Oslo

Un week end ad Oslo tra neve e musei

Oslo

Periodo: gennaio

1°Giorno 21/01 Crispiano (TA)
Sveglia ore 7.30 valigia già pronta, 8.20 parte il pullman per Taranto. Quasi due ore di attesa alla stazione tarantina e alle 10.45 prendo la navetta per l’aeroporto di Bari. Giunto in perfetto orario a Palese altre due ore di attesa. Alle 14.35 parte il mio aereo per Orio al Serio. Alle 16.00 sono nell’aeroporto di Bergamo. Cambio i miei euro in Corona Norvegese, piccolo giro perlustrativo, toilette e sono già in fila con una trentina di passeggeri già pronti all’imbarco per Oslo Torp. Pochi italiani.

Ore 17.20 parte il mio volo Ryanair (sono in prima fila) verso Oslo. Poco prima delle 20.00 siamo in terra norvegese, te ne accorgi subito scorgendo le montagne raccolte ai bordi della pista. Appoggio i miei primi passi sulla pista di Sanderfjord e inizia ufficialmente la mia avventu ra solitaria in Norvegia. Guadagno subito l’uscita dell’aeroporto e chiedo informazioni sulla posizione della fermata del Bus che mi condurrà a Oslo. Appena fuori dall’aeroporto immerso nella neve è in arrivo il mio bus.

Effettuo i biglietti a bordo e mi accomodo in prima fila dietro l’autista. Dopo circa due ore il Torpekspressen Bus giunge al Oslo Busterminal, un attrezzatissimo e organizzatissimo capolinea di autobus provenienti da ogni parte della Scandinavia. Mi avventuro a piedi verso il centro di Oslo, prima a senso e poi chiedendo informazioni a qualche passante, uno addirittura entra nel suo negozio e mi stampa una cartina della città (!), l’ultimo passante cui chiedo informazioni sta andando nella mia stessa direzione, lo seguo e giungiamo come d’incanto in Karl Johans Gate (il centro di Oslo).

Altre poche decine di metri a piedi e mi ritrovo all’incrocio con Rosenkrantz' gate, il mio hotel è in questa via.

Arrivo dunque al mio Bondeheimen Best W estern Hotel. Presento la mia prenotazione effettuata su Booking.com e subito mi chiedono di saldare il conto. Pagamento solo con carta, la mia carta è vuota, ho solo contanti. C’è da lasciare dunque altre 600 corone, non le ho, si dimostrano comprensibili e li rassicuro che il giorno seguente dopo aver cambiato altri euro avrei saldato anche la cauzione.

Raggiungo la mia camera, essenziale ma bellissima, pulita e addirittura con il mio nome sulla schermata del plasma. Dopo una doccia e un succo di mela trovato nel frigo mi metto a letto. Ho viaggiato tutto il giorno ma la sensazione che al mattino ero a Crispiano e ora sono ad Oslo mi fa sentire meno stanco. Il sonno incombe e con la mia felicità mista a solitudine cala la fine su questa giornata!

2°Giorno 22/01
Sveglia ore 8.00 e subito mi ritrovo dinnanzi a una strana sensazione vedendo tutto buio oltre la finestra, resto un altro po’ nel letto realizzando che mi trovo davvero in Norvegia. Alle 9.00 sono giù per la colazione, ottima fornita e con numerose pietanze del posto (il pesce la fa da padrona!). Alle 9.30 sono in giro per le vie di Oslo illuminate artificialmente e appena raggiunte dai primi raggi di sole. Mi dirigo presso il Parlamento e quindi verso una Karl Johans Gate deserta. Dato l’orario è ancora presto per recarsi ai musei e prima tappa è dunque il cimitero Vår Frelsers gravlund/Æreslunden.

Qui in una distesa di neve piena di lapidi rendo omaggio alla tomba di Edvard Munch e di Enrik Ibsen. Fuori dal cimitero mi dirigo, affrontando i marciapiedi ghiacciati, verso il Bislett Stadion, stadio delle olimpiadi invernali del 1952. Dopo questa tappa sportiva mi dirigo verso la stazione centrale, unico posto in città in cui è possibile cambiare valuta il sabato e la domenica.

