Viterbo

Bomarzo: storia, orari e come visitare il parco dei mostri

Bomarzo

Il Parco dei Mostri di Bomarzo è un luogo unico al mondo. Uno spazio dove miti, leggende, mostri e personaggi della letteratura diventano creature fatte di pietra e ricoperte di muschio.

Nel corso degli anni sono stati tanti gli studiosi e gli appassionati che hanno cercato di svelare i misteri di questo complesso artistico, purtroppo senza grandi risultati perché (apparentemente) non è facile interpretare le figure, gli spazi e le iscrizioni del Parco dei Mostri che non risponde ad una sola logica ma ad un complesso e aperto sistema di interpretazioni.

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Regole e visite 2021

Per visitare il Parco con prenotazione obbligatoria al numero 0761.924029.

Il parco è aperto ogni giorno dalle 9 alle 17. I visitatatori dovranno essere muniti di guanti e mascherine e di rispettare la distanza di almeno due metri. Tutte le informazioni le trovate sul sito ufficiale del Parco

Parco dei Mostri di Bomarzo

Il Parco dei Mostri si trova nell'omonimo comune in provincia di Viterbo. La creazione del parco, che il suo mecenate chiamò il Sacro Bosco, risale al lontano 1547. Il principe Pier Francesco Orsini lo commissionò all'architetto ed antiquario Pirro Ligorio che con grande abilità visionaria creò un luogo che potremmo assolutamente definire grotesque.

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Statue mitologiche ed enigmatiche, simboli alchemici e mostri di ogni genere abitano il fitto bosco insieme ad architetture impossibili, come la casa storta. E poi c'è il tempietto funebre con la cupola modellata sulla base di quella di Santa Maria del Fiore a Firenze. Il Parco è dedicato a Giulia Farnese e forse una chiave di lettura dell'esoterismo del luogo, potrebbe essere svelata dall'iscrizione "Sol per sfogare il core, presente nel Sacro Bosco. 

Scienziati, storici e filologi hanno lavorato molto per spiegare il labirinto di simboli di cui il bosco si compone, cercando tra temi antichi e motivi della letteratura rinascimentale, come il Canzoniere di Francesco Petrarca, l'Orlando furioso di Ludovico Ariosto e i poemi Amadigi e Floridante di Bernardo Tasso.

Sono rimasti talmente tanti misteri che uno schema interpretativo universale non è stato mai trovato.

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Dopo la morte del Principe Orsini, nel 1585, il parco fu abbandonato e nella seconda metà del Novecento fu restaurato dalla coppia Giancarlo e Tina Severi Bettini, i quali sono sepolti nel tempietto interno al parco, che forse è anche il sepolcro di Giulia Farnese.

Il parco è una specie di oasi fiabesca in cui si cammina nella mitologia e tra le citazioni letterarie, dalle Metamorfosi di Ovidio alla Divina Commedia, passando per il Decamerone. Salvador Dalì si innamorò del parco e da lui si lasciò ispirare (qui trovate il video di Dalì a Bomarzo). Michelangelo Antonioni gli dedicò un famoso documentario di 10 minuti, La villa dei mostri. Lina Wertmuller ci girò qualche scena di un piccolo gioiello della Commedia Italiana, Sotto sotto strapazzato da anomala passione.

Come arrivare al Parco dei Mostri 

Il Parco dei Mostri si raggiunge facilmente in macchina dalle uscita di Orte (da Sud) e di Attigliano (da Nord) dell'A1. Con i mezzi pubblici non è facilmente raggiungibile anche se ci sono degli autobus Cotral che dalla stazione di Orte e di Viterbo raggiungono il paesino di Bomarzo.

Orari del Parco dei Mostri 

Il Parco è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17 nel mese di marzo, presto ci saranno gli aggiornamenti sulle visite del mese di giugno. Il parco non è aperto in notturna. Il costo degli biglietti per l'ingresso è di 10 euro. I bambini fino a 4 anni entrano gratis e quelli dai 4 al 13 anno pagano 8 euro.

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Luca Lorenzelli / Shutterstock.com

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