) dove ho potuto anche accarezzare un bel maiale sovrappeso! La visita è durata tutta la mattina: l’ho presa con calma in modo da apprezzare ogni costruzione. Verso le 13 esco e mi dirigo verso il pullman.
Onestamente, consiglio a tutti di visitarla: il prezzo è decisamente ottimo per quello che offre, a prescindere dalla stagione. Tornato alla città vecchia mi dirigo verso la stazione centrale dei pullman per informarmi sugli spostamenti. Vado all’infopoint della stazione e chiedo alla ragazza. In un buon inglese mi spiega tutto, nel bene e nel male. Sì, perché tanti luoghi che volevo visitare solo a distanze proibitive per me.
Vi spiego:
- cascate di Valaste: ci vogliono 3 ore in pullman per raggiungere un paese lì vicino e poi prendere una coincidenza che in non si sa bene quanto tempo mi avrebbe portato a Valaste.

Da lì avrei dovuto cercare un modo per raggiungere le cascate. - Parnu (con le sue caverne di Tori Porgu): 2 ore
- Haapsalu: 1.30 ore
- Otepaa: 3.30 ore con partenza alle 10 (che tradotto vuol dire: arrivo là, due ore e già devo tornare indietro)
- caverne di sabbia di Piusa: troppo troppo troppo lontane
- isola di Hiiumaa: molto interessante ma bisogna raggiungerla prendendo un pullman e un traghetto. Poi là bisogna noleggiare un’auto altrimenti non si vedrebbero i posti più caratteristici dell’isola. Quindi per visitarla bene bisogna ritagliarsi almeno due giorni, passando la notte là. In pratica diciamo che, per le mete più lontane, o si noleggia l’automobile o raggiungerle in pullman è impensabile.
Così decido di fare Haapsalu e Parnu.
La ragazza dell’infopoint mi stampa e consegna dei fogli riassuntivi con orari di andata e ritorno. Esco dalla stazione e avendo altro tempo a disposizione gironzolo nei dintorni della città vecchia. Trovo vicino al Draamateater (via G.Otsa) una costruzione che ricorda una chiesa ma con all’interno la storia dell’euro con alcune postazioni interattive e varie statue di chi ha fatto la storia. L’entrata è gratis.
Mi sposto anche alla stazione ferroviaria. Qui c’è un mercato e oltre c’è la via Kopli, dove si dipana un quartiere con le classiche case di legno colorate e dove si trova anche un locale (il Boheem, al n.16) che, dicono, sia un luogo dove si riuniscono gli artisti della città. Sono andato a berci qualcosa ma l’ho trovato un normalissimo bar di periferia dallo stile retrò.
Giovedì

Destinazione: Helsinki. La partenza ce l’avevo alle 8.00 ma bisogna essere lì alle 7 a prendere il biglietto e alle 7.30 al boarding (in stile aeroporto). Mi chiedono un documento e mi registrano. Per l’orario, varrà lo stesso discorso anche per il ritorno (anche se avendo già comprato il biglietto A/R non ho bisogno di andare allo sportello ma direttamente all’imbarco).

La nave è da crociera, quindi sopra c’è il ristorante, la sala giochi, il casinò, i negozi, un piccolo palco, ecc ecc. La traversata è stata tranquilla e senza intoppi, cosicché alle 10.40 arriviamo a destinazione.  Appena uscito dalla nave devo scendere delle scale per giungere all’esterno del porto. Qui c’è un espositore con la cartina della città. Scopro che ci sono svariati info point: uno (ingannevole) è in stazione centrale, altro vicino al market square.
Seguo le indicazioni (erronee) trovate su internet e prendo un filobus (4T) che mi porta con 2.80€ fino in stazione nel giro di 20 minuti. In realtà scopro che è stato tutto inutile perché l’info point all’interno della stazione è in realtà un enorme tabellone della città. Accanto c’è un contenitore dove spingendo una leva ricevo una (fin troppo) grossa cartina della città. L’info point vero e proprio si trova in via Pohjoisesplanadi vicino al market square.
Mi appresto così a piedi a raggiungere quest’ultimo e scopro che non solo è vicino al centro ma anche al porto (20 minuti a piedi). Quindi, mio consiglio: non state neppure a spendere i soldi per il filobus. Fatevela a piedi. Tanto comunque ve la fareste per andare lì vicino a visitare alcuni monumenti, quindi tanto vale che unite l’utile al dilettevole.
Comunque, arrivo all’infopoint e prendo gratis la cartina in italiano (è l’ultima pagina della ‘Guida del viaggiatore’: un libricino con pubblicità su locali e attività della città). Parto a visitare il market square (c’è un mercato all’aperto: nulla di che), la cattedrale di Uspenski (carina), la Cattedrale (bellissima, sia l’interno che l’esterno: tutta di un bianco latte con interni molto semplici… Un toccasana per lo spirito), i vari monumenti tra la cattedrale e il market square e infine la stazione dei treni (nulla di che).

