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Le fortezze più incredibili d’Italia

Le 15 Fortezze più incredibili d'Italia

Arroccate su monti rocciosi, adagiate su verdi colline o a picco sul mare, le fortezze raccontano storie di casati nobiliari, contese tra famiglie o lotte di potere. 

Nate per difendere i confini dagli attacchi nemici, le fortezze, disseminate lungo tutto lo stivale, sono spesso diventate nel corso dei secoli bellissime dimore rinascimentali, rifugi di amanti dalle brucianti passioni, ma anche carceri e più recentemente musei. Tutte però sono preziose testimonianze di gloriose epoche passate. 

Ecco alcune delle fortezze più belle d’Italia.

15 fortezze più incredibili d'Italia

  • Castello Odescalchi di Bracciano, Lazio 
  • Rocca di Brisighella, Emilia-Romagna
  • Castello Aragonese d’Ischia, Campania
  • Castel dell’Ovo, Napoli, Campania
  • Rocca Calascio, Abruzzo 
  • Forte Diamante, Liguria 
  • Castello di Bard, Val d’Aosta
  • Castel Sant’Angelo, Roma, Lazio
  • Castello di Torrechiara, Parma, Emilia-Romagna
  • Rocca Albornoziana di Spoleto, Umbria 
  • Castello Sforzesco, Milano, Lombardia
  • Rocca Scaligera di Sirmione, Lombardia 
  • Castel del Monte, Andria, Puglia 
  • Castello Svevo, Trani, Puglia 
  • Castello del Buonconsiglio, Trento, Trentino Alto Adige

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Castello Odescalchi di Bracciano, Lazio 

A pochi chilometri da Roma, sorge il maestoso castello di Bracciano, una tra le più belle e imponenti dimore rinascimentali d’Europa. Il castello è sorto nel 1470 intorno alla vecchia rocca medievale su commissione di Napoleone Orsini. Nel corso dei secoli l’edificio ha subito profonde trasformazioni e a causa della sua posizione strategica si è trovato spesso al centro di aspre contese tra le più importanti casate nobiliari di Roma, come i Colonna e i Borgia. Papa Alessandro VI Borgia arrivò perfino a confiscare il castello nel 1496. Terminato il diverbio con il papa, gli Orsini ripresero possesso del castello che venne abbellito e ampliato. Alla fine del Cinquecento Giacomo Del Duca, allievo di Michelangelo, realizzò una serie di interventi in occasione del sontuoso matrimonio tra Isabella de' Medici e Paolo Giordano Orsini.

Nel 1696 agli Orsini subentrarono gli Odescalchi, antica famiglia di origine comasca, il cui prestigiò accrebbe notevolmente quando uno suoi membri diventò papa Innocenzo XI. Oggi il castello è ancora di proprietà degli Odescalchi ma è aperto al pubblico e viene spesso usato per eventi e ricevimenti. Oltre le tre cinta di mura esterne troverete 20 sale decorate che vi daranno un’idea della vita che si svolgeva un tempo. La pinacoteca del Castello custodisce una selezione di dipinti del primo Rinascimento e una ricca collezione di armi. La grande corte d’Onore con le sue logge, i camminamenti di ronda e i giardini completano la visita del maestoso castello di Bracciano. 

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Foto: ©  Ceri Breeze / Shutterstock

Rocca di Brisighella, Emilia-Romagna

Vicino Faenza, sorge la Rocca Manfrediana o Rocca dei Veneziani, una suggestiva fortezza arroccata su uno dei tre pinnacoli rocciosi che dominano il pittoresco borgo di Brisighella, in provincia di Ravenna. Costruita nel 1310 dai Manfredi, signori di Faenza, la rocca rimase a questa famiglia fino al 1500, quando passò per soli tre anni a Cesare Borgia. Dal 1503 al 1509 poi appartenne ai Veneziani che costruirono il grandioso maschio e due lati delle mura, in seguito divenne proprietà dello Stato Pontificio. Oggi la rocca conserva ancora le caratteristiche delle fortezze medioevali: i fori per le catene dei ponti levatoi sulla porta d’ingresso, i beccatelli e le caditoie, i camminamenti sulle mura di cinta e le feritoie. La rocca, inoltre, è sede del Museo l’Uomo e il Gesso, che ripercorre la lunga storia del rapporto dell’uomo con questo territorio e con il minerale che lo caratterizza.

