Lazio

Cosa vedere a Ponza

Ponza

Isola di Circe e di Ulisse, fatta di miti, storie e leggende. Ponza è “un’isola che ha saputo rimanere un’isola. Un microcosmo a sé”, come l’ha definita Eugenio Montale

La più grande delle isole Pontine, nel Lazio, Ponza fu colonizzata dai Greci e dai Romani, poi rimodellata dai Borboni. È un’isola in cui tuffarsi nelle acque cristalline e nell’antica storia. Tra ville imperiali, piscine naturali, antiche peschiere e grotte sommerse, l’isola di origine vulcanica è uno scrigno di meraviglie storiche e naturalistiche. Tra incontaminate calette e scenografiche baie ci si dimentica del tempo. 

Selvaggia, mondana, misteriosa e poetica, Ponza ha in serbo molti segreti per i suoi visitatori. Bisogna solo scegliere se scoprirla fugacemente o provare a viverla da perfetti isolani. 

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Cosa vedere a Ponza

  • Porto borbonico di Ponza 

Ponza colpisce il viaggiatore fin dal primo sguardo. Il porto borbonico di Ponza è un incantevole bacino a forma di ferro di cavallo, voluto da Ferdinando IV di Borbone e progettato dal Maggiore del Genio Antonio Winspeare e dall’ingegnere Francesco Carpi. Sulla precedente struttura dell’antico porto greco, rivolto ad Occidente, la costruzione del porto borbonico iniziò nel 1772 e durò 7 anni a causa di difficoltà tecniche. Oggi è considerato uno dei migliori esempi di architettura borbonica dell’isola. Il lungomare semicircolare dominato dal rosso degli antichi magazzini sul molo e dal giallo chiaro del palazzo comunale, con le casette dai colori pastello del centro storico alle spalle, completa la prima immagine da cartolina che avrete di Ponza. 

  • Centro storico di Ponza

Sbarcando al porto, il centro storico di Ponza vi accoglie con il calore di un’isola italiana e l’atmosfera mediterranea. Il centro è un dedalo di viuzze, vicoli e scalette che si rincorrono intorno a case dai colori pastello, scendendo verso il mare o salendo verso il belvedere in località Scotti.

Via Carlo Pisacane è la strada principale del centro storico, la via dello struscio dove si concentrano ristoranti, bar e negozi. 

Non dimenticate di visitare la chiesa dei Santi Silverio e Domitilla che con la sua cupola domina il mare e il centro di Ponza. È un imponente edificio a pianta quadrata, costruito con il tufo locale nel 1775, durante il periodo borbonico. La chiesa custodisce un prezioso mosaico, una tela che raffigura la Santissima Trinità e la Natività della Vergine di Michelangelo Cerruti, oltre ad affreschi ispirati alla Cappella Sistina. È la chiesa più importante dell’isola e ogni anno la Festa di San Silverio attrae turisti e fedeli per i grandi festeggiamenti che si tengono dal 10 al 20 giugno. Processioni via mare e lungo le vie del centro, fuochi pirotecnici e antiche tradizioni vi faranno conoscere il volto spirituale di Ponza.

Vale la pena visitare anche il Museo Etnografico di Ponza, nato dall’idea di Gerardo Mazzella, un appassionato che ha raccolto ed esposto in una grotta un insieme di strumenti, fotografie, lettere, statue, arredi e accessori che raccontano la storia e la vita della Ponza di una volta. È un piccolo museo in cui scoprire la storia di Ponza e l’amore dei suoi abitanti per l’isola. La visita è gratuita e il pergolato antistante ospita pochi tavolini e sedie per una pausa al fresco con vista sul mare. 

  • Cisterna della Dragonara 

In pieno centro di Ponza si trova la cisterna della Dragonara, un luogo rimasto segreto e abbandonato per tanto tempo e che solo recentemente è stato riscoperto. È una cisterna scavata nel tufo dai Romani, che ha oltre duemila anni di storia e che affascina per la maestria con la quale è stata costruita e la bellezza di una cattedrale sotterranea.

Visitarla vuol dire scoprire le origini e l’antica storia di Ponza che aveva attratto già gli antichi Romani. Come in tutto il bacino del Mediterraneo, le cisterne erano usate per la raccolta dell’acqua e costituivano il sistema più semplice e funzionale per la conservazione delle risorse idriche durante i periodi di siccità. Sulle isole, soprattutto quelle vulcaniche come le pontine, molto povere di risorse idriche, le cisterne erano spesso gli unici impianti disponibili per garantire il fabbisogno d’acqua della popolazione. Questa cisterna che aveva una capienza di circa 2000 metri cubi è stata usata fino a tempi recenti per conservare per l’acqua di uso comune, ma in origine doveva essere collegata con la rete idrica di rifornimento dell’area portuale. 

