Edimburgo

Tra Edimburgo e Glasgow – parte I

Tra Edimburgo e Glasgow

A maggio mi sono ritrovato in regalo due biglietti aerei in bianco, mi toccava solamente scegliere destinazione e date. La scelta è caduta sulla Scozia, un mio pallino da anni, precisamente su Edimburgo e Glasgow, per un tour di 4 giorni. Voli, neanche a dirlo, Ryanair. Andata sull’Edinburgh Airport e ritorno a Roma da Prestwick (Glasgow). Il costo è stato contenuto, 60€ tondi tondi. Orari più che comodi.

Pochi giorni prima della partenza, il 10 maggio, i cieli europei vengono funestati nuovamente dalla nube di ceneri vulcaniche, col risultato che il 9 chiudono molti aeroporti italiani del Nord. La situazione non è delle migliori nemmeno per il 10, è prevista infatti la chiusura di svariati aeroporti del centro Europa, Spagna e Portogallo!

E’ la sera prima della partenza e sono ancora indeciso sul da farsi. Non voglio rischiare di restare bloccato all’addiaccio, ma non voglio nemmeno rinunciare a questo viaggio, quindi varo ed attuo un “piano anti crisi”, vale a dire, mi preparo in caso dovessi sfortunatamente restare a terra in quel di Prestwick il 13 maggio.

Dunque, prenoto su booking.com un hotel differente per ogni sera successiva al 13 maggio, fino al 18. Sto attento che i primi 2, abbiano la disdetta senza penale entro le ore 18.00 del giorno di arrivo e i successivi entro 1 o 2 giorni. Chiaro no? In questo modo, se resterò bloccato, avrò già un giaciglio a disposizione, non dovrò dunque stare a girovagare in cerca di un hotel random nella notte piovosa scozzese.

Sapete vero che prenotando on-line, (a prescindere dal sito), si risparmia parecchio? Arrivare in un hotel così all’improvviso costa caro, la stessa stanza che vendono on-line a 5 lire, ve la rifilano a 15 lire! Se invece tutto sarà regolare e tornerò il 13, non dovrò fare altro che cancellare tutte le prenotazioni, comodamente da casa, rimettendoci 0€.

Così mi sento più sereno e posso partire senza patemi d’animo.

Gli alloggi per Edimburgo e Glasgow, li ho prenotati tempo addietro, sempre su booking.com, sempre con la mia postepay rigorosamente vuota. Il tour è suddiviso in modo tale che debba trascorrere 2 notti ad Edimburgo ed una Glasgow. Ovviamente prima di partire ho preso tutte le informazioni del caso: su mezzi, collegamenti, musei, attrazioni, costi vari, etc etc. Informazioni ed indicazioni che di seguito vi riporto, prima di passare alla fredda cronaca.

 

CLIMA SCOZZESE
E’ folle. In pieno maggio le minime sono ancora sotto lo 0 e le max non vanno oltre gli 8/9°, le showers sono continue, l’ombrello è inutile, nel frattempo che lo aprite è già uscito il sole. L’abbigliamento deve essere consono, altrimenti si rischia di subire amaramente il freddo.

CAMBIO EURO / STERLINA
Non fatelo negli aeroporti, non nei change almeno. La cosa migliore sarebbe partire da casa, già con le sterle già in tasca, facendosele cambiare alle Poste, come ho fatto io, altrimenti potreste prelevare dal bancomat o da una postepay opportunamente precaricata, ma attenzione, la commissione per ogni prelievo è salata, 5€.

TRASFERIMENTO EDINBURGH AIRPORT – EDINBURGH WAVERLEY STATION (sulla Princess Street in pratica)
Appena usciti dal terminal degli Arrivi, seguite le indicazioni “bus”, troverete un gabbiotto preposto ai tickets per l’Airlink 100. Questo comodissimo bus a 2 piani, con sedili in pelle e wi-fi gratuita, vi porterà nel centro di Edimburgo in meno di 30 minuti, effettuando alcune fermate intermedie, al costo di 3.20£ sola andata o 6£ a/r. Se poi siete abbienti e viziatelli… TTAAAAXXXIIIIII!! Fatti vostri quando spenderete, anzi fatemelo sapere.