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Castello Aragonese d’Ischia, Campania

Il Castello Aragonese d’Ischia sorge su un isolotto che si formò probabilmente 300 mila anni fa a causa di una eruzione. Collegato all'antico borgo di Celsa da Ischia Ponte, il castello fu fondato nel 474 a.C.

da Gerone I detto il tiranno di Siracusa. Ma nel 1441 fu Alfonso d’Aragona a dar vita a quello che ancora oggi viene chiamato il Castello Aragonese. Il XVI secolo fu poi il periodo di massimo splendore: il 27 dicembre del 1509 nella cattedrale del Castello furono celebrate le nozze tra Fernando Francesco d’Avalos e Vittoria Colonna. Totalmente abbandonato, il castello fu poi recuperato grazie all'intuizione di un lungimirante avvocato ischitano. Di questi venticinque secoli di storia troverete traccia tra chiese, conventi, prigioni e rigogliosi giardini. Il belvedere poi, sospeso tra cielo e mare, vi lascerà senza parole.

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Castel dell’Ovo, Napoli, Campania

Castel dell’Ovo si trova sull’isolotto di Megaride, lembo di terra da cui ha avuto origine la storia di Napoli. Collegato alla terraferma da un ponte che lo ricongiunge al lungomare napoletano, oggi l’isolotto è noto come Borgo Marinari ed è uno dei luoghi più suggestivi della città. Castel dell’Ovo è il più antico di Napoli. La sua storia inizia durante l’età imperiale romana, ma assume l’aspetto attuale quando Ruggero il Normanno conquista Napoli e nel 1140 costruisce il castello. La maggior parte dei regni successivi lo hanno adoperato come prigione o soprattutto fortezza per custodire i tesori di corte. Oggi è il simbolo dello splendore e della storia di Napoli, nonché un punto di vista privilegiato sul golfo di Napoli e il Vesuvio.

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Rocca Calascio, Abruzzo 

La Rocca Calascio si trova nel Parco Nazionale del Gran Sasso a un’altitudine di 1460 metri. Il castello che domina la valle del Tirino e l’altopiano di Navelli a poca distanza dalla piana di Campo Imperatore si trova, dunque, in una posizione molto favorevole dal punto di vista difensivo ed era utilizzato come punto d’osservazione militare in comunicazione con altre torri e castelli vicini, fino all’Adriatico.

Si fa risalire la fondazione della rocca a Ruggero II d’Altavilla dopo la conquista normanna del 1140. La struttura in pietra bianca, si compone di un maschio centrale, probabilmente preesistente, di una cerchia muraria merlata in ciottoli e quattro torri d’angolo a base circolare. Rocca Calascio è stata, infine, set di numerosi film, da Amici miei - Atto II di Monicelli al più recente The American con George Clooney. 

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Forte Diamante, Liguria 

È uno dei forti più caratteristici dell’intera cinta muraria difensiva di Genova. Venne ultimato nel 1758 dalla Repubblica di Genova proprio sulla vetta del Monte Diamante, a circa 667 metri di altezza. La posizione dominante sulla Val Polcevera e sulla Val Bisagno e la distanza dal centro cittadino, fecero del forte il primo baluardo difensivo della città contro le incursioni provenienti da nord. Il castello racconta la storia della Repubblica di Genova e degli Asburgo. Nella primavera del 1800, infatti, durante l'assedio austriaco della città, Forte Diamante fu teatro di violentissimi combattimenti tra i francesi e le truppe degli Asburgo. Alla battaglia parteciparono anche alcuni patrioti italiani tra cui il giovane poeta Ugo Foscolo. Oggi il forte è spesso meta privilegiata di itinerari escursionistici per gli appassionati di trekking. Caratterizzato da un terrapieno pentagonale al cui interno si trova quella che era la caserma a tre piani, il castello vi colpirà per la sua posizione che offre un panorama eccezionale sulla città e sulla costa ligure. Nelle giornate terse si vede nitidamente anche Portofino.

