Gran Bretagna

Una settimana in Cornovaglia

Cornovaglia

Cosa fare in una settimana in Cornovaglia? Le cose da vedere sono tante e questa penisola magnifica nel sud ovest dell'Inghilterra è ampia e invoglia all'esplorazione.

Una settimana in Cornovaglia

Qui di seguito riportiamo un racconto di viaggio di un tour di una settimana in Cornovaglia. Il viaggio inizia con un volo Ryanair Pisa Bournemouth. Qui di seguito trovate in ordine tutte le tappe del viaggio di una settimana:

  • Salisbury
  • Stonehenge
  • Bath
  • Wells
  • Glastonbury
  • Tintagel
  • Padstow 
  • Newquay 
  • Land's End 
  • Penzance
  • Lizard Point 
  • Truro 
  • Plymouth 
  • Dartmoor
  • Torquay 

Cosa vedere in Cornovaglia

  • Pisa - Bournemouth – Salisbury - Amesbury

Aereo da Pisa alla volta della costa meridionale dell'Inghilterra, con scalo a Bounemouth. L'autonoleggio è subito fuori l’aeroporto indicato benissimo da frecce “CAR HIRE”.

Arriviamo a Salisbury, parcheggiamo (a pagamento) nei pressi del centro e ci addentriamo nel paesino. Molto carino, aria tipicamente “tagliente”, ma armati di guanti, giacca a vento e cappellino di lana ci avviciniamo alla cattedrale: stupenda! La visitiamo e facciamo un giro nelle vicinanze.

Torniamo al parcheggio, paghiamo e ripartiamo alla volta di Stonehenge, il meraviglioso complesso monumentale più celebre e imponenete dell’età neolitica in Europa.

  • Bath – Wells - Glastonbury

La mattina partiamo alla volta di Bath, centro molto carino e insolitamente moderno per la Cornovaglia. Abbiamo visitato le famose terme romane, l’esterno della bella cattedrale gotica e il centro. Dopo Bath partiamo alla volta di Glastonbury, facendo tappa a Wells per visitare un’altra cattedrale. Arriviamo a sera a Glastonbury il paese delle fate, dei folletti e della magia. Consigliatissimo.

  • Glastonbury - Tintagel - Padstow

La mattina, di buona leva, andiamo a visitare la Tor di Glastonbury, purtroppo facciamo a turno, perché parcheggi vicini non ce ne sono e il bus non effettua corse in questo periodo, quindi decidiamo di fare la visita uno alla volta, mentre l’altro resta in macchina.

Dobbiamo rimetterci in viaggio, la nostra prossima tappa è Boscastle, prima di arrivare a Tintagel, ci aspettano diversi chilometri. Boscastle è un chicchino.

Si tratta di una cittadina di pescatori con un antico porticciolo che nel 2004 è stata devastata da un’inondazione e ricostruita del tutto. Dal parcheggio si raggiunge subito il centro con piccoli negozietti tipici e seguendo la strada e attraversando un ponticino (dove abbiamo incontrato un altro simpaticissimo border collie come il nostro) si incontrano diversi percorsi sulla scogliera a picco sull’oceano, meravigliosi. C’è solo un casottino bianco dove il guardiano sta ben chiuso dentro a fare da vedetta e poi nessuna protezione, tutto al naturale, impensabile in Italia.

Dopo questa piacevolissima sosta ripartiamo per Tintagel, un piccolissimo villaggio che vive unicamente sul mito di Re Artù e dove respiri aria di miti e leggende, direi come in quasi tutta la Cornovaglia e Devon, eccitante! Il motivo principale della nostra visita è infatti il castello di Re Artù, anche se in realtà il castello risale al XII secolo e Re Artù, se mai è esistito, visse tra il V e il IV secolo, ma questo non ferma né la curiosità né la fantasia e la voglia di credere che sia stata la sua dimora.

Facciamo appena in tempo a visitare il castello (chiude alle 17 e sono poco più delle 16), che si erge su una roccia a strapiombo sul mare, la scalinata da fare per raggiungerlo è mozzafiato (al ritorno ci sono pure caduta! Ma come faceva Ginevra se si dimenticava qualcosa???) e gli scorci a picco sull’oceano sono inebrianti. Quando c’è la bassa marea si può visitare anche la Grotta di Merlino, sotto le mura. Dopo un caffè caldo e una birra continuiamo verso Padstow, dove pernottiamo.

  • Padstow - Newquay - Land's End - Penzance

La mattina partiamo direzione Newquay, notissima località balneare frequentatissima da surfisti. La città non è molto caratteristica, tutto rimanda allo sport del surf, meta preferita dai turisti inglesi per la vita notturma e il divertimento.

