Cracovia

Quattro giorni a Cracovia

Ponte 25 aprile 2018

Dato che il tempo è tiranno, decidiamo di usare Cracovia come ‘campo base’ in quanto questa città è a metà strada tra Auschwitz e le miniere di sale (due mete che vogliamo visitare assolutamente).

Ci sarebbe piaciuto fare un salto anche a Varsavia ma i giorni sono pochi e i luoghi da visitare tanti, quindi abbiamo deciso di scartarla (anche perché troppo distante da Cracovia).

Quattro giorni a Cracovia

Per ottimizzare i tempi abbiamo deciso di strutturare la vacanza in questo modo:

1° giorno) arrivo in aereo nel tardo pomeriggio. Visita serale di perlustrazione della città
2° giorno) Auschwitz e Birkenau (i due centri di concentramento) e sul finir del giorno incominciare a visitare il centro città di Cracovia
3° giorno) al mattino shopping con visita delle ultime chiese/costruzioni del centro città mentre nel primo pomeriggio miniere di sale. Al ritorno da queste, quartiere ebraico di Cracovia per visitare i due cimiteri e le sinagoghe.
4° giorno) collina di Wawel e ultimo giro a vedere ciò che ci manca del quartiere ebraico (tanto l’aereo ce l’abbiamo alle 19 quindi abbiamo tutto il tempo per visitare tutto).

Ci sarebbe da vedere anche la fabbrica di Schindler ma altri viaggiatori ci hanno avvisato che non è un granché: è stata ricostruita e adibita a museo quindi non ci perdiamo nulla di particolare. Abbiamo così scelto di scartarla in quanto dovevamo scegliere cosa eliminare causa poco tempo a disposizione e la decisione è caduta su questa. Ciò non toglie che se avessimo avuto più tempo un salto ce l’avremmo fatto, giusto per curiosità.
Ed ora, passiamo al vero e proprio diario di viaggio.

Lunedì 16/06/2014

Partiamo da Orio al Serio alle 16.30. Due ore di volo e atterriamo a Cracovia.

L’aeroporto è piccolo e facile da girare.

Raccogliamo i bagagli e andiamo all’info-point (è appena dopo l’uscita della zona ritiro bagagli). Qui recupero una cartina della città e c’informiamo su come arrivare in zona centro. A dispetto di quello che c’è scritto su internet, loro ci dicono che possiamo raggiungerla solo con il bus (numero 208 o 292).

Prima di andare alla ricerca della fermata preleviamo al bancomat (lo troviamo sempre dentro all’aeroporto, alla destra dell’uscita). Per prendere il bus bisogna uscire dall’aeroporto. La strada alla vostra destra è delimitata dall’aeroporto e da un parcheggio coperto. Costeggiate quest’ultimo fino alla fine, voltate l’angolo e vedrete una pensilina alla destra.

Occhio perché i biglietti non si prendono sull’autobus ma sotto la pensilina da una macchinetta elettronica. Importante: prima di uscire dall’aeroporto fatevi scambiare qualche banconota dai negozietti che vendono snack o al bar perché la macchinetta accetta solo monetine e 5 e 10 zloty.
Il biglietto è di 8 zloty (2 euro) per il tratto aeroporto/Cracovia.

Preso l’autobus, ci mettiamo 30 minuti per giungere a destinazione.

Il fine corsa dell’autobus corrisponde alla stazione centrale (Dworzec autobusowy) affiancata da quella dei treni (Krakow glowny). La stazione, per intenderci, è a nord-est del centro città, a pochi minuti a piedi da quest’ultimo.

Mangiare a Cracovia

Raggiungiamo il nostro appartamento e dopo aver lasciato giù le valigie andiamo a cena. Non è mia abitudine consigliare luoghi dove cenare ma questa volta mi sento di suggerirvi il ‘U Babci Maliny’: un locale di classe ma a prezzi abbordabilissimi che troverete di fronte al teatro e vicino alla porta Floriana.