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(Foto: © Horvill / Shutterstock)

Castello di Bard, Val d’Aosta

Il Forte di Bard, rimasto pressoché intatto dal momento della sua costruzione, rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento. La piazzaforte è costituita da tre principali corpi di fabbrica, posti a diversi livelli, tra i 400 e i 467 metri: dal più basso, l’Opera Ferdinando, a quello mediano, l’Opera Vittorio, e al più alto, l’Opera Carlo Alberto per un totale di 283 locali.

Fatto riedificare nel XIX secolo da Casa Savoia sulla rocca che sovrasta il borgo di Bard, il castello oggi è diventato un polo culturale d’eccellenza e ospita, oltre a mostre temporanee, diversi musei permanenti. Il forte è raggiungibile a piedi o tramite avveniristici ascensori panoramici che partono dal Borgo di Bard. Se vi sembrerà di essere già stati al forte di Bard è perché probabilmente l’avrete visto nel film della Marvel, Avengers: Age of Ultron.

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Castel Sant’Angelo, Roma, Lazio

Noto come Mausoleo di Adriano, Castel Sant'Angelo è una fortezza che si trova lungo la riva destra del Tevere, la cui costruzione ebbe inizio nel 135 d.C., per ordine dell’imperatore Adriano, che voleva utilizzarlo come mausoleo per la sua famiglia. Collegato allo Stato del Vaticano attraverso il corridoio fortificato del “passetto”, il castello è stato modificato più volte in epoca medievale e rinascimentale, ma ha una storia atipica rispetto agli altri monumenti di epoca romana che vennero travolti e ridotti in rovine. Castel Sant’Angelo, da monumento funerario divenne avamposto fortificato, oscuro e terribile carcere e splendida dimora rinascimentale che vide Michelangelo all’opera, prigione risorgimentale e infine museo. Il castello, dunque, ha accompagnato per quasi duemila anni le sorti e la storia di Roma. Entrando nel castello, attraverso una rampa a spirale potrete visitare i cinque piani su cui sono disposte le stanze papali, decorate con affreschi rinascimentali, la camera con le ceneri e le celle dove vennero imprigionati illustri personaggi, infine una grande terrazza con vista sulla città. 

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(Foto:  Pit Stock / Shutterstock)

Castello di Torrechiara, Parma, Emilia-Romagna

A 18 km da Parma, nel comune di Langhirano, si trova il Castello di Torrechiara, costruito tra il 1448 e il 1460 dal Magnifico Pier Maria Rossi. È un maniero quattrocentesco, situato sulla cima di un colle roccioso e panoramico, voluto dal conte Pier Maria Rossi quale possente struttura difensiva ed elegante nido d'amore per sé e l'amante Bianca Pellegrini.

Nel castello di Torrechiara tutto parla della loro passione d’amore in stile epico-cavalleresco: dalla Camera d’Oro, attribuita a Benedetto Bembo, alla stanza nuziale. La sua funzione difensiva è attestata da tre cerchia di mura e da quattro torri angolari, la destinazione residenziale, invece, è provata dalla ricchezza degli affreschi a 'grottesche' di Cesare Baglione. Tra i più suggestivi d’Italia, il castello di Torrechiara affascinò scrittori e registi, e fu set del celebre film Ladyhawke. 