Alla stazione allo sportello Forex cambio valuta.

Dalla fermata della metro appena fuori dalla stazione prendo la metropolitana che mi conduce alla fermata Toyen, pochi metri a piedi e sono fuori al Munch Museet, che emozione, anche perché l’idea di questo viaggio norvegese è nata dall’interesse per il celebre pittore. Appena entrato mi fanno depositare lo zaino negli appositi armadietti. Ingresso gratuito. Appena giunto nella sala espositiva alla mia destra mi imbatto in “The Skrik”, il famosissimo Urlo di Munch.

Qualche secondo di emozione e mi faccio scattare qualche foto dalla guardia vicino l’opera. Tour del museo apprezzando le bellezze artistiche di Munch. Dopo la mia visita al piccolo museo mi dirigo verso la fermata metro Toyen. Prossima fermata Manjuset, la più vicina al parco Vigeland. Mi spetta infatti una bella e spensierata passeggiata all’interno del parco adornato dalle oltre 200 sculture dell’artista Vigeland, rappresentanti corpi umani.

Il parco è bianchissimo, ricoperto di neve. Dopo la piacevolissima visita del parco mi dirigo ancora in metro verso il centro, scendo alla fermata metro Nasjonaltheathret. Eccomi infatti di nuovo in Karl Johans Gate, e dopo uno sguardo al palazzo dell’Università, mi dirigo verso la fine della via dove guarda tutti dall’alto la collina con il Royal Palace, la residenza reale norvegese. Un bellissimo edificio semplice ma imponente dinnanzi al quale si apre un immenso piazzale ricoperto di neve.

Ritornando verso il cuore pulsante della città, osservo il Nasjonal Teathret e mi reco presso la Nasjonalgalleriet, importantissimo museo nazionale che conserva numerose opere di Munch e di alcuni tra i maggiori impressionisti europei, oltre chiaramente alle opere dei più rappresentativi pittori norvegesi. E’ vietato fotografare ma una foto all’altra versione dell’Urlo di Munch non riesce a vietarmela nessuno! 

Uscito dal museo nazionale, mi reco presso il vicino Radhuset, il municipio di Oslo che con le sue due torri e il suo colore rosso si impone dinnanzi al molo di Oslo.

Dal piazzale antistante il municipio infatti si gode di un ottima visuale, a sinistra l’Akershus, antica fortezza militare cinta da alte mura, di fronte i moli con attraccate numerose navi dato il mare ghiacciato e a destra il Nobel Peace Center e l’Aker Brygge, il grande centro commerciale di Oslo. Mi avventuro dunque ad esplorare tutte queste attrazioni.

Rapida visita al piano sottostante del Nobel Peace Center e passeggiata lungo la via del Aker Brygge. Finito questo tour del fiordo di Oslo siamo già prossimi al tramonto, ebbene si sono già le 16.00, è ormai buio sulla capitale norvegese. Rientro in hotel per rifocillarmi un po’, ho camminato molto e ho visitato tanto, ho comprato i souvenir e a quest’ora gli oslesi son tutti riversati nei pub a seguire le gare della Premier League inglese o a scambiare due chiacchiere dinnanzi a calde bevande.

Mi riverso in strada, come al solito su Karl Johans Gate, dopo una passeggiata per questa frequentatissima via sono spettatore di un usanza: di tanto in tanto arriva sul corso una limousine piena di ragazze adolescenti in abiti estivi che sfidando il freddo e che si dilettano nel ballare fuori dalla limousine sfidando il freddo e scattandosi qualche foto, ne approfitto per immortalarmi in una foto con le bellezze del posto, tutte alte e bionde! Dopo aver passeggiato un altro po’, aver mangiato un panino tipico e dopo aver ammirato l’Icebar, mi reco in hotel per una doccia. E’ ormai sera e mi avventuro ancora tra le fredde strade del centro di Oslo.

