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Cosa fare a Firenze gratis

Cosa fare a Firenze quando piove: attività e cose da vedere al coperto

Ville Medicee, cenacoli rinascimentali, terrazze panoramiche, giardini profumati e caratteristici mercati. Firenze offre infiniti tesori artistici, architettonici e naturalistici da scoprire senza spendere un euro

L’antica capitale d’Italia è un museo a cielo aperto, vi basterà passeggiare per le sue strade e intrufolarvi nei suoi giardini per scoprire autentiche perle, scorci di vita locale e capolavori della storia dell’arte. Ecco cosa fare e vedere gratis a Firenze.

Firenze Gratis

  • Duomo di Firenze
  • Loggia dei Lanzi 
  • I cenacoli di Firenze 
  • Musei
  • Ville Medicee
  • Terrazza della Biblioteca delle Oblate
  • Piazzale Michelangelo 
  • Giardino delle Rose 
  • Parco delle Cascine 
  • I Mercati 
  • Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella 

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Cosa fare a Firenze gratis

  • Duomo di Firenze 

La cattedrale di Santa Maria del Fiore è il simbolo di Firenze. È la terza chiesa più grande al mondo, dopo San Pietro a Roma e Saint Paul a Londra, ed era la più grande d’Europa quando fu completata nel ‘400. Lunga 153 metri, larga 90 alla crociera ed alta 90 metri dal pavimento all’apertura della lanterna, la cattedrale intitolata a Santa Maria del Fiore con chiara allusione al giglio, simbolo della città, sorse sopra la seconda cattedrale che la Firenze paleocristiana aveva dedicato a Santa Reparata. 

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La prima pietra della facciata venne posta l’8 settembre 1296, su progetto di Arnolfo di Cambio che ideò una basilica a tre navate che confluivano nel vasto coro dove è posto l’altare maggiore. Alla morte di Arnolfo i lavori subirono un rallentamento, poi nel 1334 fu nominato capomastro dell’opera Giotto, che si occupò prevalentemente della costruzione del campanile. Tra interruzioni e riprese i lavori finirono nel 1436. A completare la basilica fu la meravigliosa cupola del Brunelleschi, che al momento della costruzione era la cupola più grande del mondo e rimane tuttora la più grande cupola in muratura mai costruita.

Ancora oggi è considerata da alcuni la più importante opera architettonica mai edificata in Europa dall’epoca romana. L’accesso alla cattedrale è gratuito, invece occorre acquistare un biglietto per visitare la cupola, la torre, la cripta e il museo. 

  • Loggia dei Lanzi 

In piazza della Signoria si trova un meraviglioso museo all’aperto di Firenze. È la Loggia della Signoria, anche chiamata Loggia dei Lanzi perché qui pare che si accampassero i lanzichenecchi, parte del Corpo di Guardia di Cosimo I. Realizzata intorno al 1380 per ospitare cerimonie e assemblee pubbliche, la Loggia dei Lanzi è un capolavoro di architettura medievale, nonostante le sue tre arcate a tutto sesto anticipino l'architettura rinascimentale. Nel tempo la loggia ha perso la sua funzione pubblica, diventando un vero e proprio museo a cielo aperto. Qui vedrete sculture antiche come il Perseo con la testa di Medusa realizzato nel Cinquecento da Benvenuto Cellini oppure il Ratto delle Sabine e Patroclo e Menelao del Giambologna.

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  • I cenacoli di Firenze 

Prima che Leonardo da Vinci dipingesse la sua famosa Ultima Cena a Milano, su commissione di Ludovico il Moro, alcuni grandi artisti realizzarono la stessa scena tratta dal Vangelo a Firenze. Leonardo ebbe modo di vedere e fu sicuramente influenzato dai cenacoli realizzati prima del 1495, da artisti come Franciabigio, Andrea del Sarto, Domenico Ghirlandaio e Andrea del Castagno. I cenacoli fiorentini dunque sono numerosi e alcuni di questi si possono visitare gratuitamente. Tra questi da non perdere il Cenacolo di Andrea del Sarto, in via di San Salvi, il Cenacolo di Sant’Apollonia, realizzato da Andrea del Castagno nel 1447 in un convento femminile lungo via XXVII Aprile, il Cenacolo di Ognissanti, dipinto da Domenico Ghirlandaio in un convento di via Borgo Ognissanti, infine il Cenacolo di Franciabigio nel Convitto della Calza. 

I cenacoli fiorentini, dunque, sono piccoli gioielli di architettura e pittura, commissionati fra il XIV ed il XVI secolo, gelosamente custoditi nei refettori dei conventi, dove ritrovarsi in comunione con l’arte e la storia della città. 

Le prime domeniche del mese, da ottobre a marzo, si possono visitare gratuitamente numerosi musei di Firenze. Tra questi, le Gallerie degli Uffizi, la Galleria dell’Accademia, il Museo delle Cappelle Medicee, i Musei di Palazzo Pitti, il Museo Nazionale del Bargello e il Museo Archeologico Nazionale.