Vi consiglio di assaggiare la zuppa ai funghi (è una minestra di funghi all’interno di un pane a forma di scodella in modo tale che ‘raschiando’ il bordo della scodella/pane si stacca la mollica che s’inzuppa) e i Pierogi (sono come dei ravioli ripieni fritti).

Sono piatti tipici quindi li trovate un po’ ovunque.

Per la cronaca: nei locali è ben accetta la mancia (anche perché in alcuni di essi lo stipendio dei camerieri è dato solo dalle mance ricevute). Dategli il 10% del conto totale tanto spesso corrisponde ad un paio di euro; una sciocchezza.

Dopo cena visitiamo il centro.

Ci accorgiamo subito (e ne abbiamo la riprova anche le sere successive) che la città è sicura; ci sono molti giovani e non abbiamo mai avuto momenti di tensione o paura a causa di qualche individuo losco. Non per niente è una città di universitari quindi si vedono solo ragazzi che si vogliono divertire. Concluso il giro di perlustrazione ce ne andiamo a letto perché domani Auschwitz.

Ma prima siamo andati su en.auschwitz.org . Andando su ‘Visit’ troviamo gli orari per il tour in italiano, ovvero alle 10.30, 12 e 13.30.

Nel campo si può entrare anche senza guida, ma secondo me vale veramente la pena conoscere ciò che si sta guardando e i retroscena annessi. Sono un modo per capire meglio come hanno vissuto i prigionieri (e commuovervi ancora di più…).

Martedì  17/06/2014

Andiamo alla stazione centrale dei bus/treni.  Si può raggiungerla anche attraversando il centro commerciale Galeria Krakowska (è enorme: troverete di tutto, sia per fare colazione e pranzo/cena sia per lo shopping).

Il centro commerciale è un tutt’uno con la stazione, quindi uscendo dal centro vi troverete in un’altra zona coperta. Occhio perché gli orari che appaiono sui monitor che penzolano dal soffitto sono quelli dei treni!

Per chiarirci, potreste anche andare ad Auschwitz col treno ma vi lascerà a due kilometri di distanza dall’ingesso quindi dovrete farvi un pezzo a piedi, al contrario dei pullman che vi lasciano praticamente davanti.

Per prendere il bus dovete attraversare tutto il corridoio e uscire all’aperto (comunque ci sono dei cartelli raffiguranti un bus e la direzione da prendere). Giungerete ad una zona con a sinistra uno spiazzo aperto e a destra uno coperto. In entrambi troverete dei bus e minibus ma a voi interessa quello coperto.

Qui troverete molti mezzi. Cercate quello che va ad Auschwitz (o in polacco: Oswiecim). Il costo del biglietto A/R è 24 zloty (6 euro). Ci mette un’ora e mezza a portarci a destinazione (siamo quindi arrivati poco prima di mezzogiorno) in quanto in giro per Cracovia si ferma a recuperare altri passeggeri.

Con 40 zloty abbiamo preso il tour che faceva Auschwitz e Birkenau (il campo vicino, dove bruciavano gli ebrei). Volendo si possono fare dei tour con delle agenzie organizzate di Cracovia che vi vengono a prendere in albergo, vi portano fino ai due campi di concentramento e ve li fa visitare con guida annessa. Peccato che costano dai 90 ai 130 zloty (contro i 64 del nostro ‘fai-da-te’).

Il bus ci lascia ad un centinaio di metri dall’ingresso. Non potete sbagliare perché da dove vi lascia vedrete in lontananza autobus, filo spinato e le costruzioni dov’erano rinchiusi i prigionieri.

Che dire dei due campi: semplicemente agghiaccianti e sconvolgenti. Una tappa obbligata per chi visita la Polonia, anche se ‘toccare con mano’ cos’è accaduto in questi campi spezza il cuore (specialmente ad Auschwitz dove ci sono le foto dei carcerati, bambini e non, dopo giorni di privazioni, torture, lavori forzati e violenza gratuita).