Mi reco in un vicino pub (Boheman) che trasmette Roma-Cagliari, anticipo di Serie A e mi sento un po’ più a casa. Dopo aver visto un po’ di partita e aver visitato la pista di pattinaggio all’aperto vicino il Nasjonal Teathret.

E’ ormai notte. Mi rifugio nella mia calda e comoda camera d’albergo e si giunge cosi all’epilogo di questa intensa e bellissima giornata in terra norvegese.

3°Giorno 23-24/01
Sveglia un po’ più tardi rispetto al giorno prima, anche perché avrò meno da visitare, dopo la consueta genuina colazione, il programma prevede un'escursione fuori Oslo. E cosi prendendo la metro dalla fermata Stortinget mi dirigo verso Holmenkollen. Già durante il tragitto del treno (per lungo tempo in superficie) mi accorgo del paradiso verso cui mi sto dirigendo.

Dopo venti minuti di metro infatti giungo ad Holmenkollen, montagna che guarda dall’alto il centro e il fiordo di Oslo e che ospita il celebre trampolino di salto con gli sci e luogo che a febbraio 2001 ha avuto l’onore di ospitare i mondiali di sci nordico. Mi immergo subito dunque in questo paradiso imbiancato e scatto tante foto al trampolino e alle piste, oltre che agli incantevoli paesaggi innevati.

Dopo un percorso tra la neve giungo all’ingresso del museo dello sci dove, dopo aver provato lo skii simulator, un simulatore di salto con gli sci e discesa libera (molto molto realistico), ho la possibilità di salire in cima al trampolino del salto con gli sci dove godo di un panorama fantastico della capitale norvegese con il suo fiordo e il suo golfo. 

Ammiro i cimeli conservati nel museo tra cui numerosi sci protagonisti di grandi imprese sportive. Finita la visita del museo mi reco presso la cappella di Holmenkollen, una tipica chiesetta in legno molto suggestiva e graziosa. E’ cosi passata questa speciale mattinata immerso nella neve.

Mi dirigo nuovamente verso la città dove mi lascio tentare da un saccoccio di pasta alla carbonara, buona se pensiamo alla distanza dal nostro Paese.

Assaporo questo strano pasto su di una panchina dinnanzi allo Stortinget, il parlamento norvegese. E’ ormai giunta l’ora di incamminarmi verso l’Oslo Busterminal. Recupero cosi il mio bagaglio presso l’hotel e mi dirigo verso il capolinea dei bus. Una volta giunto al Busterminal attendo circa un ora ed ecco il mio bus pronto a riportarmi al aeroporto di Torp.

Dopo due ore di tragitto con la musica nelle cuffie e dopo aver dormito un po’ arrivo all’aeroporto. Sbrigo le operazioni di controllo e dopo aver comprato birre e cioccolate del posto sono pronto all’imbarco. Alle 20.10 il nostro aereo parte ed io saluto questa splendida nazione che per due giorni mi ha fatto compagnia con i suoi abitanti gentilissimi e molto disponibili. Dopo più di due ore d’aereo eccoci giunti a Orio al Serio.

Non sono ancora le 23.00 e qui mi assale un interrogativo: cosa fare fino alle 6.50 ora del mio volo per Brindisi che mi riporterà a casa?. Non ci penso su due volte ed eccomi a bordo di uno dei pullman dell’Autostradale che conducono al centro di Milano. Ho deciso di passare la notte in giro per il capoluogo lombardo. Mi muovo dalla Stazione Centrale in metro verso piazza Duomo e qui dopo aver acquistato una pianta della città mi avventurò nel centro di Milano

E dopo aver visto Duomo, Scala, Galleria Vittorio Emanuele II, Santa Babila, via Montenapoleone, via Manzoni, via Solferino, via Turati, piazza della Repubblica e piazzale Loreto rieccomi alla Stazione Centrale. Sono le 3.00 di notte. Alle 4.00 parte il primo pullman per Orio al Serio. Alle 5.00 sono in aeroporto, eseguo le operazioni di controllo, e mi avvicino al gate del mio imbarco. Ore 6.50 Orio al Serio – Brindisi.

Ore 8.20 sono a Brindisi, in macchina sino a Crispiano e casa dolce casa.

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