MEZZI PUBBLICI AD EDIMBURGO
La città è piccolina, la si può girare a piedi e questa è un’ottima cosa. Se però siete stanchi, pigri o infortunati, ci sono sempre i bus a disposizione, anche notturni, il biglietto si fa a bordo.

Niente metrò. Tra qualche mese ci sarà una linea tramviaria, i lavori sono quasi al termine.

DORMIRE AD EDIMBURGO
C’è un’ampia scelta di alloggi, tra ostelli, hotel e guest house. Io ho optato per una guest house, che in pratica è l’equivalente di un bed & breakfast, l’ Ardenlee Guest House, in Eyre Place 9.

Mini-Review
Situata nella new town di Edimburgo , distante dalla Princess Street, circa un km di piacevole passeggiata, l’Ardenlee è una tipica abitazione vittoriana a 3 piani. Il padrone di casa è stato di una gentilezza allucinante, mi ha subito fornito una guida e una mappa della città, (che comunque troverete free anche in aeroporto), mi ha mostrato personalmente la stanza chiedendomi se fosse di mio gusto. La moglie non era da meno, preparava una colazione coi fiocchi, per di più personalizzata!

La mia camera, la 6, al secondo piano, era enorme! Provvista di: letto matrimoniale, letto singolo, tv con lettore dvd incorporato, radio/sveglia, kit per la preparazione di caffè/cioccolata/thè e bagno privato, piccolino ma non angusto. La bella vista su un cortile interno contribuiva a rendere ancora più piacevole e silenziosa la sistemazione. Certo, essendo una costruzione in legno, gli scricchiolii erano parecchi, anche se attutiti dalla moquette. A me non hanno dato fastidio, ma di notte sembrava una casa di spettri, mancavano solo le catene strascinate sui pavimenti!

La pulizia è stata accuratissima, la privacy estrema, le chiavi non si consegnano uscendo, vanno tenute. La colazione è servita fino alle 9.30 nella sala al primo piano, si può attingere al buffet per: cereali di vario genere, latte, caffè, orzo, succhi, macedonia, frutta, yogurt, formaggi e marmellate. Poi c’è il resto! Potete scegliere sul menù quello che volete, dal "full cooked breakfast", alle uova strapazzate su letto di pane bianco, al "vegetarian breakfast.

La full è la classica english breakfast e contiene la bellezza di: bacon, salsicce, funghi, pomodori, fagioli, uova strapazzate, un ovetto fritto e toast. Divina, ma solo per stomaci e palati resistenti all’urto.

Poco distante c’è un market chiamato Margiotta, aperto fino alle 22, molto comodo per ogni evenienza, leggasi: birra fresca e alcolici. Insomma, rapporto qualità/prezzo fantastico, merita un 8 pieno questa guest house. Prezzo totale pagato con prenotazione su booking.com, per 2 notti, colazione inclusa, 60£.

ATTRAZIONI E MUSEI AD EDIMBURGO
I musei sono in gran parte gratuiti, compreso il National Scotland. I Royal Botanic Garden sono gratuiti, tranne la serra del palmeto, la visita del Parlamento Scozzese è gratuita. Gratuito anche il People Story’s, che ho visitato e trovato interessante. A pagamento sono le varie attrazioni, queste quelle ho testato:

- L’Edinburgh Castle, 16£ compresa l’audioguida, (ne stravale la pena, no sconto studenti)
- The Real Mary King’s Close, 11£, (da brivido! 10£ con sconto studenti)

Poi ce ne sarebbero decine di altre a pagamento, che di seguito vi riporto, in parte:

- National Museum of Flight, un museo all’aeroporto, dove mi pare ci sia anche un Concorde
- The Scotch Whisky Experience, una visita attraverso la storia del whisky scozzese, con assaggio finale
- Camera Obscura, deve essere carino, è una sorta di museo delle illusioni, con gallerie magiche, giochi di luci e attrazioni interattive divertenti
- Loch Ness 3d Experience, se vi interessa la storia di Nessie è il posto che fa per voi
City of the Dead, simile al Mary King’s Close, con la differenza che qui, nei sotterranei ci saranno animatori qua e la a farvi paura, gridando all’improvviso nell’oscurità
- Auld Reekie Tours, come sopra, ma con 3 varianti differenti, I costi variano tra 7 e 12£ a seconda di cosa sceglierete.
- Dinamic Earth, una sorta di museo della scienza e della natura
- The Edinburgh Dungeon, ce ne sono parecchi in Europa di Dungeon, nulla di eclatante secondo me.
- Palace of Holyroodhouse, la dimora della regina scozzese Mary
- The Royal Yacht Britannia, lo yacht reale ancorato davanti all’Ocean Terminal!

Mi dispiace proprio non averlo visitato, non ho fatto in tempo purtroppo

Se decidete di visitare queste ultime 2 attrazioni + il Castle, vi conviene fare il Royal Edinburgh Ticket che con 40£ vi permetterà, oltre all’accesso, anche 2 giorni di giretti gratuiti sui Bus Tours onnipresenti in città, con la formula dell’Hop On Hop Off, quindi potrete salire e scendere quante volte lo vogliate. Se poi volete fare tutto, allora conviene l’ Edinburgh Pass, ma bisogna farsi bene i conti.

TRASFERIMENTO EDIMBURGO – GLASGOW (e/o viceversa)
Assolutamente in bus. Assolutamente da prenotare prima on-line. In questo modo spenderete da un minimo di UNA sterlina ad un massimo di 5, a seconda di quanto tempo prima prenoterete e della disposizione dei posti in offerta. Le compagnie che offrono questo servizio sono 2, Citylink e Megabus.

Prenotando 10 giorni prima della partenza, ho speso la bruttezza di una sterlina, (che poi mi è stato scalato un euro dalla postepay, l’altra, non quella che uso per gli hotel, in realtà ne ho 3), basta compilare e stampare la prenotazione, specificando data e orario della partenza. I bus partono ogni 15 minuti dalla Bus Station sotto St. Andrew Square di Edimburgo e approdano alla Buchanan Bus Station di Glasgow. Ovvio che se prenotate un posto sul bus delle 13.45, dovrete prendere esattamente quello, altrimenti, se proverete a prenderne un altro, prima o dopo, vi faranno pagare una tassa o rifare il biglietto in biglietteria, al costo di circa 7£. Durata del tragitto 80 minuti.

MEZZI PUBBLICI A GLASGOW

Glasgow è più grande di Edimburgo, non sarà Londra, ma gli spostamenti a piedi richiedono molto più tempo, soprattutto da est ad ovest, quindi qui è più appropriato servirsi dei mezzi pubblici, quali bus e metropolitana. Sì, c’è anche la metro, l’unica della Scozia, una semplice linea che corre in circolo, gli scozzesi l’hanno soprannominata Arancia Meccanica per via del colore arancione.

A vederla fa quasi tenerezza, il tunnel pare il forno a legna di una pizzeria da quanto è piccolo! Però è pulita e veloce, in 25 minuti, (testato personalmente), fa il giro completo. Costo del singolo ticket, 1.20£. Se siete oltre il metro e 80 cm, attenzione alla testa! Per i bus vale lo stesso discorso fatto per Edimburgo.

DORMIRE A GLASGOW
Anche qui c’è ampia scelta on-line, per tutte le tasche. Io ho optato per un hotel, un 2 stelle, il Rennie Mackintosh City Hotel, situato in Renfrew Street 218.

Mini-Review
La posizione dell’hotel è piuttosto felice, basta scendere 50 mt e si è sulla Sauchiehall street, in pratica si passa di qua per il centro città, è pieno di negozi, ristoranti, fast food etc. La Buchanan Bus Station e la Central Train Station sono a portata di gambe, una decina di minuti di passeggiata.

Le note positive però finiscono qua. L’hotel già esteriormente non si presenta benissimo, ma dentro viene il peggio. Alla reception l’addetta è comunque gentile, ma specifica fermamente che il pagamento è anticipato e che la chiave va lasciata ogni qual volta si esca. Vabbè, fin qui.