Inoltre, in occasione della famosa Domenica del Fiorentino, chiamata poi Domenica Metropolitana, che oggi coincide con la prima domenica del mese, si possono visitare gratuitamente anche i Musei Civici Fiorentini. Tra questi compaiono il Museo di Palazzo Vecchio, la Torre di Arnolfo, Museo Novecento, la Cappella Brancacci, Forte di Belvedere e la Torre di San Niccolò tra gli altri. Infine, tra gennaio e marzo, si tiene la Settimana dei Musei: sei giorni consecutivi di aperture gratuite, dal martedì alla domenica, in tutti i musei, siti archeologici, parchi, ville e giardini monumentali statali.

  • Ville Medicee 

Sono 12 le Ville Medicee che, insieme a due Giardini Medicei, sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Costruite tra il XV e la prima metà del XVIII secolo, le ville erano le regge estive della famiglia dei Medici e il centro delle attività economiche e agricole dell’area in cui si trovavano. Oggi sono gioielli dell'architettura rinascimentale, vestigia del casato dei Medici, che ha plasmato l'arte, la cultura e il pensiero della storia moderna. La maggior parte di queste ville si trovano nei dintorni di Firenze e tutte sono visitabili gratuitamente. Tra le tante merita una visita la Villa Medicea di Poggio a Caiano che appartenne a Lorenzo il Magnifico e accolse illustri ospiti, tra cui Vittorio Emanuele II. Nei dintorni di Comeana si trova invece La Ferdinanda, nota anche come Villa di Artimino, commissionata da Ferdinando I de' Medici al Buontalenti verso la fine del XVI secolo. Poco distante sorge anche la Villa Medicea di Castello, una bella architettura rinascimentale, restaurata dal Vasari e circondata dal giardino progettato dal Tribolo. La villa è attualmente sede dell'Accademia della Crusca. La Villa Medicea della Petraia poi è considerata una delle più belle residenze nei dintorni di Firenze, situata in una posizione panoramica che domina la città.

Non distante da Fiesole è la Villa Medici, nota anche come Belcanto o Palagio di Fiesole, voluta da Cosimo il Vecchio che la commissionò a Michelozzo. Nei dintorni di Firenze si trova anche la Villa Medicea di Careggi, acquisita dai Medici nella prima metà del XV secolo e tra le preferite di Cosimo, che vi morì nel 1464. Vicino Pisa si trova la villa Medicea di Coltano, che fu all’epoca una sorta di casino di caccia. Non resta che lasciare la città per andare a godersi la pace di queste meravigliose ville come facevano i Medici ai loro tempi. 

  • Terrazza della Biblioteca delle Oblate

Se cercate una terrazza panoramica da cui osservare la cupola del Duomo da vicino, senza spendere un euro, andate alla Biblioteca delle Oblate. Situata a pochi passi da Piazza Duomo e ospitata nel suggestivo ex-convento trecentesco delle Oblate, la biblioteca pubblica vanta un’ampia terrazza all’ultimo piano con una vista magnifica sulla città. Qui si trova anche una caffetteria, per fare un aperitivo ammirando la magia della cupola illuminarsi al tramonto. 

  • Piazzale Michelangelo 

È il belvedere per eccellenza da cui ammirare Firenze in tutto il suo splendore. Una splendida terrazza sulla città intitolata a uno dei più importanti artisti fiorentini del Rinascimento: Michelangelo Buonarroti. La costruzione del piazzale fa parte del rinnovamento urbanistico avviato in occasione dell’elezione di Firenze a capitale d’Italia. Nel disegno del progettista, l’architetto Giuseppe Poggi, l’intero piazzale doveva diventare un monumento a Michelangelo. Una loggia in stile neoclassico doveva costituire il museo che riunisse tutte le opere del grande artista presenti a Firenze. Ma alla fine l'idea del museo non fu accettata e nel 1876 la loggia fu adibita a caffè e ristorante.

Al centro della piazza vedrete un monumento composto dalle copie di bronzo di alcune opere di Michelangelo: le quattro allegorie delle cappelle medicee di San Lorenzo e l’imponente David, che volge lo sguardo verso le colline opposte alla città.

Al piazzale Michelangelo si accede da viale Galileo, viale Michelangiolo oppure da Piazza Poggi salendo le scalinate monumentali dette Rampe del Poggi.

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  • Giardino delle Rose 

A ridosso di Piazzale Michelangelo si trova il Giardino delle Rose. Nato durante il fiorente Ottocento fiorentino dallo stesso architetto del piazzale, Giuseppe Poggi, e su incarico del Comune di Firenze, il giardino ospita circa mille varietà botaniche con ben 350 specie di rose antiche. Inoltre è sede permanente delle sculture dell’artista belga Jean-Michel Folon. Progettato secondo il modello alla francese, il giardino è uno spazio bucolico naturale che dal 1998 si è arricchito di un'oasi giapponese Shorai, donata a Firenze dall'architetto giapponese Yasuo Kitayama, dalla città gemellata di Kyoto e dal tempio Zen Kodai-j. Un tempo aperto al pubblico solo per un breve periodo in primavera, da adesso il giardino è aperto tutti i giorni dell’anno, dalle 9 del mattino al tramonto, gratuitamente. 

