Sardegna

I più bei trekking sul mare in Sardegna

Trekking sul mare in Sardegna

Antichi tratturi, storiche mulattiere e vie litoranee si snodano lungo le coste della Sardegna.
Si cammina immersi nella macchia mediterranea, nel silenzio della natura, interrotto solo dai propri passi, per andare alla scoperta dei panorami più belli di quest’isola aspra e selvaggia. Dall’alto di monti e falesie si scorgono calette bianche dalle acque turchesi, dune di sabbia dorata, piscine naturali, paradisi incontaminati.
Ricordate di indossare comode scarpe da trekking ma portate anche il costume da bagno per un tuffo nel blu.  Ecco 8 sentieri di trekking con vista sul mare in Sardegna.

Trekking sul mare in Sardegna

  • La costa delle miniere | Buggerru - Masua

Questo è un sentiero scenografico per un trekking vista mare di notevole interesse archeologico. Sulle rocce che costellano il sentiero, infatti, si possono osservare i reperti fossili delle prime forme di vita apparse sul pianeta.
È un percorso riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, caratterizzato dai contrasti fra tratti di luce abbagliante e il buio delle antiche miniere di piombo e zinco, alternati tra scorci panoramici sul blu del mare. Il sentiero parte da Buggerru, località oggi frequentata da surfers di tutto il mondo ma che tra il 1800 e il 1900 brulicava di lavoratori e tecnici minerari provenienti da tutta Europa, in particolare dalla Francia. Qui si trova la Galleria Henry, una miniera che attraversa la roccia per circa un chilometro dentro cui passava perfino una locomotiva a vapore. Si entra quindi in questo anomalo labirinto, da cui si aprono squarci nelle roccia, vere e proprie finestre a strapiombo sul mare. Si prosegue poi per Planu Sartu, villaggio abbandonato dall’atmosfera surreale, dove dal 1865 iniziarono gli scavi della Société Anonyme des Mines de Malfidano. Dopo 1,5 km si cammina sulla provinciale 83 in vista di un grande campo ai piedi del monte La Palma. Si imbocca quindi un canale che scende tra i ginepri fino al mare, arrivando a Punta Cubedda.

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Si cammina su una strada panoramica per approdare al limite della falesia di Canal Grande. Si prosegue così per la torre di Cala Domestica, camminando su un’antica strada dei minatori che porta, infine, alla grande miniera di zinco di Masua. Qui potrete vedere Porto Flavia e il Museo delle macchine da miniera. Il sentiero, dunque, termina sulle spiagge di Masua dove concedersi un meritato tuffo nel blu. Il percorso è lungo 10 km e richiedere 7-8 ore di percorrenza, adatto ad escursionisti allenati.
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  • San Nicolò – Piscina Morta – Quaddu Murru - Bivio Su Solu

È un sentiero molto panoramico che si snoda sempre sulla costa sud-occidentale della Sardegna. Si parte quindi dalla storica strada provinciale SP 83 sul litorale di Portixeddu passando per Sa Forada de s’Amministrazioni e Punta Balla Bausu, ex torretta di avvistamento incendi, e per i ruderi della chiesetta di San Nicolò. Portixeddu vanta un’area di particolare pregio ambientale perché rappresenta l’habitat naturale del pino domestico e della quercia spinosa.
Dall’alto potrete, inoltre, ammirare la spiaggia di Portixeddu e le sue dune di sabbia fine e dorata, incorniciata da alte rocce che formano una piscina naturale. Attraversa una serie di tornanti in località Arcu su Lurdagu, si costeggia poi la sorgente denominata Mitza su Fracci. Proseguendo, dall’alto si intravede il lago naturale di sbarramento eolico di Piscina Morta, che durante l’estate di solito si prosciuga in quanto l’alveo è di matrice sabbiosa. Il sentiero costeggia poi, a valle, la zona denominata su Landiri Marru, dove è possibile ammirare alcuni splendidi esemplari monumentali di Quercus coccifera. Il sentiero prosegue per la località Antiogu Cadeddu, Monte Gennargentu e Quaddu Murru nei pressi del bivio col sentiero D-305. Da qui attraversando la località s’Ega su Solu si arriva al punto di arrivo, Bivio su Solu, all’incrocio con il sentiero D-303.

