Trieste

Passeggiate letterarie a Trieste

Trieste

Trieste è stata la culla di Svevo e di Saba, casa di Joyce e di Richard Francis Burton. Per di qua sono passati Charles Lever, Stendhal ed Ivo Andrić e ancora Vladimir Bartol, Srečko Kosovel e Fulvio Tomizza. Ancora oggi lavorano a Trieste una decina di protagonisti della letteratura, come Boris Pahor e Claudio Magris.

Nel 2019 Trieste è candidata a Città della Letteratura Unesco e svilupperà una serie di progetti turistici legati alla sua anima letteraria. Intanto possiamo partecipare tutti con l'hashtag #LETStars e condividere i libri che leggiamo nei posti più belli di Trieste.

Trieste città della letteratura

La cosa che più sorprende è che Trieste è una città piccola. Ospita al massimo un 200.000 abitanti, eppure, con uno spazio così ristretto, ha un ruolo importante ed antico nella letteratura nazionale ed internazionale.

L'identità di Trieste è legata al mare. Divenne porto dell'Impero Asburgico che collegava oriente e occidente. Trieste è città di confine dove si parla e si scrive in lingue diverse, dove le culture circolano. Forse questo è alla base della sua lunga ed influente tradizione letteraria, ma c'è anche altro e lo scopriamo in un tour della città nei luoghi che hanno fatto un pezzo di letteratura. 

Tour della letteratura a Trieste

Il nostro tour non può che iniziare dalla stazione ferroviaria di Trieste. Di qui passò Joyce il 20 ottobre del 1904. Dopo pochi minuti era stato arrestato per un malinteso e così eraa iniziato il proficuo rapporto tra lo scrittore irlandese e la città di Trieste.

I luoghi e gli scrittori che dopo la Prima Guerra Mondiale, con un soffio innovatore, cambiarono per sempre la letteratura, come Joyce e Svevo, li conosciamo tutti. Trieste è stata però una grande fucina dove autori meno noti, autori sconosciuti ed autori che oggi vale la pena conoscere raccontano la città e lasciano che la città ne influenzi la lirica. 

La casa-atelier di Anita Pittoni, compagna di Giani Stuparich, anima e fondatrice della casa editrice "Lo Zibaldone" e amica di Saba, si trova vicino piazza della Borsa.

Artista poco nota è conosciuta come la poetessa del colore e nel '50 aveva creato un cenacolo di artisti e letterati proprio in quella casa.

  • PALAZZO DELLE GENERALI

Ancora lì luccicante come due secoli fa, il Palazzo delle Generali di Trieste è quello dove avrebbe voluto essere trasferito Karl Kafka. Ci mandarono invece un suo collega, Leo Perutz, anch'egli destinato a lasciare un segno nella letteratura ceca. 

Piazza Luigi Amodeo Duca degli Abruzzi, 2, 34132 Trieste

  • EX HOTEL DE LA VILLE

L’Hotel de la Ville è stato il più importante albergo di Trieste, oggi sede Fincantieri. Nel 1848 si chiamava ancora hotel Metternich. Negli scontri di quell'anno fu attaccato e considerato un simbolo dell’Impero e così si cambiò nome.

Era stato costruito nel 1839 in un periodo di grande prosperità ed espansione di Trieste. Vi soggiornarono oltre a re e ambasciatori Adalbert Stifter e Giuseppe Verdi e ci sono due targhe che lo ricordano. Anche Gabriele d'Annunzio non mancò di godersi un soggiorno nel sontuoso hotel. 

Riva III Novembre (un tempo Riva Carciotti), Trieste

  • CANAL GRANDE DI TRIESTE

A metà strada tra la stazione e piazza Unità d'Italia c'è il Canal Grande di Trieste, nel cuore di Borgo Teresiano. Joyce in una lettera all'amico Italo Svevo lo definiva «Il canal che viene da lontano per sposare il gran divo, Antonio Taumaturgo e poi cambiato parere se ne torna com'è venuto». Si riferiva alla chiesa neoclassica di Sant'Antonio Nuovo, poco più in là.

Piazza del Ponterosso, 34121 Trieste

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  • TRAM DI OPICINA

Con lo storico tram di Opicina che si arrampica sulla falesia carsica si arriva all'ex albergo Park Hotel Obelisco di Opicina dove visse per un po' Richard Francis Burton, esploratore delle sorgenti del Nilo che, proprio in una stanza di questo albergo tradusse il Kamasutra e le Mille e una notte, portando a termine due delle traduzioni più scandalose dell'epoca vittoriana.

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  • CAFFÉ TOMMASEO

Il Caffé Tommaseo è uno dei caffé storici in stile viennese che agghindano Trieste. Saba gli dedicò una poesia che si chiama Al caffé dei negozianti.

Piazza Nicolò Tommaseo, 4, 34122 Trieste

  • BERLITZ SCHOOL

La Berlitz School si trovava al primo piano del palazzo di via San Nicolò 32 ed era composta da quattro aule. Qui per qualche anno insegno James Joyce e più a lungo il fratello Stanislaus che arrivò a diventarne direttore. 

Via San Nicolò 32, I piano, Trieste

  • PALAZZO TERGESTEO

L'imponente palazzo che affaccia su Piazza Verdi e su Piazza della Borsa, è la location di molte scene di vita mercantile che Svevo infila nei suoi romanzi. Qui aveva sede la Banca Union dove lavorava lo scrittore e che affresca mirabilmente in Una vita

  • GHETTO DI TRIESTE

Il ghetto di Trieste, un balcone affacciato sul mare percorso da un intricato intreccio di stradine è raccontato in Ricordi - Racconti su Gli ebrei di Saba. Anche Svevo lo frequentava prima di andare in Sinagoga e lo frequentavano i triestini tutti che ancora oggi usano l'espressione "far gheto" che significa fare confusione e rumore, lo stesso rumore tipico del mercato e delle bancarelle sparse per le strade del ghetto di Trieste. 

  • CAFFÈ STELLA POLARE

Il Caffè Stella Polare che Joyce frequentava insieme al fratello ed al resto del personale della Berlitz è un luog importante nella vita dello scrittore. 

In una delle sue prime lettere da Roma Joyce scrive che i caffè romani non reggono il confronto con quelli di Trieste, posti centrali nella vita culturale ed intellettuale della città.

Via Dante Alighieri 14, Trieste

Per finire il nostro tour non può mancare una visita al Museo di Joyce in Via Madonna del Mare 13, per completare l'immersione nella vita dell'autore e nella Trieste della letteratura. 

Mappa e cartina

In questa mappa trovate tutti gli indirizzi e l'itinerario dei luoghi di Joyce a Trieste.

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