  • Le case grotta di Ponza 

Le case grotta sono le abitazioni tipiche dell’isola di Ponza. Sono abitazioni scavate nella roccia, utilizzate fin dalla preistoria e riadattate più volte nel corso del tempo. Queste abitazioni formate da un insieme di stanze a ridosso della montagna si sono evolute nei secoli, arricchendosi di falde perimetrali che fungevano da canali di raccolta dell’acqua e soffitti a cupola che donano all’intera struttura luminosità e fascino. A partire dal XVIII secolo in particolare, con la colonizzazione borbonica, le case grotta vennero ripopolate. Oggi se ne possono trovare diverse nella località Le Forna, che si raggiunge facilmente dal porto anche in autobus. Qui, durante il periodo borbonico che favorì la ripopolazione delle isole, si insediò una colonia di lavoratori provenienti da Torre del Greco, che diede vita a un vero e proprio villaggio rurale composto da case grotta imbiancate a calce. Oggi alcune di queste sono ancora abitate, convertite principalmente in b&b e case di vacanza. 

  • Le grotte di Pilato 

Sono grotte scavate dall’uomo in epoca romana, raggiungibili dal porto in soli 10 minuti di barca con un’escursione organizzata o una barca a noleggio. Sono 5 grotte scavate nel tufo e collegate tra loro da cunicoli sottomarini che si uniscono ad una vasca esterna.

Le grotte sono finemente scavate e abbellite con decorazioni intagliate nel tufo. Le grotte di Pilato venivano impiegate, molto probabilmente, per l’allevamento delle murene, un pesce considerato sacro dai Romani. Per questo motivo sono conosciute anche come l’Antico Murenaio Romano. Alcuni recenti ritrovamenti, invece, hanno lasciato supporre un uso religioso delle grotte. Le nicchie scavate all’interno del murenaio avevano infatti accolto delle statue di divinità pagane, mentre sono ancora visibili i resti dei lucernai che venivano accesi. Al centro della parete di fondo della grotta principale c’era una statua di marmo bianco raffigurante probabilmente Apollo o Dionisio. Le grotte, inoltre, erano collegate da un’ampia scala ad una sontuosa villa imperiale appartenuta all’imperatore Ottaviano Augusto, i cui resti sono ancora visibili alla base della collina della Madonna. Questo lascia pensare che le grotte fossero i bagni privati della villa. Secondo la leggenda, infine, il nome della grotta è legato a quello di Ponzio Pilato, un giovane rampollo di una famiglia nobile romana, che era stato inviato a Ponza per sedare una rivolta, ma più probabilmente per tenerlo lontano dai guai e dalla vita sconsiderata della città. Inaspettatamente Pilato riuscì nel compito e il Senato lo promosse assegnandogli il grado di Governatore e l’appellativo di Ponzio. 

  • Giardino Botanico di Ponza 

Il giardino botanico è un’oasi di vegetazione lussureggiante sulla collina del Belvedere a picco sul mare. Il giardino si estende sul versante sud-est dell’isola di Ponza e circonda una villa in stile neoclassico, che anticamente apparteneva al governatore borbonico dell’isola. Il giardino botanico, aperto negli anni ’80, è ricco di specie mediterranee ed esotiche come felci e rare orchidee selvatiche, oltre a specie vegetali tipiche di Ponza.

Inoltre, con un po’ di fortuna, si possono osservare uccelli stanziali e migratori che nidificano nel giardino. Alla base della collina su cui sorge il giardino è possibile ammirare, inoltre, un particolare giardino acquatico da cui si gode un panorama eccezionale. Sullo sfondo, infatti, si stagliano i Faraglioni della Madonna. Il giardino è raggiungibile in 10 minuti a piedi dal centro di Ponza. L’ingresso è gratuito previo appuntamento telefonico. 

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Le spiagge di Ponza 

Il mare è il vero tesoro di Ponza che offre calette, baie e spiagge di ogni dimensione, lambite da acque turchesi e cristalline, immerse nella vegetazione mediterranea e in scenari mozzafiato. Protette da scogliere di tufo bianco a picco sul mare, come frontoni di templi greci, le spiagge di Ponza non sono le più facili da raggiungere ma sono sicuramente tra le più belle d’Italia. La maggior parte delle spiagge di Ponza si raggiungono via mare ma ce ne sono alcune accessibili anche a piedi. 

