Madrid

Madrid e Segovia in quattro giorni

Madrid

Periodo: Luglio

"Tra una visita ad un museo e l'altra ci concediamo un ristoro sull'erba del Parque del Buon Retiro [...] In 4 giorni spolperemo Madrid by day and by night!"

Salvatore trova un volo conveniente della Ryanair per Madrid e decidiamo di trascorrervi 5 giorni per la prima volta senza figli. Su Booking.com scegliamo di trascorrere le nostre 4 notti a Madrid all'Hostal Abel Victoriano in Calle San Bernardo, 55 - metro rossa Noviciado. Scegliamo questa zona perchè, pur trovandosi a pochi passi dai quartieri più noti per la movida madrilena, quali Malasana, Chueca e Puerta del Sol, è comunque tranquilla durante la notte e abbastanza vicina ai principali punti di attrazione della città.

Ci rendiamo conto fin dal primo giorno di aver scelto bene! L'hostal è accogliente ed abbastanza pulito, dotato di collegamento WiFi gratuito, lontano dal caos della Puerta del Sol. Quattro notti per 2 ci sono costate 202 € compresa la prima colazione che consumeremo ogni giorno con la tarjeta che ci fornisce la signora paraguayana che di fatto gestisce l'hostal, al bar Express giù in Calle San Bernardo.

Suggeriamo di farvi consegnare le tarjetas per tutte le colazioni sin dal primo giorno per evitare dimenticanze da parte del gestore di turno, come ci è capitato.

Pedro e la sua famiglia – moglie e due ragazzi di 26 e 17 anni – proprietari del bar ci daranno il buongiorno tutte le mattine con colazioni tipiche a base di caffè con leche e churros o pan con tomate y aceite. Scoprirò solo il giorno prima di lasciare Madrid , tra una chiacchiera e l'altra con Pedro, che la tanto agognata Morcilla madrilena (sanguinaccio lavorato con cipolla, peperone rosso e altri aromi), che desideravo riassaporare da quando ho rimesso piede a Madrid dopo 20 anni di assenza, la posso mangiare proprio lì da lui!

L'ultimo pranzo a Madrid, quello del giorno della partenza, lo faremo pertanto al bar Express di Pedro a base di Morcilla alla piastra.

Pedro per simpatia me ne regala un pezzo grande da portare a casa. Pedro e famiglia vanno sempre in vacanza ad agosto, ma vengono sostituiti; il bar sta su facebook ma noi no, così Pedro ci da il suo indirizzo E-mail: dillo10@hotmail.com.

In Calle San Bernardo abbiamo pranzato il giorno dell'arrivo a El Callejon II, all'angolo tra Calle San Bernardo e Calle de la Luna. Buono il pranzo completo (raciones) per 9.30 €: ottimo il gazpacho, le costadillas asadas (costolette al forno) con patatas e il dulce; sembravano molto buone anche le altre raciones a base di insalate, salumi e formaggi locali o riso al nero di seppia. Solo un po' di pazienza col cameriere, basta sorridere stoltamente (sembra non gradire che in 2 si consumi un solo pasto)! Ma quella che “se non mangia sviene” sono io, il mio compagno si è saziato con la prima colazione della mattina e si limita ad assaggiare.

Prima di avventurarci alla scoperta di Madrid ci fermiamo al “locutorio” vicino per chiamare i figli rimasti a casa con i nonni. Abbiamo conferma che parlare dai locutori per le chiamate internazionali è molto vantaggioso e ve ne sono moltissimi ovunque.

Tutti i giorni lasceremo l'Hostal alle 8.30/9.00 del mattino per tornarvi mai prima della mezzanotte: in 4 giorni spolperemo Madrid by day e by night! Ci muoviamo per tutti i siti tipici della città e visitiamo i musei principali.

Madrid negli ultimi 10 anni ha assunto un volto molto hispano americano per la elevatissima  presenza di immigrati dall'America latina. Si presenta più commerciale che in passato, come tutte le città europee del resto. Lo noto di più nei mercati: il tipico mercato di San Miguel, che era all'aperto e molto caratteristico (forse era lì che avevo assaggiato la morcilla per la prima volta) ora è chiuso in una graziosa gabbia di ferro e vetro in stile liberty in cui ogni commerciante ha il proprio punto di vendita e i prezzi sono piuttosto elevati.

