Piemonte

Cosa vedere a Torino: migliori attrazioni e cose da fare in città e dintorni

Torino cosa vedere

Antica capitale del regno sabaudo, culla del Risorgimento, città industriale e città d’arte all’avanguardia, Torino ha saputo reinventarsi diverse volte nel corso della storia.

Oggi affascina con le sue piazze regali, i suoi eleganti portici e le gallerie coperte, i prestigiosi musei e le antiche chiese.

Ecco cosa vedere la prima volta a Torino in un viaggio tra storia, cultura e gastronomia.

Mole Antonelliana e Museo del cinema

Mole Antonelliana
Mole Antonelliana

La Mole Antonelliana è il simbolo per eccellenza di Torino.

Fu inizialmente progettata dall’architetto Alessandro Antonelli nel 1863 per essere una sinagoga. Tuttavia, nel corso degli anni, il progetto subì diverse modifiche e interruzioni a causa di problemi finanziari e di costruzione.

Nel 1878 la Mole poi fu invece acquistata dal Comune che ne fece un monumento dedicato al re d’Italia Vittorio Emanuele II.

Fu finalmente completata nel 1889 e inaugurata con una cerimonia solenne che coinvolse con orgoglio tutta la città di Torino in quanto divenne a quell’epoca la costruzione in muratura più alta in Italia, in Europa e nel mondo fino al 1953, quando venne superata dal campanile del Duomo di Ulma in Germania, alto 161,53 metri.

Oggi la Mole Antonelliana è alta 167,5 metri ed è sede del Museo del Cinema di Torino. È una delle esposizioni sulla settima arte più importanti al mondo che conta 1.800.000 opere tra film, fotografie, apparecchi, manifesti, documenti, registrazioni sonore, libri e dischi.

La visita vi farà immergere nella magia del cinema, proprio come capita quando si assiste alla proiezione di un film.

Potrete scoprire inoltre i segreti nascosti dietro la macchina da presa e le fasi che precedono la proiezione del film, in un itinerario fantastico e interattivo: dal teatro d’ombre e le prime affascinanti lanterne magiche ai più spettacolari effetti speciali dei nostri giorni fino alla realtà virtuale.

Museo Egizio

Museo Egizio di Torino
Museo Egizio

Il Museo Egizio fu fondato nel 1824 dal re Carlo Felice con l’acquisizione di una collezione di 5628 reperti egizi riunita da Bernardino Drovetti, console di Francia in Egitto.

Oggi è il più antico museo del mondo dedicato interamente alla cultura egizia, nonché il più importante al mondo, secondo solamente a quello del Cairo.

Attualmente, il museo conserva una collezione di circa 40.000 reperti, di cui 3.300 oggetti esposti nelle sale museali e circa 12.000 nelle Gallerie della Cultura Materiale.

Si tratta di reperti antichissimi come statue di faraoni, papiri, sarcofagi, mummie, bronzi e amuleti rinvenuti durante gli scavi archeologici condotti in Egitto da Ernesto Schiaparelli e da Giulio Farina tra il 1903 e il 1937. 

Uno dei capolavori da non perdere è la monumentale statua di Ramses II, uno dei più grandi faraoni dell’antico Egitto. 

Musei Reali 

Musei Reali Torino
Musei Reali Torino

Nel cuore della città antica, i Musei Reali di Torino propongono un affascinante viaggio tra storia, arte e natura lungo un arco di tempo che va dalla preistoria all’età moderna.

Si tratta di un unico complesso che comprende il Palazzo Reale, l’Armeria Reale, la Galleria Sabauda, il Museo di antichità, i Giardini Reali, la Biblioteca Reale, le Sale Chiablese e la Cappella della Sacra Sindone.

Sicuramente non bisogna perdere il Palazzo Reale che ha rappresentato il prestigioso centro di potere della famiglia sabauda per ben tre secoli. 

Progettato dall’architetto Amedeo di Castellamonte, il Palazzo Reale fu la residenza di Casa Savoia fino al 1865. Nei suoi saloni sono stati ospitati nobili, politici e rappresentanti di Stato stranieri.

Dallo stile architettonico che ricorda Versailles, il Palazzo Reale incanta con la stanza del trono, le sale da pranzo e da ballo e gli arazzi che ricoprono le pareti delle camere da letto.