  • Spiagge raggiungibili a piedi 

Tra queste la spiaggia di Cala Feola, una delle poche spiagge di sabbia dell’isola, accessibile tramite una comoda discesa. È la più suggestiva della costa occidentale di Ponza. Protetta dalle colline di Capo Bosco e dalla Montagna della Corte, Cala Feola possiede ancora perfettamente conservate numerose Case Tartufo che i primi coloni della spiaggia intagliarono nel tufo. Il fondale è basso, l’acqua cristallina, la spiaggia attrezzata, adatta quindi alle famiglie con bambini, ma ad agosto molto affollata. Altrimenti Piscine Naturali, una splendida baia scolpita nel mare, tra le più rinomate dell’isola. Le due grandi piscine bagnate da acque cristalline, formatesi in seguito all'intensa attività vulcanica dell'isola, sono un vero incanto della natura. Le rocce circostanti ospitano ombrelloni e lettini.

La discesa è comoda, la spiaggia è servita ma anche questa d’estate è molto affollata. La spiaggia di Frontone poi, formata da sassolini, incorniciata da costoni di tufo bianco e dal verde della macchia mediterranea, è famosa per i suoi aperitivi al tramonto e molto frequentata dai giovani. Si accede attraverso un sentiero che parte da Campo Inglese o con i Taxi Boat che partono da Ponza Porto. La Caletta è ideale per chi vuole godersi il sole e il mare in tranquillità. È facilmente raggiungibile tramite una stradina adiacente alla Chiesa di Le Forna. Cala dell’Acqua, invece, è l'unica caletta con accesso carrabile a Ponza. Con una breve passeggiata si raggiunge il fortino che sovrasta Punta Papa, e chi ama le immersioni può esplorare una nave da trasporto inglese che giace sott’acqua a circa 30 metri di profondità. Infine, si possono raggiungere a piedi anche le spiagge del porticciolo. 

  • Spiagge da raggiungere a piedi attraverso sentieri meno agibili

Se invece cercate calette più selvagge e meno frequentate ce sono diverse, ma non attrezzate e raggiungibili attraverso sentieri poco segnalati. Tra queste, Cala Gaetano che ha delle limpidissime acque verde smeraldo e variopinti fondali, meta obbligatoria per gli appassionati di subacquea. Cala Cecata, un’intima caletta, selvaggia e bellissima, che si raggiunge attraverso una scalinata a picco sul mare. Bagno Vecchio o la spiaggetta de La Parata, una spiaggia bianca di ghiaia e sassi, perfetta per prendere il sole e fare snorkeling. Al di sopra della scogliera vedrete i resti di una necropoli romana da esplorare a piedi. Raggiungibile via terra attraverso un sentiero di media difficoltà che parte dalla località Scotti.  

  • Spiagge raggiungibili solo via mare

Chiaia di Luna è la spiaggia più famosa e fotogenica di Ponza. È stata così chiamata perché la forma richiama quella di una falce di luna.

La ghiaia bianca poi assicura il colore turchese dell'acqua. La spiaggia era frequentata già al tempo dei Romani e dei Greci prima di loro, utilizzata come porto naturale per la particolare conformazione della falesia. In cima alla scogliera sono ancora visibili i resti di una necropoli romana. Oggi la spiaggia è accessibile solo via mare, perché il tunnel romano che permetteva di raggiungerla a piedi è chiuso al pubblico per ragioni di sicurezza. 

I faraglioni di Lucia Rosa sono un altro paradiso da raggiungere in barca. Purtroppo la spiaggetta, invece, al momento è chiusa al pubblico per dissesto idrogeologico. I Faraglioni di Lucia Rosa prendono il nome da un fatto realmente accaduto verso la fine dell'800. Lucia Rosa era una giovane innamorata di un contadino che non poteva sposare per via dell’opposizione della sua famiglia, così si buttò dall'alto della scogliera, mettendo fine alle sue pene d'amore. 

Al largo dei Faraglioni di Lucia Rosa, tra le Isole di Ponza e di Palmarola si trova poi la “secca dei mattoni”, dove l’acqua è ancora più cristallina. Se amate i faraglioni dirigetevi in barca verso l’Arco Naturale e l’Arco del Parroco. 

Cala Felce è un’altra spiaggia raggiungibile solo via mare. Prende il nome dalle piante di felci che circondano la spiaggia, caratterizzata da pietre di zolfo utilizzate per produrre maschere facciali e creme per il corpo. Da non perdere un giro in barca lungo la bianca scogliera di cala Inferno. 

