Calabria

Costa degli Aranci, cosa vedere tra spiagge e mare

Costa degli Aranci: le spiagge più belle

La Costa degli Aranci corrisponde al tratto di costa ionica della Calabria, compreso tra Steccato di Cutro a nord e Monasterace Marina a sud, che abbraccia il golfo di Squillace. 

Sono 75 chilometri di litorale calabro, in provincia di Catanzaro, che custodiscono rinomati centri balneari e scrigni di biodiversità. La costa è caratterizzata da lunghe spiagge di sabbia, intervallate da tratti rocciosi che creano scenari di grande suggestione. 

Intorno pinete, uliveti e aranceti che inebriano dei loro intensi profumi. Sulla costa si susseguono pittoreschi borghi marinari che d’estate attraggono numerosi turisti, mentre sulle colline alle spalle del mare si affacciano antichi borghi medioevali. Tra spiagge e paesini, inoltre, fate caso alle testimonianze della storia che affonda le sue radici nella Magna Grecia. 

Il golfo di Squillace infatti, strategico per i traffici nello Ionio, attrasse fin dall’VIII secolo a.C. i coloni greci che lungo la costa costruirono templi, agorà e necropoli. Fra i resti meglio conservati oggi si possono vedere quelli dell’antica Kaulon, con le rovine del tempio dorico, nella parte meridionale del golfo, a Monasterace Marina.

Ecco cosa vedere lungo la Costa degli Aranci.

Costa degli Aranci cosa vedere

  • Catanzaro Lido 
  • Parco archeologico di Scolacium
  • Isola di Capo Rizzuto
  • Copanello 
  • Caminia di Stalettì 
  • Pietragrande
  • Soverato
  • Badolato Marina 

badolato

Catanzaro Lido 

Catanzaro Lido, originariamente denominato Marina di Catanzaro, è il quartiere costiero del capoluogo della Calabria. Lo si raggiunge con un apposito trenino o in auto in 15 minuti dal centro città. Il suo bel lungomare, decorato da mosaici colorati, si estende per 2 km, partendo dal porto, fiancheggiando la città e la spiaggia. 

Sul lungomare vedrete un susseguirsi di gelaterie e pasticcerie artigianali, ristoranti dove mangiare pesce fresco, pizzerie, locali della movida catanzarese aperti tutto l'anno.

Infine, non perdete un giro nel centro di Catanzaro, conosciuta come la “città tra due mari”, poiché situata nell’istmo di Catanzaro, il punto più stretto d’Italia che separa la costa ionica da quella tirrenica. 

catanzaro-lido

Parco archeologico di Scolacium

Nel comune di Borgia, poco più a sud di Catanzaro Lido, si trova il Parco archeologico di Scolacium. È uno dei siti archeologici della Magna Grecia più importanti dell’Italia meridionale. Il parco ricoperto da un rigoglioso uliveto secolare, situato su una collina che degrada verso il mare, da cui osservare il golfo di Squillace, comprende ritrovamenti archeologici che testimoniano la presenza dell’antica colonia greca di Skylletion, successivamente divenuta la romana Scolacium. 

Tra le antichissime costruzioni di epoca greco-romana e normanna, oltre a ceramiche di età remote e numerose statue acefale, si distingue la Roccelletta di Borgia, situata all'ingresso del parco. È una basilica dedicata a Santa Maria della Roccella, di epoca incerta, che combina diversi stili architettonici tra cui il romanico, il bizantino e l’arabo. Da 18 anni, infine, il parco archeologico di Scolacium diventa suggestivo teatro dell’Armonie d’Arte Festival che, nei mesi estivi, porta grandi ospiti della musica, del teatro e della danza. 

Isola di Capo Rizzuto

Capo Rizzuto è un comune del promontorio più orientale della Calabria Ionica, poco più a sud di Crotone. È un centro del primo entroterra agricolo che ha antiche origini medievali e un recente turismo balneare. La costa, che alterna tratti rocciosi a belle spiagge di sabbia, diventa davvero scenografica nella frazione marina di Le Castella: un isolotto a breve distanza dalla riva, occupato da un castello aragonese diroccato, che rievoca i tempi delle scorrerie dei pirati saraceni. Si narra che la fortezza aragonese di Le Castella sia solo ciò che è rimasto di un complesso di sette castelli che dominavano l'arcipelago davanti a Isola di Capo Rizzuto. 

Dalla fortezza in mezzo al mare fino a Capo Colonna si snodano 40 chilometri di un’affascinante costa, nota per la ricchezza dei fondali, che fa parte dell’area marina protetta di Capo Rizzuto, un paradiso subacqueo proprio al confine settentrionale della Costa degli Aranci.