Il brutto è la stanza, la 10 al primo piano nel mio caso. Non è nemmeno piccolissima, ma ha dei mobili vetusti e sbilenchi che ne occupano inutilmente troppo spazio. Un tavolinetto scassato, una libreria con su la tv assolutamente fuori posto ed assurda, una scrivania sotto la finestra sgarrupata, uno specchio lungo ed un vecchio armadio, troppo grande per l’ampiezza della camera.

Che diavolo tengono a fare questa paccottiglia!? Ho visto tanti altri hotel, con equipaggiamenti minimi e spazi ancor più piccoli, ma molto più funzionali e pratici di questo! Se buttassero tutto, lasciando solo: letto, comodino con su la tv e 4 stampelle al muro, migliorerebbero decisamente lo status dell’hotel.

Il bagno è abbastanza ampio, la doccia comoda, i rubinetti del lavandino, ahimè, senza miscelatore, (come ad Edimburgo, mi sono scordato di specificarlo prima), la vista patetica, su un cortiletto mal tenuto e dulcis in fundo, l’insonorizzazione carente, il tizio nella camera di fianco l’ho sentito scorreggiare napalm fino a notte fonda, ne è scaturita anche una specie di gara, l’ho contrastato finche ho potuto a suon di sonori rutti a bocca spalancata, però mi sa che ha vinto lui.

La pulizia non è male, a primo acchitto non si direbbe, ma è decisamente sufficiente. In zona è possibile trovare diversi market aperti, anche 24h, compreso un Tesco Express.

La colazione non l’ho testata, pur essendo compresa nel prezzo, ho preferito tralasciarla, per dedicarmi successivamente ad un sano Fish & Chips. So solamente che veniva servita fino alle 9 al piano terra.

Infine, nella hall è possibile ottenere una mappa della città. Diciamo che la sufficienza la merita, in fondo pulizia e gabinetto sono ok, ma non mi azzarderei a salire oltre, come qualcuno ha fatto, recensendolo su booking.com. Prezzo pagato, tramite booking.com, una notte in singola ensuite, con breakfast inclusa, 30£.

ATTRAZIONI A GLASGOW
Glasgow è 100mila volte meno interessante e bella di Edimburgo, ciò nonostante, qualcosina da fare si trova comunque, basta pagare il ticket d’ingresso:

- Cine Imax, 8£ una visione, provato, bello. Il migliore che abbia mai visto
- Glasgow Science Centre, mi è sembrato di capire che sia adatto ad un pubblico adolescenziale
- Glasgow Tower, il punto più alto dal quale scrutare la città da una sponda del Clyde, (era chiusa per lavori)
- The Lighthouse, 4£ per ammirare la città dall’alto in pieno centro

Le prime 3 attrazioni sono tutte nello stesso posto, è una sorta di copia (mal riuscita), della Ciudad de las Artes y las Ciencias de Valencia, potreste fare, volendo, un ticket integrato per visitare tutto.

TRASFERIMENTO GLASGOW CENTRAL STATION – PRESTWICK INTER. AIRPORT (e/o viceversa)
Occorre specificare che Glasgow ha 2 aeroporti, uno vicino alla città, il Glasgow Airport e Prestwick, più distante, oltre 50 km. Ho letto storie di gente che ha sbagliato aeroporto, non sarete così polli spero.

Per raggiungere Prestwick, aeroporto completamente ad uso e consumo Ryanair, (apparte un paio di Wizzair per la Polonia), il metodo più veloce è quello di utilizzare il treno. Alla stazione centrale, basta fare il ticket esibendo la carta d’imbarco, questo vi permetterà di avere il 50% di sconto, di pagare dunque, 3.20£.

Il treno da prendere è quello con destinazione Ayr, ne parte uno ogni 30 minuti. Questo vale ovviamente anche per il percorso inverso, con l’unica differenza che, in questo caso, il ticket lo farete a bordo, direttamente dal controllore.

Il viaggio in treno dura 45 minuti, ci sono 7 fermate intermedie ed il panorama da un lato è anche molto piacevole, distese di campi da golf praticamente sull’Atlantico. Poi ci sarebbero le opzioni navetta e taxi, ma la cosa non ci riguarda.