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Rocca Albornoziana di Spoleto, Umbria 

La rocca Albornoziana è un’imponente fortezza situata sulla sommità del colle Sant’Elia che sovrasta la città di Spoleto e la vallata spoletina. Edificata a partire dal 1359, fa parte di una serie di rocche volute da papa Innocenzo VI per ristabilire l’autorità del Pontefice, che dimorava allora ad Avignone, nei territori dell’Italia centrale facenti parte dello Stato della Chiesa. Per realizzare il suo progetto, il papa inviò in Italia il potente cardinale spagnolo Egidio Albornoz, dal quale il castello di Spoleto prende il nome, che affidò a Matteo di Giovannello da Gubbio detto “il Gattapone” la direzione dei lavori. La fortezza spoletina fu, dunque, perno del sistema difensivo posto a controllo della Flaminia e da cui partivano le azioni militari volte al recupero dei territori dell’Umbria, delle Marche e della Romagna. Divenuta negli anni anche residenza dei rettori del ducato, dei governatori della città e dei legati pontifici, la rocca si arricchì di decorazioni e affreschi, molti dei quali andarono perduti a partire dal 1816, quando la struttura venne trasformata in carcere, funzione che mantenne fino al 1982. Il castello di Spoleto, di forma rettangolare e difeso da sei imponenti torri, è composto da due cortili, il Cortile delle Armi, originariamente sede della milizia armata, e il Cortile d’Onore, riservato agli amministratori e ai governatori, ornato da un pozzo esagonale e circondato da un doppio loggiato dove rimangono numerose tracce di stemmi papali.

Oggi si possono visitare il Cortile d’Onore, il Cortile delle Armi, il Salone d’Onore, destinato ad ospitare cerimonie e banchetti, e la Camera Pinta che conserva due bellissimi cicli ad affresco di genere profano databili tra XIV e XV secolo. La rocca Albornoziana, infine, è conosciuta anche per aver ospitato Lucrezia Borgia, figlia del pontefice Alessandro VI che la elesse, appena diciannovenne, reggente del ducato di Spoleto.

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Castello Sforzesco, Milano, Lombardia

Per secoli i milanesi hanno considerato il castello emblema di tirannide e dominio straniero. Solo con l’Unità d’Italia, il castello, trasformato in un centro di cultura, è diventato caro ai milanesi. Fu la famiglia Visconti, signori di Milano, a richiederne la costruzione nella seconda metà del ‘300, ma venne ricostruito nel 1450 dal subentrato Francesco Sforza I, marito di Bianca Maria Visconti, che ne fece la sua residenza. Con Ludovico il Moro poi, verso la fine del Quattrocento, il castello divenne una tra le sedi più sfarzose d’Europa grazie anche alle opere del Bramante e di Leonardo da Vinci. Nel corso del tempo passò da dimora signorile a fortificazione militare sotto il dominio spagnolo e asburgico. Infine, nel Novecento il castello acquisì il nome di “Sforzesco”. Oggi il castello è sede di musei civici e dalla fine dell’Ottocento ospita una delle più vaste collezioni artistiche di Milano. Tra i diversi musei ci sono la Pinacoteca, il Museo Egizio e le Sale Viscontee oltre a un museo interamente dedicato alla Pietà Rondanini di Michelangelo.

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Rocca Scaligera di Sirmione, Lombardia 

Il Castello Scaligero di Sirmione è uno straordinario esempio di fortificazione lacustre e una delle più spettacolari e meglio conservate rocche scaligere del Garda. Edificato dopo la metà del Trecento, prende il nome dalla famiglia Della Scala che dominò su Verona e il suo territorio tra il XIII e il XIV secolo.

Completamente circondato dalle acque, il castello ha ancora una darsena che un tempo rappresentava il luogo di rifugio della flotta scaligera. Non perdete poi la visita dei sotterranei dove si trovano i resti murari del Monasteriolo di S. Salvatore di epoca longobarda.

