Tre enormi ceri, strutture in legno del peso di poco meno di quattrocentro chili, sormontate ognuna dalle statue di Sant'Ubaldo, San Giorgio e Sant'Antonio, verranno portate a spalla in una concitata corsa attraverso i vicoli dell'antico centro umbro. La ricorrenza quest'anno cade di domenica e inizierà dalle prime luci del mattino con i rintocchi del Campanone, la campana principale del Palazzo dei Consoli che darà la sveglia a tutta la città.
Nella mattinata si susseguiranno messe e processioni per ritrovarsi in Piazza Grande dove una folla gremita assisterà alla cosidetta alzata, primo e spettacolare momento della giornata, quando i "capodieci", sorta di caposquadra, con una manovra effettuata con una leva del proprio peso sulla struttura, porteranno in posizione verticale i pesanti ceri, sorretti dalle spalle dei ceraioli che daranno il via alla prima fase della corsa con tre "birate", veloci giri concentrici intorno al pennone principale di Piazza Grande.
Dopo i cerimoniali del sindaco e del vescovo e la Tavola Bona, il grande banchetto nella sala maggiore del Palazzo dei Consoli, si giunge ai vespri cantati del pomeriggio, al termine dei quali prende il via la corsa vera e propria, dove non mancheranno momenti spettacolari con muri e finestre sfiorati negli angusti vicoli eugubini.
La Basilica di Sant'Ubaldo, raggiunta dopo aver affrontato poco più di un chilometro e mezzo di tornanti e salite del Monte Ingino, vedrà la conclusione di una corsa che non prevede sorpassi tra i "ceri" ma è incentrata sul tempo di percorrenza e sui distacchi, riuscendo al contempo a giungere all'arrivo senza sbilanciamenti e pericolose cadute. Quale miglior occasione quindi se non la Corsa dei Ceri di Gubbio, per un week end dove cultura e antiche tradizioni vi conivolgeranno in una emozionante festa di piazza che aspetta di solo essere vissuta in prima persona.