Dalla stazione mi sposto verso nord ovest. Vado a visitare la chiesa di Temppeliaukio (bella, originale e d’impatto: è una chiesa costruita dentro la roccia) e poi mi spingo a nord. In una mezz’oretta giungo fino al monumento a Sibelius (nulla di che) ma ne approfitto anche per passeggiare nel parco che costeggia il mare.  Tornando verso la stazione passo accanto al Parlamento (una triste costruzione grigia in stile palazzo russo) e il museo nazionale (8€ per entrarci… Lasciamo stare, va).
Mi sposto anche verso nord est della stazione per vedere un parco che dà su un laghetto (nulla di che anche qui). Che dire di Helsinki? Diciamo che se ci si abitua alla citta vecchia di Tallinn, Helsinki delude perché è la classica città piena di traffico e caos con monumenti sparsi qua e là. Poco verde, tanto traffico, tanta gente e troppo rumore. Lo ammetto: mi è mancata la tranquillità di Tallinn.
I monumenti da vedere sono pochi. Sono rimasto però colpito dalla cattedrale, dalla chiesa nella roccia e quella di Uspenski: queste meritano la visita della città. Se non avete tempo e voglia, le altre potete anche saltarle. Essendo solo le 18.30 (e avendo le gambe che chiedono pietà) decido di andare in una birreria per ‘tirare tardi’, dato che la nave ce l’ho alle 21.30.
Ne trovo una vicino al porto: una birra piccola costa 4.70€ mentre un succo di frutta in bottiglietta 3€… Azz. Comunque, attendo le 21 e vado al porto (bisogna essere lì 30 minuti prima, dato che il biglietto ce l’ho già). E poi si riparte.
Venerdì

Destinazione: Parnu.
O meglio, le caverne di Tori Porgu, in un paese vicino a Parnu. Ho letto che Parnu è una cittadina di mare carina, quindi almeno so come impiegare tutta la giornata. Quindi, dal porto di Tallinn in una mezz’oretta giungo fino alla stazione centrale degli autobus.

Da qui ogni ora c’è un pullman che mi porterà a destinazione e ritorno.
Compro il biglietto (posso scegliere se prendere A/R ma a parte il fatto che il prezzo non cambia c’è il problema che bisogna dire esattamente quando si vuol partire da là. Non sapendolo, opto per comprare quello di ritorno a Parnu). Con 1 ora e 50 di viaggio diretto e 8€ si parte. Merita il viaggio perché si è immersi costantemente in una pianura di alberi e prati.
A Parnu l’autobus fa solo due fermate: la 1° davanti ad un supermercato, in periferia, l’altra invece praticamente in centro città (si ferma ad uno spiazzo dove si trovano altri pullman). Nello spiazzo c’è un container bianco: questa è la biglietteria per acquistare il biglietto di ritorno a Tallinn e quello per Tori (il paese dove si trovano ste caverne).
Ogni ora parte l’autobus per Tori. Compro per 1.50€ il biglietto e parto. In mezz’ora sono a destinazione (fa svariate fermate: basta che aspettiate di giungere al cartello con scritto Tori; c’è un’unica fermata in questo paese). Scendo. C’è una strada principale. Raggiungo la chiesa che vedo proprio sulla strada. Superandola, a sinistra c’è un ponte con un fiume che scorre sotto mentre a destra c’è una stradina che conduce ad un cimitero all’aperto (niente mura o lapidi sfarzose: solo croci circondate da alberi. Molto carino). Alla sinistra dell’ingresso del cimitero c’è una scala che conduce a Tori Porgu, dove, come si legge su internet, ‘il diavolo è di casa’. Il mio primo pensiero: ‘ E’ uno scherzo, vero???’.
Questa famigerata caverna è semplicemente una grotta di due metri per due… Ora capisco perché non c’erano foto su internet… Scandaloso. In compenso faccio alcune foto al paesaggio (essendo il minuscolo paesino immerso nel verde). Attendo il  bus di ritorno (ho dovuto pure aspettare quasi un’ora sul bordo della strada… No comment) e infine raggiungo Parnu, che almeno riserva qualcosa d’interessante: è una cittadina con una via principale (Ruutli) piena di negozi e case colorate di legno.