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Castel del Monte, Andria, Puglia 

Un luogo magico a 60 km da Bari. Castel del Monte è una fortezza del XIII secolo fatta costruire dall’imperatore del Sacro Romano Impero, Federico II, nell’altopiano delle Murge occidentali, in Puglia, nel comune di Andria. Eletto patrimonio dell’umanità dall’Unesco, il castello è noto per la sua forma ottagonale: su ognuna delle otto punte si trovano una torre della stessa forma in quarzo e pietra calcarea locale. Il castello, la cui struttura segue un disegno geometrico che ricorda un labirinto, è carico di simbolismi che hanno appassionato molti studiosi. Per esempio l’ottagono irregolare su cui è basata la pianta del castello rimanda alla figura intermedia tra il quadrato, simbolo della terra, e il cerchio, che rappresenta l'infinità del cielo, quindi segnerebbe il passaggio dall'uno all'altro. La costruzione, inoltre, sarebbe intrisa anche di simboli astrologici e la sua posizione sarebbe stata studiata in modo che nei giorni di solstizio ed equinozio le ombre create dalle pareti abbiano una particolare direzione. A causa dei forti simbolismi di cui è intrisa, si pensa che il castello potesse essere una sorta di tempio, o forse una sorta di tempio del sapere, in cui dedicarsi indisturbati allo studio delle scienze. Ad ogni modo Castel del Monte è un'opera architettonica di grande fascino, sintesi di raffinate conoscenze matematiche, geometriche ed astronomiche.

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Castello Svevo, Trani, Puglia 

A Trani, sotto il regno di Federico II di Svevia nel 1233, venne edificato un castello sui resti di una torre del X secolo, a pochi passi dalla grande e celebre cattedrale, lungo la stessa terrazza sul mare. Il Castello di Trani fu costruito su modello dei castelli crociati della Terra Santa, a loro volta debitori dei castra romani, a pianta quadrangolare.

Poi sotto il dominio spagnolo nel 1533, il castello subì importanti trasformazioni, soprattutto per ospitare le nuove armi difensive nate in seguito all’invenzione della polvere da sparo. Il castello in pietra chiara affacciato sul mare presenta due saloni monumentali al primo piano, di epoca federiciana, un nucleo centrale ampliato da bastioni e il corpo delle casematte, realizzato in epoca rinascimentale. 

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Castello del Buonconsiglio, Trento, Trentino Alto Adige

Il Castello del Buonconsiglio è il più importante complesso monumentale del Trentino Alto Adige e uno dei più grandi complessi fortificati delle Alpi. Costruito a scopo difensivo su un rilievo roccioso, originariamente sede di un castrum romano, il Castello del Buonconsiglio divenne la residenza dei principi vescovi di Trento dal XIII alla fine del XVIII secolo. È composto da una serie di edifici di epoca diversa, racchiusi entro una cinta di mura in una posizione leggermente elevata rispetto alla città. Castelvecchio è il nucleo più antico, dominato da una possente torre cilindrica; il Magno Palazzo è l’ampliamento cinquecentesco nelle forme del Rinascimento italiano, voluto dal principe vescovo e cardinale Bernardo Cles (1485-1539); alla fine del Seicento risale, invece, la barocca Giunta Albertiana. All’estremità meridionale del complesso si trova Torre Aquila, che conserva all’interno il celebre Ciclo dei Mesi, uno dei più affascinanti cicli pittorici di tema profano del tardo Medioevo. Dopo la fine del principato vescovile (1803) il castello venne adibito a caserma. Restaurato, nel 1924 divenne sede del Museo Nazionale e dal 1973 appartiene alla Provincia autonoma di Trento. Attualmente è il polo principale di un sistema museale formato da cinque castelli, fra i più suggestivi e prestigiosi del Trentino: a quello di Trento fanno riferimento il Castello di Stenico, nelle Valli Giudicarie, Castel Beseno, nella Valle dell’Adige, fra Trento e Rovereto, Castel Thun, in Valle di Non e Castel Caldes in Val di Sole. 

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