Vale la pena visitare poi la Cappella della Sacra Sindone, edificata per ospitare il telo di lino con impressa l’immagine che i cristiani identificano con il Cristo deposto.

La celebre reliquia, posseduta dai Savoia fin dal 1453, è ora conservata invece in una speciale teca in fondo alla navata sinistra della Cattedrale. I lavori, avviati nel 1607, ricevono un impulso determinante con l’arrivo dell’architetto Guarino Guarini, padre teatino, insigne matematico e uno dei massimi protagonisti del barocco europeo.

Dichiarata patrimonio mondiale Unesco dal 1997, la Cappella della Sacra Sindone è un gioiello di marmo bianco e nero, dove rimanere incantati tra gli stupendi archi e pilastri, i giochi di luce, le statue, i capitelli bronzei con i simboli della Passione.

Concludete la visita ai Musei Reali con una passeggiata nei Giardini Reali, uno spazio verde dove rilassarsi tra la fontana dei Tritoni, i mille fiori e i percorsi che portano alla scoperta di questo angolo di paradiso.

Parco del Valentino e borgo medievale

Torino Borgo Medievale
Borgo Medievale

Il Parco del Valentino è il più famoso e antico parco pubblico della città.

Il parco fu realizzato nel 1630, ma acquisì l’aspetto attuale nell’Ottocento, quando fu ridisegnato dal paesaggista francese Barillet-Deschamps.

Non distante dal centro, è situato lungo la sponda sinistra del Po. Presenta un patrimonio arboreo notevole, un’interessante avifauna e numerosi punti di interesse.

Nel parco si trova infatti il Castello del Valentino, dichiarato Patrimonio Unesco e oggi sede della facoltà di architettura del Politecnico di Torino.

Passeggiando per il parco vedrete poi il giardino roccioso, realizzato ad opera di Giuseppe Ratti in occasione dell’esposizione internazionale del 1961 e del centenario dell’unità d’Italia.

È un’oasi verde di 44.000 metri quadri, dove sono disseminati numerosi giochi d’acqua, ruscelli, stradine, panchine e punti di sosta, piante e aiuole con fiori che vengono allestite e cambiate nei vari periodi dell’anno. Fate caso ai 200 esemplari di piante e fiori esotici. 

Inoltre vedrete il suggestivo borgo medievale, in realtà costruito tra 1882 e il 1884, in occasione dell’Esposizione Generale Italiana. A volerne la realizzazione fu un gruppo di intellettuali e artisti, che scelse di ispirarsi a chiese e castelli piemontesi e valdostani per riprodurre un borgo che sembrasse il più veritiero possibile. 

Santuario della Consolata 

Santuario della Consolata
Santuario della Consolata

Il Santuario della Consolata, anche conosciuta come Chiesa di Santa Maria della Consolazione, è uno degli edifici religiosi da vedere a Torino.

La prima costruzione risale all’epoca paleocristiana. La chiesa è stata poi ampliata e modificata nel corso dei secoli fino al XVIII secolo, quando Filippo Juvarra apportò numerosi cambiamenti per adattarla allo stile barocco dell’epoca. Nel santuario vedrete l’imponente altare maggiore, opera di Filippo Juvarra sui cui si trovano due angeli in adorazione scolpiti in marmo bianco da Carlo Antonio Tantardini e l’icona della Vergine.

Il campanile della Chiesa, costruito nell’XI secolo, è rimasto invece la sola testimonianza della precedente chiesa romanica di Sant’Andrea. Ammirate infine la facciata neoclassica del 1860.

Duomo di Torino 

Duomo di Torino
Duomo di Torino

Il Duomo è l’unica chiesa in stile rinascimentale di Torino. Fortemente voluto dai Savoia e dal vescovo Domenico della Rovere, il Duomo fu costruito tra il 1491 e il 1498 ad opera di Amedeo de Francisco di Settignano detto anche Meo del Caprino.

Nel corso del Seicento il Duomo è stato ampliato per permettere di conservare al meglio la Sacra Sindone, che, nel frattempo, era stata portata a Torino dalla famiglia Savoia.

Ancora oggi, da ben 4 secoli, il Duomo ospita la Santa Sindone in una cappella, a pianta interna circolare, opera di Guarino Guarini, commissionata da Emanuele Filiberto di Savoia.