Questa tappa a Newquay è stata fortemente da me voluta anche per fare un giro a cavallo, il mio sport e passione preferita, sul mare. Siamo andati al Trenance Stables (www.newquayridingstables.co.uk): 30 euro per una passeggiata che non mi ha lasciato pienamente soddisfatta...passare una settimana senza montare a cavallo era troppo dura per me, ma quello che ci hanno offerto alle Trenance Stables non è stato così emozionante, passeggiata tranquillissima in una zona non delle più belle, non abbiamo neanche toccato l'oceano..

Si parte dunque direzione Penzance, nostro punto logistico di riferimento per visitare la lingua della Cornovaglia più a sud. Ci siamo fermati a St Ives, cittadina graziosa con un porto e belle spiagge sabbiose. Siamo poi andati a Land's End, la fine della terra e  punto più occidentale dell'Inghilterra. Ci lascia a bocca aperta, scogliera a strapiombo sul mare, rocce che hanno forme strane e dove, con la fantasia, puoi immaginarti di vedere animali, figure umane o meno umane..Abbiamo lottato con il forte vento per farci la nostra passeggiata sulla punta della penisola di Land's End fino ad arrivare al famoso palo indicatore bianco, dove sono indicate le distanze dalle principali città del mondo.
Nel pomeriggio abbiamo deciso di dirigerci verso l’affascinante St. Michael’s Mount, che si può anche visitare a piedi, ma noi non siamo stati fortunati perchè era chiuso, "gemella” più piccola della famosa Mont Saint Michelle francese.

La sera abbiamo pernottato a Penzance in un pub vicino alla stazione: LongBoat Inn, dove abbiamo anche cenato. Niente male come sistemazione, ma niente a che vedere con le tranquille camere dei b&b tipici inglesi. Anche qui parcheggio poco distante dal pub a pagamento.

  • Penzance - Lizard Point - Truro - Plymouth - Dartmoor

Il mattino seguente, diretti verso Plymouth, abbiamo visitato Lizard Point, la punta più a sud della Gran Bretagna, uno sperone di rocci ascura, nera, a picco sul mare tempestoso della Manica. Dalla costa si vedono affiorare nel mare altri scogli scuri, è una vista inquietante, con i gabbiani che svolazzano in cielo in cerca di cibo, il cielo è cupo, l'atmosfera è davvero suggestiva.

Si parla di centinaia di naufragi proprio in quella zona e tutto il paesaggio sembra darne prova.

Rimontiamo in macchina e prima di lasciare Lizard ci fermiamo nel paese a mangiare uno dei più buoni fish&chips della nostra vita!  Proseguiamo verso Truro, una cittadina molto carina, ma anche molto più moderna del resto del paese, si tratta del capoluogo amministrativo della Cornovaglia. Presi da un accenno di modernità ci compriamo le clark's che costano decisamente meno che in Italia, di cui però non troviamo i numeri...quindi ci dirigiamo a Plymouth, dove oltre al gin andremo  a cercare le nostre Clark's. A parte questo acquisto, la città non ci piace per niente ed è veramente caotica come indicato in tutte le guide turistiche.

Da Plymouth ci dirigiamo nel Darthmoor, parco di selvaggia brughiera, dove pernottiamo in un casale gestito da tre ragazzi giovani in mezzo al nulla e al tutto, il Lowertown Farm: meraviglioso! La sera ceniamo al pub vicino, consigliatoci dai ragazzi del b&b, un localino davvero carino, molto tipico... immerso nel parco naturale!

  • Dartmoor - Torquay - Bornemouth

La mattina ci alziamo per dirigerci verso Torquay per vedere le rosse scogliere della città natale della "regina del giallo" Agatha Christie. Breve sosta per poi ripartire alla volta di Bornemouth, dove non riusciamo a trovare un b&b disponibile...gira, gira alla fine ne troviamo uno poco distante dal centro: il San Simeon Hotel a 50 sterline. Siamo stati davvero bene, ma trattamento da "hotel", anche se a gestione familiare. La sera andiamo in centro a Bornemouth, città attiva, piena di locali, ma meno tipici...alla fine infatti passiamo la serata in un irish pub e ceniamo all'indiano. Il rientro all'hotel è traumatico: non troviamo più la via, l'hotel, niente di niente!

Ma per noi è quasi una "cabala": l'ultimo giorno di tutti i nostri viaggi finisce così.. ci perdiamo!

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