E con questo ultimo paragrafo chiudo il capitolo info, avete tutto quello che vi serve, ora si passa alla cronaca.

10 MAGGIO (si parte?)
Questa mattina mi reco in aeroporto pensieroso, la faccenda della nube non mi piace affatto, mi sono organizzato in caso di cancellazione, ma comunque non sono tranquillo. Il mio volo per Edimburgo è previsto per le 10.40. Arrivo a Ciampino alle 9.00. Bene, sembra tutto ok, ci sono solamente 2 voli cancellati, entrambi della easyJet, uno per Berlino ed uno per Parigi.

Passo i controlli, molto rapidamente e mi accomodo in attesa ascetica su una fredda sedia davanti il gate n°4. Grazie all’ausilio della cara ed immancabile psp, arrivano velocemente le 10.40, ma del mio aereo nemmeno l’ombra, segnalazioni sui monitor zero. Dopo 30 minuti di angosciosa attesa, si parte con l’imbarco! L’aereo da Edimburgo è arrivato! Il volo c’è, in ritardo, ma c’è! E così, sollevato, salgo a bordo per affrontare le quasi 3 ore di volo e i 2000 km che mi dividono dalla Scozia.

In cielo fila tutto liscio, mi vedo Terminator Salvation, niente di che, ma intanto è sempre un buon passatempo. Alla fine il ritardo accumulato si assottiglia un po’, 35 minuti, poco male, considerato il casino che sta accadendo in molte altre nazioni europee per le ceneri.

A causa del fatto che l’UK non ha aderito al trattato di Schengen, mi tocca fare una discreta coda per il controllo del documento in aeroporto, quindi un’altra mezz’oretta la perdo così.

Morale della favola, sono ufficialmente in terra scozzese alle 14.00 ora locale (le 15 italiane)!

Prima tappa: raggiungere la mia guest house. E’ molto semplice, basta prendere il bus 100 e poi farsela a piedi per qualche centinai di metri. La prima cosa che mi stupisce è la gentilezza delle persone; della bigliettaia, dell’autista, dell’operaio a cui chiedo un’informazione, del cop ai controlli…Hi dear, cheers, please…piazzati ogni 3 parole.

Faccio il mio ticket e mi accomodo su questo moderno bus a 2 piani. pulitissimo, con sedili in pelle ultra comodi e addirittura con wi-fi free! Il tragitto fino a Waverley Station è rapido e in men che non si dica sono proiettato nel cuore di Edimburgo. Tra suoni di cornamuse, gente a passeggio in kilt, cabine telefoniche rosse, tipici taxi UK e purtroppo anche tipico clima scozzese, vale a dire 5°, nuvoloni bassi e pioggerellina. In maniera molto rapida, senza quasi guardarmi intorno, prendo la via per il mio alloggio, devo andare sempre dritto praticamente, ho freddo e voglio vestirmi adeguatamente.

Giunto a destinazione, i proprietari mi accolgono come fossi il figlio appena tornato dalla guerra del Vietnam. Saluti, abbracci, pacche, strette di mano, sorrisi. Non vogliono essere assolutamente pagati ora, ma al check out, lui mostra dettagliatamente la camera a me destinata, (molto bella), mi fornisce guide e mappe a iosa, lei mi spiega come funziona per la colazione e mi fa fare un giretto per la casa, intanto compilo il form identificativo e me li scrollo di dosso salendo in stanza, dopo millemila thank you.

In breve tempo sono in strada, vestito a modo, 3 maglie e 2 cappelli, privo di zavorra e con la fotocamera armata a dovere, (Memory Stick da 8gb e 2 batterie)!

Sono le 15 circa, non sono troppo in ritardo rispetto al programma che mi sono studiato ed ideato. Le tappe del giorno sono tutte nella new town di Edimburgo, ma prima di cominciare effettuo una ricognizione del quartiere, in cerca di un market per mangiare qualcosa, prendere una Dr.Pepper ed assicurarmi sull’orario di chiusura. Immediatamente incrocio un market dal tipico nome scozzese, Margiotta, acquisto 2 wrap al pollo e maionese e una mitica Dr.Pepper, noto che il posto chiude alle 10 p.m. molto bene.