A Madrid, a differenza che in Andalusia ed anche al di fuori della capitale, le tapas si pagano e il loro prezzo può variare molto a secondo della zona. Puerta del Sol, Plaza Mayor ed il vicino mercato di San Miguel sono tra i più cari per tapas e souvenirs. Per i souvenirs (magliette, magneti, ventagli, mantelle ecc.) i prezzi migliori li abbiamo trovati sulle bancarelle di fronte al Prado e alla tienda del Prado stesso i magneti costano quanto a Plaza Mayor, ma riproducono le opere esposte nel museo.

Per le tapas piacevole è la scoperta della cidreria “El Tigre” a Malasana, in Calle de las Infantas. Il piatto è ricco ed è incluso nel “vaso di cidro”, frequentatissima perciò dalla gioventù madrilena, ma anche dai più attempati. Solo posti in piedi!
Torneremo più volte alla Taberna del Pez in Calle del Pez, traversa che da Calle San Bernardo, quasi di fronte al nostro Hostal, sale fino alla Iglesia de los Alemanes (aperta durante le messe).

A La Taberna mangiamo pulpo a la gallega e tapas - ma offrono anche molti altri piatti a base di mariscos - e beviamo vino tinto de verano, ossia vino rosso locale con limonata e qualche fetta di limone e di arancia. Alina e Santiago, due dei camerieri, l'una rumena e l'altro peruviano, sono molto cordiali, ci facciamo reciproca simpatia e ci offrono un paio di tapas con la sangria, cioè il vino tinto di cui sopra.

La sera prima di partire ci facciamo da loro l'ultimo giro di tapas y cerveza e ci scambiamo gli indirizzi e-mail. Affettuosamente ci omaggiano dei pensierini da portare ai bambini rimasti a casa coi nonni.

Risulteranno un punto di riferimento per tutti i giorni della vacanza i ristoranti della catena Museo del Jamon.

Per fortuna esiste ancora dopo decenni e sono sempre eccellenti. Si tratta di “salumerie” in cui si possono acquistare e/o degustare sul posto i salumi tipici della Spagna, dal costoso Jamon Iberico al più popolare Jamon Cerrano, passando per svariati tipi di chorizo, salsicce e formaggi tipici. Si può consumare “a la barra”, cioè in piedi al bancone oppure comodamente seduti e serviti ai tavoli delle sale ristorante. Si possono degustare per prezzi ragionevoli molti dei piatti tipici spagnoli.

Io ho gradito molto anche l'orchata dell'antica pasticceria “la Mallorquina” a Puerta del Sol. In quanto ai dolci il nostro palato è sin troppo ben educato alla pasticceria palermitana, ci siamo perciò limitati a portare ai bambini le grandi sfoglie ricoperte di cioccolata vendute un po' dappertutto, le nostre in particolare le abbiamo acquistate in uno dei musei del jamon vicini alla Puerta del Sol e sono state molto apprezzate.

Informazioni su alcuni musei:

il Prado è gratis sempre dopo le 18, la domenica dopo le 17. Il Reina Sofia, a 2 passi dal Prado, famoso per la Guernica di Picasso, è gratis al sabato dopo le 14.30, gli altri giorni dopo le 18.

Il museo de Las Americas si paga sempre 3 euro ed offre una prospettiva particolare della conquista spagnola del Nuovo Mondo anche a chi, come noi, ha già visto il meraviglioso museo di Città del Messico e il British di Londra.

Salvatore, appassionato di vela, ha gradito molto la visita al Museo Navale. Appartiene alla Marina militare, l'ingresso è gratis, ma si lascia un'offerta per il mantenimento.

Di questo museo ho apprezzato la prima carta geografica in cui è rappresentato il Nuovo Mondo insieme al mondo conosciuto allora, disegnata nel 1.500 da Don Juan de la Casa. Un gradevole filmato racconta la vita di Don Juan e la storia della sua preziosissima mappa.

Tra una visita ad un museo e l'altra ci concediamo un ristoro sull'erba del Parque del Buon Retiro, luogo molto amato dai madrileni.