  • Parco delle Cascine 

Il parco delle Cascine è il polmone verde della città a due passi dal centro, il più ampio parco pubblico di Firenze con una superficie di oltre 130 ettari che corre parallela al fiume Arno. Caratterizzato da una ricca vegetazione, da vasti prati, viali e vialetti, è il luogo ideale dove praticare sport o trascorrere il tempo libero godendo della natura e della quiete dell'area. Il parco inoltre comprende un vasto patrimonio arboreo con oltre 19 mila esemplari, tra cui pini domestici, platani e uno spettacolare Ginkgo Bilboa. Per gli amanti del birdwatching qui si trovano numerose specie di uccelli. 

Il primo nucleo del parco era costituito dalla tenuta delle Cascine dell'Isola, acquistata dal Duca Alessandro I de' Medici e incrementata da Cosimo I con l'acquisizione di altri terreni, utilizzati a scopo agricolo e per la caccia. Si deve però a Pietro Leopoldo di Lorena la prima apertura al pubblico delle Cascine Granducali, anche se limitata ad occasioni ed eventi eccezionali.

Durante il periodo napoleonico Elisa Baciocchi, Granduchessa di Toscana dal 1807 al 1815, trasforma definitivamente le Cascine in parco pubblico. A Giuseppe Poggi si deve invece l'idea del grande piazzale di accesso al Parco da cui deriva, se pur con riduzioni e modifiche, la sistemazione attuale del piazzale Vittorio Veneto. Le Cascine oggi ospitano il mercato e numerosi eventi e manifestazioni.

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  • I mercati 

Il più conosciuto è il Mercato Centrale, risultato del risanamento, avvenuto tra il 1865 e il 1895. Con la crescita della popolazione e la distruzione del Mercato Vecchio per far spazio a Piazza della Repubblica, il mercato presso la Loggia del Porcellino non era più sufficiente per la città, perciò si progettarono tre nuovi spazi coperti: il mercato di San Lorenzo, quello di Sant’Ambrogio e quello di San Frediano. Per realizzare l’edificio del mercato fu chiamato Giuseppe Mengoni, l’architetto della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, che si ispirò a Les Halles di Parigi. Il risultato fu un’incredibile struttura in ferro, vetro e ghisa che restituisce l’effetto di un mercato all’aperto. Nel 2014 poi il Mercato Centrale è stato riqualificato da parte di Umberto Montano, imprenditore della ristorazione, e il gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi. Lo spazio oggi conta 3000 mq dedicati alla gastronomia, oltre 20 botteghe con le specialità degli artigiani del gusto e numerosi eventi e iniziative. Il format è stato così esportato anche a Roma, Torino e Milano. 

Nelle stradine intorno al Mercato Centrale si sviluppa poi il mercato di San Lorenzo, all’aperto, dove trovare abiti vintage, accessori in pelle e souvenir. Il mercato di San Lorenzo oggi, però, è considerato piuttosto turistico dai fiorentini che, invece, preferiscono il mercato di Sant’Ambrogio. Situato nell’omonimo quartiere, il mercato comprende una parte coperta e una esterna.

Qui vedrete clienti abituali fare la spesa con calma tra le bancarelle di frutta e verdura e intrattenersi amabilmente con i venditori. Proprio accanto al mercato di Sant’Ambrogio si trova poi il regno del celebre chef Fabio Picchi che, tra via de’ Macci e via del Verrocchio, ha conquistato diversi spazi: il Ristorante, la prima sede storica, la Trattoria, il Caffè e il Ciblèo, che propone cucina fusion tosco-orientale, e il Teatro del Sale, un’associazione culturale che propone cena e spettacolo, dove spesso si esibisce anche la moglie dello chef, l’attrice e regista Maria Cassi. 

Ha oltre quattro secoli la farmacia più antica d’Europa e uno degli esercizi commerciali più antichi in assoluto. L'Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella, o Farmacia di Santa Maria Novella, occupa una parte del complesso conventuale di Santa Maria Novella. È documentato che già nel 1381 i Domenicani vendessero l'acqua di rose come disinfettante, usato soprattutto nei periodi di epidemie. Già all’epoca, dunque, i frati coltivavano le piante medicinali in un orto attiguo, chiamato il Giardino dei Semplici, distillavano erbe e fiori, preparavano essenze, elisir, pomate e balsami. L'attuale profumeria risale però al 1612 quando era ancora una spezieria. Rinomata in tutta Europa, ricevette dal granduca Ferdinando II de’ Medici il titolo di Fonderia di Sua Altezza Reale nel 1659, durante la direzione di Fra' Angiolo Marchissi. Nel XVIII secolo i suoi prodotti venivano esportati fin nelle Indie e in Cina. Oggi è ancora attiva come profumeria ed erboristeria, e anche se non volete acquistare niente, vale la pena fare un giro tra affreschi e stucchi delle affascinanti sale dell’antica farmacia.  

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Foto: © simona flamigni / Shutterstock

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