Il pranzetto nella sua semplicità, è delizioso e anche necessario, Edimburgo non è in pianura, ci sono un sacco di sali e scendi, bisogna avere le energie giuste per muoversi. Il clima nel frattempo migliora, il sole va e viene, almeno non piove.

Comincio il giro da George Street, percorrendola tutta fino a Charlotte Square, mi sposto a sud ed eccomi sulla Princess Street, l’arteria che divide la old town dalla new town. La strada è bellissima, su un lato ci sono i classici negozi, fast food etc etc., ma sull’altro si aprono, in una vasta conca, i verdissimi Princess garden, suddivisi in West ed Est. Da qui, basta alzare lo sguardo per ammirare uno degli spettacoli più incredibili che abbia mai visto in una città, l’imponente Castello, arroccato sulla rocca vulcanica di Din Eydin! Pazzesco!

Un tempo i Princess garden non esistevano, fino a circa 200 anni fa, al loro posto c’era un lago artificiale, posto allo scopo di avere ulteriore protezione del maniero, quando poi si decise, per ragioni demografiche, la costruzione della new town, questi giardini furono progettati e realizzati.

Per questo motivo, sono sotto il livello della strada, alle pendici dello sperone lavico.

Dalla strada comincio a scattare svariate foto, c’è un fiume di turisti in giro, camminando sulla Princess da ovest ad est, mi intrattengo qualche minuto davanti il National Museum ad ascoltare un suonatore di cornamusa. Il suo viso durante l’esibizione, cangia dal blu, al rosso, al viola, al nero, pensavo ci restasse stecchito da un momento all’altro, deve essere molto faticoso suonare quell’attrezzo. Mosso da magnanimità, gli elargisco una donazione, un penny!!

Continuo a salire verso est, sono combattuto dall’idea di oltrepassare il North Bridge per raggiungere la old town, che vista da ogni punto di vista è suprema, ma resisto alla tentazione e proseguo per la meta in programma: Calton Hill.

Prima di raggiungere il parco collinare, noto l’ingresso di un cimitero, l’Old Calton Cemetery. Ho un debole per i cimiteri decrepiti, mi affascinano, quindi entro. Molte tombe sono diroccate, franate, scurite, rovinate, c’è un’atmosfera surreale, salendo in alto sulla collinetta si ammira un discreto panorama della zona sottostante, è un buon posto dove farsi foto con l’autoscatto, quindi ne approfitto posizionando biecamente la fotocamera su diverse lapidi.

Finito col cimitero, proseguo sulla Regent Road, fino all’ingresso di Calton Hill. Qui comincio a salire. Il clima purtroppo peggiora, il sole ormai non c’è più e si è alzato un venticello infame, sono costretto a ricorrere alla sciarpa, forse sono l’unico in tutta Edimburgo ad indossarla ora, ma sti cavoli, ho freddo!! Peccato che non abbia anche i guanti, le mani sono da tempo 2 ghiaccioli. Salire in Scozia da una Roma ad oltre 20° per trovarne 0, non è affatto piacevole.

Decido di effettuare la passeggiata perimetrale del parco e dopo 3 o 4 minuti, ammiro il primo panorama spaventosamente bello di Edimburgo!

La North view, che da sulla new town con sullo sfondo il Firth of Forth e sull’estrema destra il Mar del Nord.

Chiedo una foto a due turiste e mi accomodo su una panchina nera posizionata esattamente dinnanzi questo spettacolo. Ogni persona che passa si ferma a fare foto e video. Se non fosse per il freddo e per la pioggerella che proprio ora cominciare a cadere, resterei qua per ore, d’estate immagino sia il paradiso. Ma se non voglio assiderare è meglio che prosegua alla scoperta di Calton Hill.