Il tour ad Auschwitz dura 2.30 ore mentre quello a Birkenau un’oretta. Conclusa la visita dei due campi riprendiamo il bus (lo recuperiamo tornando al luogo dove ci aveva lasciato; guardando all’altro lato della strada c’è una pensilina dove si fermerà quello che ci ricondurrà a Cracovia).

Tornati in città ci dedichiamo a visitarla un po’, dato che è pomeriggio inoltrato.

Raggiungiamo il Rynek Glowny (o Main Market Square) ovvero la piazza centrale (dove troverete anche un info-point, nel caso ne aveste bisogno) che merita di essere visitata perché molto caratteristica ed enorme.

Qui trovate anche la chiesa più famosa e bella della città: Bazilika Mariacka (St Mary’s Churc) dove ogni ora un trombettista compare su una delle sue due torri e si fa una strombazzata ai 4 lati della torre. Nella piazza c’è anche la torre (town hall towel) e il bazar (cloth hall) dove si trovano molti venditori di souvenir.

Poi ci spostiamo a visitare il Collegium Maius (una costruzione con un cortile molto medievaleggiante), il Trojci (una chiesa cristiana) e la porta Floriana (a nord, circondata dalle mura della città). Dopo aver visitato questi luoghi andiamo a cena e poi giro serale della città.

Mercoledì 18/06/2014

Mattina: shopping.

Siamo andati in Rynek Glowny in quanto al centro della piazza c’è appunto il Cloth Hall, il mercato coperto (era l’antico mercato delle stoffe). Vi si trovano molti souvenir e gioielli d’ambra.  È facile trovare il regalo giusto per amici e parenti (anche se, girando per la città, ci siamo accorti che gli stessi oggetti al mercato coperto costano di più. Ma se avete poco tempo a disposizione è un luogo perfetto per trovare di tutto. Controllate però al mercato tutte le bancarelle prima di acquistare perché uno stesso oggetto può costare addirittura la metà da una all’altra!).

Pomeriggio: miniere di sale (Wieliczka o Salt Mine).

L’autobus non lo si prende alla stazione centrale ma in una viuzza poco distante (ad ovest della stazione e poco più a nord della porta Floriana): via Zacisze.

Il bus è il 304. Passa circa ogni 20 minuti e costa 7.60 zloty per A/R.

I biglietti si comprano a bordo: c’è una macchinetta automatica come quella in aeroporto, ma accetta solo monetine quindi portatevele dietro!
Dato che non c’è l’italiano, alla macchinetta cliccate double (che sottintende: andata e ritorno) altrimenti se cliccate single farete una corsa sola (per tornare in aeroporto dovrete selezionare questa).

L’Abbiamo preso alle 11.30 e alle 12.10 siamo arrivati a destinazione. Occhio perché la fermata non è il capolinea ma Wieliczka Kosciol (altrimenti vi lascerebbe comunque in città ma molto più distante dall’ingresso della miniera).

Dalla fermata c’è una stradina a destra che costeggia un muro (al cui interno c’è una chiesa). La si percorre fino a giungere, ed oltrepassare, delle rotaie. Dopo una cinquantina di metri si sbuca su una strada asfaltata. La si percorre a sinistra e dopo pochi passi si giunge all’ingresso delle miniere (in realtà vi troverete decine di pullman; attraversateli, seguite il sentiero attraverso un giardino ed infine, dopo una breve salita, raggiungerete il vero e proprio ingresso). Alla sinistra troverete la biglietteria, alcuni baretti e negozi di souvenir mentre a destra c’è l’ingresso alle grotte.

Ci sono decine di visite ma quelle in italiano sono solo alle 9.45 e alle 13.10. Noi siamo in tempo per la seconda. L’ingresso è diviso in tante aree a seconda della lingua in cui si farà il tour. La nostra è inconfondibile: ha la bandiera dell’Italia stampata su un cartello.