È un percorso escursionistico di 12 km per cui calcolare 5 ore.

Il Cammino 100 Torri è uno scenografico percorso che si snoda lungo tutta la costa della Sardegna per 1284 km. Prende il nome dalle 105 torri costiere che scandiscono il sentiero, il quale non si allontana mai dal mare per più di due chilometri e percorre l’intero giro dell’isola in senso antiorario. Partendo da Cagliari si esplorano spiagge, dune, chiese, fari, borghi e luoghi inaccessibili. Il percorso si suddivide in due cammini, il cammino orientale e il cammino occidentale, che potrete percorrere anche separatamente. Il Cammino Orientale, lungo 597 km, attraversa spiagge e strade sterrate che vanno da Cagliari alla Gallura, perdendosi nella macchia mediterranea. Il Cammino Occidentale, lungo 634 km, si sviluppa invece lungo strade sterrate e stagni di acqua dolce, lagune e dune costiere che vanno da Castelsardo a Cagliari. Lungo antichi sentieri e mulattiere scoprirete l’anima più autentica della Sardegna.
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  • Sentiero della costa | Porto Ferro - Promontorio di Porto Conte

Il sentiero che dal margine meridionale della spiaggia di Porto Ferro conduce all’area demaniale di Le Prigionette – Promontorio di Porto Conte, sul versante nord-occidentale della Sardegna, si sviluppa lungo la costa, spesso al limite di piccole falesie.
È un sentiero molto panoramico che consente di vedere e raggiungere il mare in più punti, poiché in gran parte privo di vegetazione arborea e caratterizzato dalle tipiche specie della gariga, tra cui spiccano i cespugli di elicriso, dal colore giallo intenso. Si parte quindi dal parcheggio di accesso alla spiaggia di Porto Ferro e si procede lungo la costa. Dopo essere passati per la Torre Bantine Sale si ha la possibilità di osservare Cala del Turco, Cala del Vino, e via proseguendo verso Cala e Torre del Porticciolo. Superate tutte le splendide calette, si costeggia la piccola ma suggestiva Torre aragonese (Torre del Porticciolo) che sovrasta l’omonima Cala del Porticciolo.

Superata la splendida Cala Viola, il percorso va concludersi, verso nord, al confine con l'area demaniale della foresta costiera di Le Prigionette. Per fare ritorno al punto di partenza, si può, alternativamente, percorrere verso nord la strada sterrata denominata Viale dell'Imperatore che porterà nuovamente in prossimità della spiaggia di Porto Ferro, ma senza costeggiare il mare. È un percorso per escursionisti esperti di 8 km che richiede circa 5 ore. Seguite il segnavia Cai 103.

  • Sentiero delle dune di Porto Ferro 

Se cercate un percorso più semplice e breve che offre paesaggi emozionanti scegliete il sentiero delle dune di Porto Ferro. Il percorso si sviluppa in gran parte attraverso una pista forestale posta al limite tra i campi coltivati e la pineta dunale. Si parte in prossimità del lago di Baratz, lungo la strada provinciale e si sviluppa lungo una pista forestale che può essere facilmente percorsa a piedi, in mountain bike e a cavallo.
Si arriva in un’ampia zona di parcheggio, da dove ammirare la bellissima spiaggia di Porto Ferro, e così si prosegue per il sentiero della costa. Si cammina in un fitto bosco di pino domestico dove crescono le tipiche specie della macchia mediterranea come il lentisco e la palma nana. Se siete fortunati potreste incontrare anche diverse specie animali che vivono in quest’area, come le lucertole, la tartaruga terrestre, la poiana, il gheppio o il coniglio selvatico. Si cammina, dunque, immersi nella natura selvaggia, tranne nell’ultimo tratto del sentiero che è costituito dalla carrabile via Monte Airatu. È un percorso turistico di meno di 3 km da compiere in un’ora circa.

  • Sa Portiscra – Cala Luna 

Dal mare alla montagna attraverso scenari mozzafiato. Questo sentiero parte dalla località di Sa Portiscra, dove poter visitare l’oasi faunistica del cervo sardo e il Cuile sa Portiscra, l’ovile tradizionale composto dalla capanna del pastore con pietra calcarea e travi di ginepro, dal recinto delle capre e dei maiali e un piccolo appezzamento di terreno.

