News Low Cost

Viaggiare in Slovenia: cosa sapere su regole, tamponi e vaccini

Viaggiare in Slovenia: cosa sapere su regole, tamponi e vaccini
21-06-2021

Tra le tante cose che ci sono mancate nel corso dell’emergenza sanitaria ci sono anche i viaggi all’estero. Per diversi mesi prendere un aereo, un treno o una nave che ci portasse oltre i confini nazionali è stato infatti vietato, facendo ovviamente salve le questioni lavorative e di salute che potevano portare lontano dall’Italia.

Anche nei mesi successivi, quando le frontiere sono state aperte, raggiungere uno stato europeo o addirittura extraeuropeo non era affatto semplice.

Ogni Paese, infatti, ha adottato delle regole precise utili per il contenimento dell’emergenza sanitaria. Regole che, a seconda dell’indice di contagio, del numero dei tamponi effettuati a livello nazionale da ogni stato e anche, ovviamente, della percentuale di vaccinati, sono cambiate nel corso dei mesi.

Ancora oggi per poter viaggiare all’estero esistono delle regole comportamentali che occorre rispettare. Ecco, ad esempio, quali sono le cose da sapere e le regole da rispettare se si decide di visitare la Slovenia.

LEGGI ANCHE: IL CERTIFICATO PER VIAGGIARE IN EUROPA

slovenia_5

Viaggiare in Slovenia

La Slovenia ha dichiarato, a partire dal 15 giugno 2021, conclusa l’emergenza epidemiologica. Nonostante ciò, persistono alcune condizioni e limitazioni per quanto riguarda i turisti che provengono da Paesi europei ed extraeuropei che desiderano visitarla o trascorrere lì le proprie vacanze. A seconda della provenienza del turista la Slovenia ha diramato delle regole che sono entrate in vigore a partire dal 19 giugno scorso. Per il governo sloveno il globo è suddiviso attualmente in 4 aree: zona verde (sicura), zona arancio (media pericolosità), zona rosso (alta pericolosità), zona rosso scuro (altissima pericolosità).

Cittadini dell’UE, dell’area Schengen ed extraeuropei i cui Paesi sono inseriti, dalla Slovenia, nella lista sicura (verde).

I turisti che si apprestano a viaggiare verso la Slovenia e provengono da Paesi inseriti, dalla Slovenia, nella lista sicura e cioè in una zona che non è considerata ad alto rischio epidemiologico, possono entrare in territorio sloveno senza alcuna limitazione o necessità di quarantena.

L’unico documento da presentare è una certificazione che attesti di aver risieduto, per un tempo non inferiore a 5 giorni precedenti al viaggio, in uno dei Paesi inseriti nella lista sicura.

Cittadini dell’UE, dell’area Schengen o extraeuropei i cui Paesi sono inseriti, dalla Slovenia, nella lista arancione, rosso o rosso scura.

I turisti che si apprestano a viaggiare verso la Slovenia e provengono da Paesi dell’UE, dell’area Schengen e da Paesi extraeuropei considerati ancora a rischio epidemiologico devono munirsi di uno dei seguenti documenti:

 

  • Tampone negativo 

Un risultato negativo del test PCR o HAG effettuato al massimo 48ore prima del viaggio. Il test è valido solo se è stato effettuato in un Paese UE o dell’area Schengen o in Australia, Israele, Canada, Nuova Zelanda, Russia, Serbia, Regno Unito e Stati Uniti d’America. I test eseguiti in Turchia sono validi solo se effettuati in un posto di blocco tra collegamenti aerei.

  • Test Molecolare

Un risultato positivo del test molecolare eseguito in un lasso di tempo che va da un minimo di 10 giorni a un massimo di 6 mesi antecedenti al viaggio e che certifica quindi l’attuale mancanza di sintomi. Oppure un certificato medico che mette per iscritto la avvenuta guarigione dal Covid.

 

 

  • Attestato di Vaccinazione

 

Un attestato di vaccinazione che dimostri che siano trascorsi rispettivamente: 7 giorni dalla somministrazione della seconda dose Pfizer, 14 giorni dalla somministrazione della seconda dose di Moderna o Sputnik o Corona Vac o Sinopharm, 14 giorni dalla somministrazione del vaccino J&J, 21 giorni dalla somministrazione della prima dose di AstraZeneca.

Se non si presenta nessuno di questi documenti è obbligatoria la quarantena di 10 giorni (che può essere interrotta dopo 5 giorni con esito negativo del test PCR effettuato sul posto).

Al momento l’Italia non ha un unico colore secondo la Slovenia: Piemonte, Liguria, Lombardia, Abruzzo, Molise, Puglia, Sardegna, Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Lazio si trovano infatti in zona verde. Valle d’Aosta, Basilicata, Calabria e Campania in zona arancione.

Riproduzione riservata