Palazzo Madama

Palazzo Madama
Palazzo Madama

In Piazza Castello sorge Palazzo Madama, patrimonio Unesco.

Il palazzo riassume in sé tutta la storia della città: da porta romana si trasforma nel Medioevo in fortezza e poi in castello dei principi d’Acaja.

Tra Sei e Settecento le Madame Reali di Savoia lo scelgono come propria residenza e nell’Ottocento Carlo Alberto vi colloca il primo Senato del Regno d’Italia. Dal 1934 il palazzo ospita le collezioni di arte antica del Museo Civico.

Proseguite poi con una passeggiata nel giardino botanico medievale, le cui prime testimonianze risalgono al 1402. 

Palazzo Carignano 

Palazzo Carignano
Palazzo Carignano

Il Palazzo Carignano è sorto per volontà di Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano, su progetto dell’architetto Guarino Guarini che ne ha iniziato la costruzione nel 1679.

È uno dei più suggestivi ed imponenti palazzi del Seicento italiano, con facciata sinuosa e rivestimento in semplice mattone, preziosamente e originalmente lavorato.

L’edificio era sorto nell’area adibita a scuderie dal principe Tommaso, capostipite del ramo cadetto Savoia-Carignano, ed aveva in origine una pianta a C aperta sui giardini; l’attuale struttura quadrangolare è dovuta all’aggiunta del corpo di fabbrica ottocentesco costruito per ospitare il Parlamento italiano, terminato nel 1871, dopo lo spostamento della capitale a Roma.

Il salone centrale ellittico situato nella parte seicentesca, già destinato alle feste, era stato trasformato nel 1848 in aula del Primo Parlamento Subalpino. Oggi il Palazzo Carignano ospita due diversi musei, oltre alla sede della Direzione Regionale Musei.

Al piano terreno gli Appartamenti dei Principi di Carignano riaperti al pubblico nel 2011. L’Appartamento di Mezzogiorno con le meravigliose boiseries dorate è aperto stabilmente, mentre saltuariamente è proposta al pubblico la visita dell’Appartamento di Mezzanotte e dei suoi saloni, affrescati da Stefano Maria Legnani detto il Legnanino, il pittore che lavorò nel palazzo fra fine Seicento e inizio Settecento. Al piano nobile è ospitato il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.

Basilica di Superga

Basilica di Superga
Basilica di Superga

La Basilica di Superga nasce per volere del Duca Vittorio Amedeo II, a seguito di un voto fatto alla Madonna delle Grazie nel 1706, durante l’assedio dei Franco-Spagnoli in Piemonte.

La costruzione della basilica si deve a Filippo Juvarra, architetto messinese di Casa Savoia. Il complesso barocco, inaugurato nel 1731, è alto 75 metri, lungo 51 e si trova a 672 metri sul livello del mare.

Il suo interno è arricchito da sei cappelle e da quattro altari, oltre l’altare maggiore, con statue e monumenti in marmo di Carrara. Di particolare interesse sono le numerose tele d’altare e la cupola, ispirata alle opere romane di Francesco Borromini.

Nella Cappella del Voto, all’interno della Basilica, è conservata la statua in legno della Madonna delle Grazie del Seicento, la stessa a cui si rivolse Vittorio Amedeo II per vincere la battaglia.

Villa Della Regina 

Villa della Regina
Villa della Regina

Nata come vigna di corte del cardinal Maurizio e della principessa Ludovica, divenne la residenza di duchesse, principesse e regine di Casa Savoia fino all’Ottocento. E proprio alle sue illustri padrone di casa deve oggi il suo nome.

Situata sulle colline a due passi da Torino, la splendida villa seicentesca fu realizzata per volere di Maurizio di Savoia, che affidò nel 1615 il progetto all’architetto Ascanio Vitozzi e, dopo la morte di quest’ultimo, a Carlo e Amedeo di Castellamonte.

La villa con gli Appartamenti Reali affacciati sullo straordinario salone, riflette nelle decorazioni e negli arredi il gusto per le arti preziose e per l’esotismo in voga presso le corti europee nel Settecento. Nei giardini all’italiana vedrete poi padiglioni, giochi d’acque e aree agricole nuovamente produttive.

La Vigna della Regina, invece, testimonia del progetto originale della villa concepita come sontuosa residenza di campagna, con tanto di vigneti.