Salendo verso la cima incontro il National Monument, una sorta di Partenone incompiuto, non è certo l’orgoglio della cittadinanza, anzi, però ha una significativa presenza scenografica e sotto questo cielo plumbeo ha un non so che di mistico. Da qui si apre la seconda veduta da cartolina, la Sud view, dalla quale si possono ammirare la old town, il Castello in lontananza, la Princess Street e l’imponente cordigliera vulcanica di Salisbury Crags, in Holyrood park. Se ci fosse il sole, sarebbe ancora più stupefacente, ma mi accontento anche così, faccio foto, in verità non molte a causa della pioggia, giro più video e continuo a bighellonare per la collina, tra il Nelson’s Monument e la St.Andrew's House.

L’occhio è sempre sulla old town, mi attizza troppo, decido di andare subito a dare una sbirciata, nonostante sia evidentemente stanco. Scendo da Calton Hill, proseguo sulla Waterloo e prendo il North Bridge. Riparte la salita, (eh sì, Edimburgo è edificata su diverse colline), percorro un cento metri e l’architettura intorno a me cambia, da georgiana a medievale. Raggiungo il Royal Mile o High Street che dir si voglia e lo scenario è da favola!

Se non fosse per negozi ed auto, sembrerebbe di essere tornati indietro nel tempo. La cura e la pulizia di strade ed edifici è a livelli altissimi, ogni 50 mt c’è un secchio con ceneriera, nessuno butta le cicche a terra, le spengono negli spazi appositi, fantastico! Sono troppo stanco, sia per scendere, che per salire il miglio, quindi opto per una sana pausa in Victoria Street, nel Grassmarket, in piena old town, punto un pub e mi accomodo per assaggiare birra e soprattutto whisky del posto.

Mi accomodo in un simpatico locale sotto il porticato e prendo una pinta di Tennent’s accompagnata da un “hauf”, (uno shootino), di Lagavulin. Berlo a sorsetti è impossibile, seppur piacevole è sempre una bomba a non so quanti gradi, quindi lo butto giù e lo spengo con 2 grosse sorsate di ottima birra. Tutto buono, non c’è che dire, ma non essendo amante dei super alcolici, questo resterà il mio primo ad ultimo whisky scozzese. Pago 5£ e spicci e vado via, riscaldato e soddisfatto.

Qua non fa buio, ma sono già le 21. Mi aspetta una bella camminata fino alla guest house, se domani voglio svegliarmi presto per mangiare la mega colazione scozzese, direi che si è fatta l’ora di prendere la via del ritorno. Prima però faccio una sosta obbligata in uno dei tanti negozietti di souvenir sul miglio, compro calamite e cartoline.

Camminando molto lentamente, impiego quasi un’ora per tornare nella mia zona. Prima di salire in stanza, mi fermo da Margiotta, dato che la Tennent’s era ottima, ne acquisto un paio in lattina per la serata. Al mio rientro, tra una doccia, un paio di telefonate e una controllata al televideo per meteo e info sull’andamento nella nube islandese, si fanno le 23.

A questo punto non mi resta che vedere un film sulla psp, bere la mia birra fresca e mettermi a dormire.

11 MAGGIO (on the road)
Dopo una notte agitata, ho avuto freddo, ma non perché facesse freddo in camera, probabilmente avevo bisogno di acclimatarmi, mi sveglio presto a causa del profumino di bacon fritto proveniente dalla sala colazione! Con l’acquolina in bocca mi vesto al volo e scendo.

Inizio col prendere una banana, un caffè e un succo di mela al buffet. Poco dopo arriva la padrona di casa, che con un sorriso ad 88 denti mi chiede cosa volessi mangiare. Non opto per la Full Breakfast, voglio lasciare spazio nello stomaco per eventuali spuntini pomeridiani, quindi chiedo solamente: bacon, uova strapazzate e pane bianco. Il servizio è celere e il cibo fantastico! Le uova sono abbondanti e belle pepate, credo 2 o 3 almeno, il pane caldo e croccante e la pancetta squisita.

Mi godo ogni forchettata e così sembra facciano gli altri ospiti in sala, sono l’unico italiano e si sente, regna un silenzio, direi ecclesiastico, tutti sussurrano tra loro. A fine breakfast, ringrazio e salgo in camera. Prima di uscire butto un occhio al televideo della BBC per novità sulla nube, è arrivata alle Canarie!