Dunque, l’ideale a Ponza è noleggiare un gozzo al porto o partecipare a un’escursione in barca per poter apprezzare la magia dell’isola e tuffarsi dove l’acqua è più blu. 

Percorsi naturalistici di Ponza

Ponza offre numerosi sentieri nella macchia mediterranea che attraversano meraviglie naturali e testimonianze storiche, ideali per amanti delle passeggiate o del trekking. 

Ecco i migliori percorsi naturalistici:

  • Forte Papa

Il Forte Papa, nella baia di Cala dell’Acqua. Il sentiero parte dalla strada per Cala dell'Acqua passando per i resti dell'ex miniera di bentonite.

Il panorama è uno dei più belli dell'isola.

  • Piana dell'Incenso

La passeggiata sulla piana dell'Incenso, un altopiano in località Cala Caparra, che conduce a due luoghi di incontaminata bellezza.

  • La Montagnella

La Montagnella è un luogo molto suggestivo, soprattutto al tramonto quando lo spettacolo dal colle diventa particolarmente emozionante. La statua è stata recentemente restaurata, il sentiero è ben segnalato, semplice e adatto a tutti.

  • Monte Core

Il Monte Core, in località Campo Inglese. Una volta arrivati in cima si potrà ammirare tutta la località di Le Forna e dall'altro lato la zona di Frontone e del porto.

  • Monte Guardia

Il Monte Guardia che domina il porto borbonico. Una volta arrivati in cima ai 280 metri, passando tra i resti di antiche necropoli, si gode di un panorama mozzafiato.

  • Faro della Guardia

Il Faro della Guardia a picco sul mare ha un fascino ineguagliabile. 

Per gli infaticabili camminatori, Ponza offre altri numerosi percorsi e infiniti belvedere da cui ammirare emozionanti paesaggi.

Mangiare a Ponza 

La cucina di Ponza è un perfetto connubio di piatti di mare e di terra. Tra le specialità dell’isola si possono assaggiare spaghetti con il granchio fellone, linguine all’aragosta o agli scampi, zuppa di lenticchie, il coniglio alla ponzese, la cianfotta (ricetta napoletana a base di verdure cotte insieme). Tra i piatti di pesce avrete la scelta tra calamari, pesce spada, tonno, dentici, ricciole, pezzogne, rane pescatrici, aragoste, alici e polpi. Da non perdere la tiella, una pizza di pasta sfoglia ripiena con polpo e patate, alici e scarole o cipolle. Tra i dolci, casatiello ponzese (dolce tipico di Pasqua) e le zeppole ponzesi (frittelle a base di farina, sale, latte e liquore di anice, servite con zucchero). Pranzi e cene a Ponza sono da accompagnare a vini locali come il bianco di Punta Fieno, Biancolella, Nero d’Avola e Moscato.

Mettete in programma un pranzo o una cena al ristorante Acqua Pazza (1 stella Michelin) di Gino Pesce e Patrizia Ronca. Ma segnatevi anche l’Oresteria sul porto, la pasticceria Gildo e, per un aperitivo o un cocktail in tarda serata, Winspeare Cafè e Au bord de l’eau.  

Dormire a Ponza 

Ponza offre vasta scelta sul tipo di alloggio. Se cercate autonomia e intimità potreste scegliere uno dei tanti b&b, case vacanza o ville disseminate sull’isola. Se invece preferite essere serviti e riveriti optate per eleganti hotel come l’Hotel Torre dei Borboni, Grand Hotel Santa Domitilla o l’Hotel Chiaia di Luna. 

Come raggiungere Ponza 

Ponza si raggiunge tutto l’anno in aliscafo e traghetto da Formia, Anzio e Terracina.

  • Come muoversi a Ponza 

Ponza è lunga poco più di 7 km e ha un’unica strada che la percorre da sud a nord, collegando le varie frazioni. Da giugno a settembre sono attive tre zone ZTL che limitano fortemente la mobilità in auto. Perciò consigliamo di imbarcarvi con l’auto solo se strettamente necessario. Sull’isola poi ci si può muovere facilmente con autobus e taxi o noleggiando scooter o biciclette. 

Quando andare a Ponza 

L’estate è chiaramente il periodo migliore per apprezzare l’isola in una vacanza all’insegna di sole, mare e relax. La primavera può essere un periodo altrettanto bello per girare le isole Pontine senza l’afa estiva o per concedersi i primi bagni al mare. L’inverno, quando l’intero arcipelago è poco abitato, Ponza è l’isola adatta per fughe romantiche e weekend tranquilli.   

Mappa e cartina

Autore: Francesca Ferri

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