Le gallerie coperte 

Gallerie Coperte di Torino
Gallerie Coperte di Torino

Le gallerie coperte di Torino ricordano i “passages couverts” di Parigi. Sono appunto dei suggestivi passaggi coperti tra i palazzi, che ospitano boutique, caffè e ristoranti.

Torino ne ha tre: la galleria Subalpina, la galleria San Federico e la galleria Umberto I. Quest’ultima venne intitolata al re e trasformata in galleria commerciale solo nel 1890, prima era invece il corridoio centrale dell’ospedale mauriziano.

La sua caratteristica è la pianta cruciforme mantenuta proprio per sfruttare i volumi costituiti un tempo dalle corsie.

La galleria Umberto I rappresenta inoltre un collegamento diretto con il mercato di Porta Palazzo, cuore pulsante di Piazza della Repubblica dove inebriarsi tra spezie e legumi di tutti i colori e profumi.

TORINO SEGRETA

Cosa Vedere a Torino
Torino
  • IL MONTE DEI CAPPUCCINI
  • IL GRAN BALON
  • RONDÒ DELLA FORCA 
  • LE TURET VERDI
  • LA COLLINA DI SUPERGA
  • LA VILLA DELLA REGINA
  • IL CASTELLO DEL VALENTINO
  • L’ORTO BOTANICO DEL VALENTINO
  • LA CIT TURIN
  • IL VILLAGGIO LEUMANN 

Cosa mangiare a Torino 

La cucina torinese risente della tradizione regionale contadina, ma anche di quella più raffinata della corte sabauda.

Nel tempo poi si sono aggiunte le influenze provenienti dalla vicina Francia e importate nel capoluogo piemontese dai reali di Casa Savoia.

Ecco il risultato di queste contaminazioni gastronomiche: vitello tonnato, caponet (involtini di cavolo verza cotti al forno e farciti con un ripieno di carne tritata di maiale e salsiccia fresca sbriciolata), tomini (formaggi freschi di latte vaccino o misto), agnolotti (pasta fresca all’uovo ripiena di carne o verdura), tajarin al tartufo bianco d’Alba, brasato al Barolo, bagna cauda (salsa piemontese a base di aglio, olio extravergine d’oliva e acciughe, servita in tegame di terracotta mantenuto caldo, che accompagna verdure di stagione), fritto misto alla piemontese (fegato, polmone, cervella, animelle, filoni, fettina di vitello, salsiccia, semolino dolce, semolino al cioccolato, amaretto e mela, accompagnati nella versione tradizionale da carote saltate in padella o da verdure miste nella versione più contemporanea), gran bollito misto (7 tagli principali di manzo, 7 ammennicoli, ovvero tagli di carne cotti in pentole differenti, 7 salse, la lonza di maiale e quattro contorni di verdure). 

Per concludere assaggiate i cioccolatini piemontesi come i gianduiotti, cioè i tradizionali cioccolatini di Torino, poi i cremini, i cri-cri, i diablottini, ovvero i primi cioccolatini della storia.

Oppure provate il bonèt, uno dei dessert più antichi del Piemonte a base di uova, zucchero, latte, cacao, liquore e amaretti secchi.

Chiedete infine un bicchierino di San Simone, l’amaro alla erbe di Torino. Per una pausa il pomeriggio, invece, prendete una cioccolata calda o il bicerin, a base di caffè, cioccolato e crema di latte.

Come arrivare e spostarsi a Torino 

Si può arrivare a Torino in auto, treno o aereo a seconda della vostra provenienza.

Una volta in città si può utilizzare l’auto, sebbene con qualche limitazione e parcheggi a pagamento, ma consigliamo piuttosto di sfruttare la vasta rete di mezzi pubblici di superficie e la metropolitana. 

Quando andare a Torino

Torino è una meta ideale per ogni periodo dell’anno. Dal punto di vista climatico sicuramente la primavera e l’inizio dell’estate sono consigliate a chi vuole visitare la città con temperature gradevoli.

Dal punto di vista degli eventi, Torino è una città viva tutto l’anno. Per esempio a fine novembre si tiene il Torino film festival e il Club to Club per gli amanti della musica elettronica, a maggio il Salone internazionale del Libro, a settembre l’Autolook Week e il Terra Madre Salone del Gusto.

Dintorni di Torino

Mappa e cartina

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