L’area marina è la più grande d’Italia con i suoi 15 mila ettari dove vivono cernie, polpi, anemoni di mare, saraghi, pesci pappagallo, stelle marine, ricci e barracuda e tartarughe Caretta caretta.

le-castella-immagini

Copanello 

Copanello è una rinomata località balneare della Costa degli Aranci, molto in voga negli anni '60 per il mare cristallino e la vita notturna. Situata al centro del golfo di Squillace, Copanello è una frazione del comune di Stalettì e si divide in due località contigue ma distinte: Copanello Alta, sulle colline della Presila catanzarese, e Copanello Lido, il centro turistico e balneare. 

L’intero territorio di Copanello è caratterizzato da colline e promontori di granito bianco che degradano dolcemente verso il mare, creando arenili di sabbia fine, mista a enormi scogliere granitiche dove si nascondono grotte, tra cui la più famosa è quella di San Gregorio. La spiaggia di Copanello è una lunga distesa di sabbia dorata dominata da una pittoresca scogliera sulla quale sorge il paese, caratterizzata da fondali sabbiosi e mare turchese. Copanello inoltre conserva anche testimonianze storiche come il sarcofago del VI secolo d.C. di Magno Aurelio Cassiodoro, ministro del re Teodorico il Goto, situato nella piccola cappella della chiesa di San Martino.

Tra Copanello e Caminia si trovano le famose Vasche di Cassiodoro, ossia bacini di pietra utilizzati dai Romani per l’allevamento ittico, visibili a dieci metri di profondità. Da visitare inoltre la Torre del Palombaro, che si può raggiungere in barca o con le immersioni organizzate.

Caminia di Stalettì 

Caminia è un’altra località balneare situata nel comune di Stalettì e uno dei luoghi più suggestivi della Costa degli Aranci. La sua lunga spiaggia di sabbia chiara si trova tra due scogliere: quella di Torrazzo, a destra, è una parete rocciosa dove trovano riparo rondini, uccelli marini e il falco pellegrino tra fichi d'India, garofani delle rupi, lentischi, olivastri ed euforbie; la scogliera di sinistra invece è occupata da ville e case che degradano verso il mare.

Tra Copanello e Caminia si trova poi la famosa grotta di San Gregorio, in cui secondo la tradizione sarebbero arrivate le reliquie di San Gregorio Taumaturgo. Inoltre, tra la ferrovia e la vecchia statale si conservano i resti della chiesa bizantina di Panaja (dal greco tutta santa), dedicata alla Madonna, di cui rimane solo parte di un'abside e parte di un muro con tracce d'intonaco, databile quest'ultimo forse all’Alto Medioevo. 

Pietragrande

Pietragrande affascina con scogliere e dirupi che si alternano su un mare cristallino e le numerose spiaggette, accessibili solo via mare, che sono veri e propri paradisi naturali. Il nome Pietragrande si deve al caratteristico scoglio che sorge in mezzo al mare, alto circa 13 metri, da cui molti amano tuffarsi. Se cercate una spiaggia comoda per tutta la famiglia, andate al Lido Pietragrande, un’ampia spiaggia attrezzata incastonata tra gli scogli dove l’acqua limpida risplende sui toni del blu e del turchese. 

Soverato 

Soverato è uno dei centri turistici più famosi della Costa degli Aranci. La città si sviluppa in tre zone: la prima sulla costa (Soverato Marina), la seconda in bassa collina (Soverato Superiore) e la terza, alla stessa altezza della seconda, rappresenta quel che rimane della vecchia Soverato, distrutta dal terremoto del 1783 (Soverato Vecchia). 

La maggior attrazione di Soverato è il mare e la sua spiaggia, una delle più belle della Calabria ionica. Più volte premiata con Bandiera Blu e Bandiera Verde, questa bella e lunga spiaggia è composta da finissima sabbia bianca lambita da un meraviglioso mare che va dal turchese al blu. La spiaggia Baia dell’Ippocampo corre parallela al lungomare cittadino e prende il nome dalla presenza di numerosi cavallucci marini. Per gli amanti delle immersioni, invece, c’è la Fossa del monaco, un’enorme depressione dove scendere fino a 35-40 metri per vedere cernie, murene, polpi e aragoste.

Una volta arrivati capirete perché Soverato è chiamata la perla dello Ionio. 

soverato

(Foto: © M.A.C. Maria / Shutterstock)

Badolato Marina 

Più a sud di Soverato si trova Badolato Marina, in una baia compresa tra il porto turistico e un piccolo promontorio naturale ricoperto di oleandri. A 240 metri sul livello del mare sorge Badolato, suggestivo borgo medievale con impianto bizantino e numerose chiese disposte a forma di croce latina tra i pittoreschi vicoli. 

Le mura medievali risalenti al XIII secolo e i resti del castello fortificato offrono un incantevole belvedere da cui ammirare il mare. Badolato ha una spiaggia di sabbia dorata, ma non molto ampia, dove nuotare nelle sue acque cristalline.

Riproduzione riservata