Scendo in strada verso le 10, sarà una lunga e faticosa giornata questa, immagino. Tanto per cominciare parto alla volta dei Princess gardens, la giornata si è già scurita, il bel sole della mattina è stato coperto dalle solite nuvole e la temperatura è di poco superiore allo zero, (purtroppo durante la giornata il quadro climatico non migliorerà, ndr).

Giunto nei giardini scatto un bel po’ di foto, escono piuttosto bene nonostante l’oscurità, in giro ci sono pochi turisti, la maggior parte sarà altrove, cioè, dove mi dirigerò tra non molto, al Castello!

Per salire al Castello (l’Edinburgh Castle), opto per la soluzione più faticosa, ovvio!

Il sentiero che parte da West Princess garden. Ripido e in alcuni punti scosceso, non è molto rilassante arrampicarsi fin su, ma la vista sui giardini sottostanti e la New Town è già qua qualcosa di indimenticabile.

Giungo in cima, nell’Esplanade del Castello, con un po’ di fiatone. Impossibile non notare le decine di operai al lavoro, intenti a montare 2 enormi tribune per non so quale evento si terrà, probabilmente a breve. Passo l’ingresso principale e la lunga coda alla biglietteria mi da il benvenuto. Stanno tutti qua sta mattina! Vabbè pazienza, mi tocca unirmi al serpentone.

Finalmente giunto il mio turno, faccio il biglietto completo (16 sterline), comprensivo di audio guida in italiano, direi indispensabile se si vuole capire qualcosa su quello che si andrà a vedere all’interno.

Comincia ora il tour dell‘Edinburgh Castle! E’ circa mezzogiorno. Grazie all’audio giuda vengo a conoscenza del fatto che, ogni giorno, da secoli, dalla piazza principale del Castello, un cannone, alle 13 esatte, spara un colpo per avvisare la popolazione dell’orario. Perché alle 13 e non alle 12 vi state chiedendo? Perché in questo modo risparmiano 11 colpi! Ah ah, la parsimonia scozzese è famosa nel mondo e questo ne è un esempio.

Intanto che aspetto le 13 per assistere allo sparo, faccio un giro tra musei e vedute mozzafiato e prendo in un punto ristoro, una delle bevande scozzesi più famose, l’Irn Bru. Non so assolutamente da cosa sia composta, addirittura pensavo fosse alcolica, ma così non è, è un soft drink. Un misto tra una Red Bull, una Fanta, una Dr. Pepper e un cucchiaino di bicarbonato, deve piacere, non è per tutti i palati, a me piace, ma ha tanto di quel gas da far volare un dirigibile!

Una 0.50 la finisco a stento, ritrovandomi praticamente nelle medesime condizioni di Fantozzi al casinò dopo 10 casse di acqua minerale Bertier. A livello gastrico è una martellata! Faccio un rutto, interno, da guinness dei primati, 2 minuti ininterrotti, a bocca aperta mi avrebbero scambiato per il cannone delle 13.

E così 10 minuti prima delle 13 sono in prima fila per assistere allo sparo, in mezzo a praticamente tutti i turisti della mattinata. Puntualissima, (e come non potrebbe esserlo), la guardia si avvicina al cannone, lo carica e fa fuoco. Una botta bella forte! Molti bambini cominciano a piangere, riprendo tutto con la fotocamera, niente di eccezionale dai, ma è stato figo.

Assistito allo spettacolo, continuo il mio tour, le stanze più interessanti, secondo me, sono: le prigioni comuni, le prigioni militari, la cappella e la sala con le Insigne di Scozia, ovvero: corona, scettro e spada. Anche il resto è comunque straordinario, comprese la diverse viste che si hanno a disposizione da ogni lato del castello. Senza accorgermene si fanno le 16! Ho ascoltato ogni singolo commento sull’audio giuda e girato ogni anfratto visitabile. E’ stata veramente una bella esperienza, ma si è fatta ora di continuare col mio programma.

Continua nella prossima puntata...

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