La domenica della partenza ci torneremo al mattino per ascoltare uno dei concerti estivi che la banda musicale di Madrid suona sul palchetto della musica che si trova proprio all'uscita Buen Retiro della metro.

Segovia

Un giorno lo abbiamo trascorso a Segovia. Per raggiungerla, a circa 80 km da Madrid, abbiamo utilizzato la compagnia di autobus “la Sepulvedana”. Gli autobus partono ogni mezz'ora sotto la stazione della metro “Principe Pio”, livello – 1, uscite 17/30, biglietto da acquistare al livello a poca distanza dall'uscita per il bus. I bus qui a Madrid partono e arrivano sotto terra, per non intralciare il traffico, lo notiamo anche alla stazione di Moncloa. L'ultimo autobus che da Segovia rientra a Madrid parte alle 21.30. A seconda degli orari si trovano autobus diretti che, percorrendo l'autostrada, impiegano un'ora, altri che, fermandosi in più paesi, impiegano quasi 2 ore.

Esiste anche la possibilità di prendere dalla stazione di Atocha treni veloci che raggiungono Segovia in mezz'ora. A proposito, consigliamo di visitare il bel giardino tropicale realizzato dentro questa storica stazione.

Di tutte le gite fuori porta che avremmo potuto scegliere sono felice di avere preferito tornare Segovia. La giornata è letteralmente volata. Ci siamo aggirati per le vie degli antichi quartieri cattolico, ebreo e mudejar, sulle quali si affacciano le tipiche case istoriate con fregi di varie fantasie. Alle 19 tutti i monumenti chiudono, alcune chiese chiudono nel primo pomeriggio. Vi sono comunque numerosi uffici di informazione turistica situati in più punti strategici del paese.

Abbiamo visitato la vecchia sinagoga, la bella e grande cattedrale, il bellissimo e imponente acquedotto romano, le molte chiese romaniche, la piazza centrale e l'Alcazar. Questa fortezza ha ancora alcune stanze arredate e la torre da cui si gode un bellissimo panorama (biglietto € 4,50 per la reggia e € 2 per la torre, nella quale si salgono 152 gradini!).

Non arrivo purtroppo a rivisitare la Iglesia de la Vera Cruz, al di là della cinta muraria, l'unica appartenente all'ordine dei cavalieri templari, ricca di simboli.

Ho una buona scusa per tornarci ancora!

Piatti tipici di Segovia sono il cocinillo (maialino da latte) e il cordero (maiale), li vendono dappertutto cotti al forno (asado). La morcilla locale, a mio parere, non merita perchè è a base di riso ed è fritta. Per ora va molto di moda il ristorante Josè Maria, vicino la Piazza centrale. E' di certo accogliente e ciò che lo distingue dagli altri ristoranti sono i prezzi particolarmente elevati.

Piccola nota aeroportuale:

al rientro in Italia è stato effettuato un controllo del bagaglio a mano, ma non sono state trattenute le bottiglie d'acqua o contenenti altri liquidi. Al Terminal T1 della Ryanair i bagagli non sono stati pesati e non ne è stato verificato il numero. Alla partenza da Trapani avevamo dovuto invece far sparire il mio zainetto da passeggio dentro uno dei 2 piccoli bagagli a mano, in modo da dimostrare di averne solo uno a testa, avevano pesato i bagagli e avevamo dovuto cestinare la bottiglia dell'acqua.

A proposito di acqua: l'acqua a Madrid è potabile ovunque, abbiamo perciò riempito la nostra bottiglia alle fontanelle e nei bagni dell'albergo e dei locali. All'arrivo a Madrid abbiamo acquistato in aeroporto due biglietti “combinati” da 2 euro ciascuno per viaggiare dall'aeroporto all'hostal e un biglietto elettronico da 10 corse valido per autobus e metro che è stato sufficiente per entrambi per tutti i 5 giorni, praticamente abbiamo fruito di 5 corse a testa.

Sia i biglietti combinati che il biglietto unico si acquistano facilmente nelle numerose macchinette automatiche all'ingresso della metro, che si raggiunge in aeroporto dopo un lunghissimo percorso, agevolato da tapis roulant, che lo separa dal T1 di arrivo della Ryanair.

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