Sappiate che non potete visitare le miniere da soli. Mal che vada se perderete quelle in italiano vi restano le altre (spagnolo, tedesco, inglese, ecc ecc).
Il biglietto costa 79 zloty più 10 se volete il bollino per fare le foto.  Apro una parentesi sulle foto: in realtà nessuno vi controlla se avete il bollino (che dovete appiccicare alla macchina fotografica) ma vedete voi: in fondo, sono 2 euro e 50 in più per comportarvi da persone oneste.

Il giro dura 3 ore e la temperatura all’interno varia dai 14 ai 16 gradi.

C’erano persone che si sono fatti la visita in maglietta ma personalmente consiglio di portarvi almeno una felpa o un giubbotto.

Che dire della miniere: spettacolari. Le sculture di sale sono stupende e la cattedrale ancora di più, con i suoi lampadari, le statue e l’altare di sale. In più ci sono lunghe gallerie, caverne enormi, laghi artificiali ed intere, profonde, grotte da attraversare sfruttando impalcature e scale di legno. Onestamente, il percorso è lungo ma le 3 ore volano via, tanto è interessante e ‘avventuroso’.

Finito il giro si può scegliere se fermarsi, sempre all’interno delle miniere, al ristorante (veramente caratteristico), al museo, alle bancherelle di souvenir o tornare in superficie con l’ascensore. Anche questa escursione è vivamente consigliata: da non perdere!

Per prendere il bus che ci riporterà a Cracovia torniamo dove ci ha lasciato. Dall’altro lato della strada, ad una decina di metri alla destra c’è la solita pensilina dove aspettarlo. Tornati a Cracovia ci dirigiamo verso il quartiere ebraico: sfortunatamente le sinagoghe sono aperte dalle 9/10 fino alle 17/18 quindi molte le troviamo chiuse. Anche i due cimiteri (il vecchio e il nuovo) sono chiusi, quindi riusciamo a vederli solo dall’esterno.

Riusciamo invece ad entrare per 5 zloty alla Synagoga Tempei (carina) e a vedere anche una chiesa lì vicino, la Bozego Ciala (nulla di che).
In compenso troviamo una piccola piazza (Szeroka) di fianco al cimitero vecchio molto carina e caratteristica, con baretti con tanto di musicisti che alleggeriscono l’ambiente con musica jazz polacca.

Giovedì 19/06/2014

Ultimo giorno. Obiettivo della mattinata: Wawel (o Wawel Castle).

È a sud della città vecchia. Davanti a questa fortificazione, si fa una piccola salita fino a trovarsi alla destra la biglietteria e alla sinistra l’ingresso vero e proprio.

In primis un appunto: si può entrare anche senza pagare e visitare la parte interna della collina (ovvero i giardini) ma per visitare le varie costruzioni (chiesa, torre e stanze adibite a mostre) bisogna pagare il biglietto.

Quindi, andiamo alla biglietteria.

Potete saltare la fila e andare davanti alla biglietteria per prendere il volantino dove spiega (in inglese) tutti i posti a pagamenti da visitare. Alla sinistra della biglietteria c’è un tabellone dove ci sono i prezzi per ogni singola attrazione e un contatore che avvisa quando i biglietti sono esauriti (ecco perché si consiglia di andare sul presto: si rischia infatti di non poter visitare alcuni luoghi).

Ci fidiamo dell’opinione di altri viaggiatori che sono stati prima di noi qui e così scegliamo: state room (appartamenti reali, 18 zloty), crown treasury and armoury (armeria, 18 zloty), dragon’s den (la grotta del drago, 3 zloty) e sandomierska tower (la torre, 4 zloty).

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In alcuni luoghi (state room e crown treasury and armoury) ci sono degli orari prestabiliti per visitarli. Quando comprate il biglietto vi danno un cartoncino con su scritto cos’avete scelto e l’orario di visita: non perdetelo perché senza questo non vi fanno entrare da nessuna parte! Appena entrate in un luogo spuntano la casella corrispondente (così non potete visitare due volte lo stesso luogo).

Alcune attrazioni (tipo la torre e la grotta del drago) si possono visitare senza dover per forza pagare alla biglietteria: davanti all’ingresso di queste attrazioni si può acquistare il biglietto dalla solita macchinetta elettronica che accetta solo monete.

