Sicilia

Pasqua 2024 nel Parco dei Nebrodi

Parco del Nebrodi

Pasqua alla scoperta del Parco del Nebrodi, una Sicilia meno frequentata e conosciuta dove la natura è aspra e rigogliosa, i paesi caratteristici e la gastronomia eccezionale.
Si parte da Messina o da Catania per raggiungere il Parco dei Nebrodi. Un esteso Parco Nazionale con una rigogliosa vegetazione. Colline sinuose e terrazze che si aprono su ampie vallate solcate dalle fiumare.
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In alcune zone il paesaggio diventa vagamente dolomitico con le forme calcaree dai profili aspri e irregolari.  Accanto alla natura i caratteristici paesi che fanno parte del parco, con la gastronomia tipica e l'artigianato. Proseguendo verso nord si arriva al Tirreno, con l'azzurro, le spiagge e le calette.
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(© Shutterstock)

Da Bronte, il paese celebre per il pistacchio si va a Randazzo. Da qui a Alcara Li Fusi dove cominciano i sentieri che si inerpicano nel parco dei Nebrodi.
Dall'alto delle rocche, gli affioramenti calcarei dei Nebrodi, potrete ammirare il panorama che spazia dalle Isole Eolie all'Etna dall'altra parte. Tagliando verso nord si arriva a Capo d'Orlando sul Tirreno.
Si trova tra le pendici del monte Soro e quelle dello Scafi e si raggiunge percorrendo un bel sentiero di trekking. Suggestivo il paesaggio e importantissimo dal punto di vista delle specie lacustri. Si potrebbe dedicare una mattinata al Birdwatching sulle sponde del lago e nei dintorni.
Pasqua potrebbe anche essere un buon momento per un bagno rinfrescante in uno degli angoli più incontaminati dell'isola.
La Cascata del Catafurco è una tappa imperdibile nel Parco dei Nebrodi. Si getta su un dislivello di 30 m del torrente s. Basilio creando una pozza chiamata Marmitta dei Giganti.
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(© Shutterstock)

All'interno del parco dei Nebrodi ci sono le cosiddette baracche dove assaggiare i prodotti locali, i maccheroni casarecci e i salumi tipici fatti con il suino nero nei Nebrodi, tra i più rinomati nel panorama locale e nazionale.

Ad Alcara Li Fusi potrete fermarvi a mangiare da Angelo. Indimenticabile il pranzo in veranda con vista sul parco, accanto all'antico torchio per la spremitura delle olive.
Imperdibile una passeggiata ai ruderi di Gioiosa Guardia. Un antico borgo medioevale abbandonato nel '700 dai suoi abitanti che fondarono Gioiosa Marea. Dall'altura su cui sorgeva il borgo il panorama è spettacolare reso ancora più suggestivo dalla presenza dei ruderi.
Da Capo Orlando, sulla costa Tirrenica si può proseguire fino a Capo Calavà e fino al magnifico speerone roccioso che delimita il capo. La distanza è di circa 16 km. Tr ai due capi belle le spiagge e le calette e le piccole località balneari.

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