Intorno si possono trovare svariate chiese e monumenti (church of st catherine, orthodox church, st. Elizabeth church). C’è anche un info point dove potete trovare una cartina della città: dal parcheggio degli autobus prendete via Ringi, poi via Ruutli. Prima del parco c’è via Munga. L’infopoint è in un palazzo accanto alla chiesa di st Catherine.
Alla fine di Ruutli c’è un parco con laghetto per rilassarsi un po’. Andando invece a sud si raggiunge la spiaggia (ci vogliono una decina di minuti a dieci: dalla cartina sembra più lontano di quanto sia in realtà). In zona spiaggia c’è anche un monumento dedicato a Raimond Valgre, un musicista. È curioso perché accanto al monumento c’è uno speaker che trasmette no stop la musica che lui ha composto. La spiaggia è tranquilla e di sabbia bianca: piacevole per una sosta. D’estate invece si riempie di estoni dato che è tipo la Rimini della nazione.
Sabato

Destinazione: Haapsalu. Solita stazione centrale a sud di Tallinn. 6.80€ di biglietto e 1 ora e 45 di viaggio. Fa varie fermate in mezzo alle foreste e a minuscoli paesini. L’autobus che ho preso io aveva come ultima destinazione Haapsalu. Sulla fermata non potete sbagliarvi: si ferma davanti ad una bella stazione ferroviaria rosa dove ci sono pure dei treni d’altri tempi.
Nel parcheggio dove si è fermato l’autobus c’è un cartellone con la piantina del paese. Ho fatto una foto col cellulare in attesa di raggiungere l’info point (che scoprirò, aimè, che nel week end resta chiuso, quindi la foto mi è tornata provvidenziale). La direzione per raggiungerlo è semplice: dalla fermata si prende via Jaama, la quale incrocia Posti. La si percorre tutta fino a giungere davanti al centro città. Come Parnu, la città presenta nel centro molte case colorate in legno.
Ma la cosa che colpisce di più è il centro, rappresentato da un castello circondato da mura che fa molto ‘Highlander’.

L’entrata alle mura è gratuita mentre per entrare nella costruzione bisogna pagare 8€ in quanto si trovano delle ricostruzioni di vita medievale con tanto di persone in costume. Sfortunatamente da ottobre ad aprile spesso è chiuso mentre da maggio a settembre è sempre aperto. Ovviamente, io becco proprio il giorno in cui è chiuso.
Resta comunque un piacevole giro per le mura e il cortile; si può salire persino su una torre e guardare la città dall’alto. Andando a nord del castello si arriva al mare: qui ci sono svariati monumenti, case, chiese e addirittura la statua di un orso che spunta dal mare. Vai di piacevole passeggiata e poi si torna al pullman per il ritorno (il quale, non capisco con che criterio, adesso costa 7.80€).
Sabato

Fine vacanza.
Grazie alle indicazioni della receptionist scopro che per giungere all’aeroporto devo prendere il bus n.2, il quale costeggia città vecchia. Io l’ho preso vicino al porto, ma lo trovate, ad esempio, anche alla stazione centrale dei pullman. Attenzione: non è il filobus ma l’autobus n.2. Comunque è come in Italia: c’è ad ogni fermata una colonnina con affisse le fermate che farà per raggiungere l’aeroporto e gli orari. Occhio perché a seconda del giorno cambiano gli orari, ma bene o male ogni 20 minuti ce n’è uno.
Il biglietto costa 1.60€ e mi porta in una decina di minuti all’aeroporto (la fermata è Lennujaam). Mi lascia praticamente all’ingresso. Attendo l’imbarco e si parte… Anche se sarà un’epopea: arrivo in aeroporto a Tallinn alle 11 di mattina per giungere a Linate alle 23! Questo perché ho scalo a Riga, ma dato che c’è brutto tempo, l’aereo da Tallinn parte un’ora dopo, facendomi perdere la coincidenza. Cosicché l’unico modo per arrivare in Italia in giornata è fare scalo a Copenaghen. 2 scali e 12 ore per una distanza che di solito si copre in 2 ore di vaggio… Azz.