Di ciò che abbiamo visitato:
- torre: anche se costa poco non vale la pena. Si arriva in cima ma non si esce all’aperto. Si resta dentro la cupola e si può vedere il panorama da piccole finestrelle. Tutto qua.
- grotta del drago: è una grotta che da Wawel vi fa uscire davanti al fiume che attraversa la città.

Carina come grotta, se non avete visitato le miniere di sale. In caso contrario, non vi dirà un granché. Erroneamente si pensa sia l’unico modo per vedere il famoso drago di metallo che sputa fiamme. In realtà potrete vederlo gratuitamente perché è una scultura presente appunto sulla riva del fiume quindi vi basta girare intorno a Wawel e ve lo troverete davanti (per capirci, dovete costeggiare il lungo fiume: tra bancherelle di souvenir e ragazzi che prendono il sole sulla spiaggia vi beccherete ‘sto drago). Statua carina ma deludente il discorso sputa-fuoco: lo fa ogni 10 minuti per qualche secondo facendo una fiammata talmente corta da vedersi a malapena. Forse di sera è tutto un altro spettacolo ma in pieno giorno non rende proprio.
- state room: più che altro tanti arazzi e quadri d’epoca. Non so, deve interessare e piacere il genere.
- crown trasury and armoury: armature e armi di vari secoli, dalle spade ai cannoni ai fucili. Stesso discorso di sopra: devono interessare. Per quanto mi riguarda, c’è una bella esposizione con molto materiale e tante stanze da visitare. Io la consiglierei. Poi va a gusti…

Conclusa la visita al Wawel abbiamo ancora il tempo per tornare al quartiere ebraico.

Andiamo alla Synagoga Stara dove c’è un museo all’interno ma sfortunatamente è chiusa tutto il giorno. Pazienza anche se pare meriti una visita...
Synagoga Izaaka: 7 zloty. Non vale la pena spenderli: dentro è dismessa, abbandonata a se stessa e povera. Ha giusto sui muri delle scritte scolorite in ebraico e sotto la traduzione in inglese.

Cimitero vecchio + Synagoga Remuh: il prezzo del biglietto (5 zloty) vi dà il diritto di vederle entrambi. Il cimitero si può fotografare dall’esterno e secondo me è sufficiente: non c’è nulla di particolare da vedere.

Idem per quanto riguarda la sinagoga: piccola e sotto restauro.

Che dire? Piuttosto che spendere i soldi per queste ultime due sinagoghe investitele per bervi una tipica birra o vodka polacca nella piazzetta lì vicino (Szeroka).

E così siamo giunti alla fine del viaggio.

Andiamo alla solita stazione centrale degli autobus. Invece di andare nella parte coperta (dove avevamo preso il pullman per Auschwitz) andiamo a sinistra dove c’è il parcheggio all’aperto.

Si può prendere il pullman 292 o 208 (i numeri sono anche contrassegnati dal simbolo di un aereo).

Costa 3.80 zloty e si prende come al solito sull’autobus alla macchinetta che va solo a monetine (ricordati di premere ‘single’ e non ‘double’).
In 40 minuti si arriva in aeroporto.
E si torna in Italia…

INFO UTILI

Solo alcune info generali:

- Non c’è fuso orario, quindi il nostro orario corrisponde al loro.
- Per semplicità ricordatevi che 4 zloty corrispondono circa a 1 euro. Se vi rileggerete il mio diario scoprirete che costa tutto veramente poco, a cominciare dal cibo.
- Ho monitorato la temperatura a Milano e Cracovia. Occhio perché si passa dall’avere la stessa temperatura ad una differenza di una decina di gradi (in meno rispetto a noi). Quindi valutate cosa portarvi dietro.
- Il wi-fi si trova in molti locali della città, spesso gratuito e senza password. Un toccasana!
- I luoghi d’interesse a Cracovia sono tutti raggiungibili a piedi; le distanze sono minori di quanto si possa immaginare.

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