Proseguendo arriverete al villaggio nuragico di Or Murales, dove sono presenti più di 50 capanne di forma circolare realizzate in pietra calcarea risalenti all’Età del Bronzo. Attraverso il canyon di Codula di Luna poi si raggiunge la bellissima spiaggia di Cala Luna, ultima tappa del percorso. La spiaggia, formata da roccia e sabbia dai granelli chiari che si affaccia nel Golfo di Orosei, è lambita da acque incredibilmente trasparenti dal blu cangiante. Lungo la spiaggia vedrete, inoltre, profonde aperture che offrono refrigerio dalla calura estiva. Lungo il percorso vedrete due sorgenti e numerose specie arboree tipiche dei corsi d’acqua come l’orniello, l’oleandro e l’ontano che ombreggiano l’intero tratto finale fino alla spiaggia di Cala Luna. Preparatevi, inoltre, a scattare foto nei numerosi punti panoramici per esempio sul golfo di Orosei e sul Supramonte di Urzulei, Baunei e Orgosolo. Il sentiero, infine, risulta particolarmente impegnativo considerando la lunghezza di 21 km e il forte dislivello, si passa infatti da quota massima di 900 metri al livello del mare. Calcolate circa 8 ore.

Un sentiero di trekking per raggiungere una delle spiagge più belle della Sardegna e dell’intero Mediterraneo. Si parte dalla strada sterrata che fiancheggia As Piscinas, si arriva alla località chiamata Su Porteddu, dove inizia il sentiero che porta a Cala Goloritzè, una delle calette più conosciute della costa orientale della Sardegna.
Cala Goloritzè, famosa per l’arco di roccia che si getta in mare a pochi metri dalla spiaggia e per la guglia affusolata, Punta Caroddi, è uno dei quattro monumenti naturali del territorio baunese. All’inizio del percorso si affronta un sentiero in salita, fino a toccare quota 490 metri, che però, dopo qualche minuto di cammino, si tramuta in una ripida discesa. Maestosi lecci vi ripareranno dal sole nelle calde estati. Lungo il percorso notate le tracce delle carrarecce costruite dai carbonai per trasportare il carbone fino al mare, dove veniva imbarcato sulle navi mercantili.

In un punto del sentiero si intravede chiaramente la parte finale della carrareccia che da Baccu ’e Linnalbu si inserisce nel Baccu Goloritzè. All’epoca delle incursioni saracene questo canalone era una delle vie di penetrazione usate dai pirati per raggiungere l’entroterra.
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A circa mezz’ora di cammino dalla spiaggia, infatti, in un punto oggi facilmente superabile grazie ai resti della mulattiera realizzata dai carbonai, un tempo si trovava uno di quei passaggi  attrezzati dai pastori con rami di ginepro, chiamato “Su scalone ’e su turcu”. Letteralmente significa “la scala del turco”, perché secondo la tradizione in quel punto un pastore uccise un saraceno. Calcolate circa un’ora per raggiungere questa spiaggia da sogno dove la trasparenza dell’acqua e la maestosità delle guglie calcaree vi lasceranno senza parole.
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  • Pedra Longa

È una piacevole escursione che consente di raggiungere lo spettacolare dente roccioso di Pedra Longa, letteralmente immerso nel mare cristallino del Golfo di Orosei. Questo itinerario parte da Santa Maria Navarrese, per precisione dell'ostello Bellavista, e permette di compiere un tratto del famoso sentiero Selvaggio Blu, di cui costituisce l’inizio, prima che diventi un impegnativo sentiero alpinistico. Così dall’ostello Bellavista si procede lungo una lieve salita, attraverso continui dislivelli, fino a una quota massima di 146 metri s.l.m. Il sentiero si snoda completamente lungo la costa e presenta dei bellissimi panorami, sia su Arbatax verso sud sia sulla maestosa falesia di Loppodine e la guglia di Pedra Longa verso nord. Il percorso escursionistico è lungo 9 km e richiede dalle 3 ore e mezza alle 4 e mezza.

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