Apro una parentesi su questo episodio: ho volato con Air Baltic. Avendo scelgo la stessa compagnia per le tratte aeree, quando ‘mi hanno fatto perdere’ la coincidenza hanno provveduto, senza alcuna spesa aggiuntiva, a farmi arrivare a destinazione. Da quello che ho sentito, ci sarebbero stati invece dei problemi se le compagnie fossero state diverse. Ora, non so se sia vero o meno, però nel dubbio vi consiglio di scegliere la stessa compagnia: meno stress meglio è!
Info varie

- In primis: la moneta è l’euro. Un grande vantaggio per chi non ha voglia di sbattersi a fare conti per il cambio valuta. - Ho monitorato la temperatura di Milano e Tallinn nelle settimane precedenti per valutare il vestiario. Sappiate che mentre a Milano c’erano dai 20 ai 25 gradi, a Tallinn c’erano dai 5 ai 17. Ciò significa che se qui giravo in felpa leggera là ero con felpa pesante, giubbotto invernale, sciarpa e cappello di lana! Non sottovalutate il freddo: essendo sul mare spira un freddo glaciale! - Altra particolarità della città: non ci sono i classici bar che vendono panini. Sono per lo più ristoranti. Trovo però appena fuori dalla città vecchia dei supermercati e centri commerciali che mi tornano utili per le mie colazioni e pranzi (dato che uno di questi ce l’ho proprio sotto il mio albergo). Per farvi un’idea: una bottiglietta di coca cola costa 0.75€, un paio di panini 3€ in tutto. Sfrutto questa combo per fare colazione ogni mattina e comprare il cibo per il pranzo, dato che non avevo voglia di perdere tempo ogni giorno a cercare un bar/ristorante dove mangiare. - Come vi dicevo, i locali più famosi a Tallinn sono due: l’Olde Hansa e il Peppersack (entrambi in via Vana Turg, una di fronte all’altra). Li ho provati entrambi. l’Olde Hansa è molto più medievaleggiante con i camerieri che indossano abiti tipici.

Il menu è anche in italiano e la cena avviene a luci soffuse (candele, off course). Il cibo è buono e costa il giusto (con 15€ ho preso una birra media, un secondo e il dolce). Di contro, al Peppersack i camerieri si mettono a fare una scenetta tra il serio e il comico con tanto di sfida a suon di spade, di morte che passa loro accanto e di ragazza che si mette a ballare la danza del ventre in mezzo ai tavoli. In inverno, in settimana, è facile trovare un posto per cena. Ma in estate e nei week end è meglio se prenotate in anticipo altrimenti rischiate di aspettare ore. - Ho visitato Tallinn anche di sera e di mattina presto. Mi è sembrata una città tranquilla; non ho mai avuto una reale paura che mi potesse accadere qualcosa. L’unica volta che sono stato sul chi va là è stato quando sono andato al mercato accanto alla stazione ferroviaria. Passandoci accanto (e dentro) ho notato degli individui dai visi ed atteggiamenti quantomeno sospetti: mi sono sembrati i classici loschi borseggiatori dalle facce poco raccomandabili. Poi magari era solo una mia impressione erronea, ma meglio stare attenti…
- Tallinn merita più di un giorno di visita. Direi almeno 3: uno per visitare la città vecchia, uno per il parco fuori città alla fermata Zoo e un ultimo giorno per le varie prigioni/sotterranei (di cui vi ho parlato precedentemente) nonché il Linnahall (struttura russa) e il parco che c’è nel quartiere Pirita (a nord est, fuori città, raggiungibile con l’autobus, dove si trova anche un’antenna televisiva da cui si può avere un ottimo panorama della città). Non ho potuto visitare queste ultime location ma chi c’è stato ha detto che meritano.

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