Trentino Alto Adige

Lago di Carezza, il lago arcobaleno in Alto Adige

Lago di Carezza: dove si trova, come arrivare e cosa fare

In ladino viene chiamato Lec de Ergobando, Lago dell’Arcobaleno, perché a volte è verde smeraldo, altre blu scuro o grigio a seconda della luce e delle stagioni. Il lago di Carezza è la gemma della Val d’Ega, una valle dell’Alto Adige che inizia pochi chilometri a nord di Bolzano e si estende verso sud-est fino al passo di Costalunga che porta in val di Fassa. 

È un lago alpino tra i più belli delle Dolomiti. Ve ne renderete conto quando vedrete questo incantevole specchio d’acqua dai colori iridescenti, circondato da fitti boschi di abeti e incorniciato dal massiccio del Latemar che si specchia nel lago creando un paesaggio suggestivo e altamente scenografico. 

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Lago di Carezza

Il lago di Carezza, situato precisamente nel comune di Nova Levante a 1534 mslm, in provincia di Bolzano, si autoalimenta da sorgenti sotterranee, quindi la profondità e l’estensione delle sue acque variano molto in base alla stagione. 

In primavera quando la neve si scioglie e i fiumi sotterranei sono in piena il lago raggiunge la sua massima espansione, arrivando a quasi 300 metri di larghezza. D’inverno, al contrario, la portata delle acque sotterranee cala notevolmente e il lago appare spesso completamente ghiacciato. Perciò quello di Carezza sembra davvero un lago uscito dalle favole. 

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Cosa vedere al lago di Carezza 

Il lago di Carezza è uno spettacolo da contemplare in ogni stagione. Si può percorrere il sentiero che ruota attorno al lago per ammirarlo da ogni angolatura. Lungo il sentiero troverete diversi punti panoramici dove ci si può fermare ad osservare il paesaggio o immortalarne la sua bellezza con la macchina fotografica. All’inizio del percorso poi vedrete un grande balcone in legno dove ammirare il lago da una magnifica posizione. 

Inoltre, fate caso alla ninfa del lago che emerge dalle acque, una scultura che rimanda a un’antica leggenda.

Si racconta che nel lago vivesse la bellissima Ondina, una ninfa che con il suo canto melodioso deliziava i viandanti che salivano al Passo di Costalunga. Un giorno, anche lo stregone di Masaré la sentì cantare e si innamorò perdutamente della ninfa. Egli usò tutti i suoi poteri per conquistare la fatina del lago senza riuscirvi. Così lo stregone chiese aiuto alla strega Langwerda, che gli consigliò di travestirsi da venditore di gioielli, e con questi creare un arcobaleno dal Catinaccio al Latemar per attirare la ninfa e portarla con sé. Così fece lo stregone: stese il più bell'arcobaleno mai visto sino ad allora tra le due montagne e si recò al lago, ma dimenticò di travestirsi. La ninfa rimase stupita di fronte all'arcobaleno colorato di gemme preziose. Ma ben presto si accorse della presenza dello stregone e fuggì nelle profondità del lago. Da allora la ninfa non si fece mai più vedere. E lo stregone, affranto dalle pene d'amore, strappò l'arcobaleno di gemme preziose dal cielo, lo distrusse in mille pezzi e lo gettò nel lago.

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Cosa fare al lago di Carezza 

Il Lago di Carezza può essere la meta per una giornata di relax oppure all’insegna dello sport. Se siete amanti del trekking, dal lago partono numerosi percorsi escursionistici, di diversa difficoltà, tutti ben segnalati. A piedi quindi si può raggiungere un altro lago, detto Lago di Mezzo, a mezzora di cammino, oppure si può arrivare alla Malga Stadlalm, un tipico alpeggio altoatesino dove riposarsi in mezzo al verde ed assaporare le specialità locali. Gli escursionisti più esperti poi possono raggiungere il massiccio del Latemar per una giornata di trekking impegnativo e scalate. 

Gli appassionati delle due ruote invece possono seguire i percorsi dedicati alle mountain bike che consentono di esplorare tutta la Val d’Ega, fino alle pendici del Latemar. 

Infine, gli impianti di risalita d’estate consentono di salire in quota per godersi il panorama della Val d’Ega dall’alto, d’inverno permettono agli sciatori di esplorare il comprensorio sciistico di Carezza.  Ad ogni modo il centro visitatori del lago di Carezza vi darà tutte le informazioni utili. 

Inoltre, si possono visitare i paesini della Val d’Ega: da una parte della valle si trovano Nova Levante, Carezza e, più distanti, Collepietra e S.

Cipriano, mentre dall’altra parte Nova Ponente, Obereggen, Ega e poi Monte S. Pietro. 

Come arrivare al lago di Carezza 

Il lago di Carezza è raggiungibile da due diversi versanti, quello trentino e quello altoatesino. Nel primo caso si sale dalla Val di Fassa e si segue la strada che collega Vigo di Fassa alla Val d’Ega, cioè la statale 241, anche chiamata Strada della Val d’Ega o Strada delle Dolomiti. 

Una volta arrivati, si può lasciare l’auto nel parcheggio accessibile dalla strada principale, vicino al centro visitatori, ma questo ha un numero limitato di posti ed in alta stagione l’accesso è a pagamento. In alternativa, quando il lago è molto affollato, si può parcheggiare nelle aree dedicate lungo la strada oppure nei paesi della valle e così raggiungere il lago attraverso i sentieri. Questa può essere la soluzione più impegnativa ma vi permetterà di raggiungere il lago attraversando i meravigliosi boschi della valle. 

Quando andare al lago di Carezza 

Il lago di Carezza non ha lo stesso aspetto durante tutto l’anno. A differenza di altri laghi, quello di Carezza viene alimentato da una risorgiva e quindi la grandezza e la profondità del lago variano a seconda di diversi fattori tra cui il disgelo, le precipitazioni o la neve in quota. 

I mesi migliori per visitare il lago sono quindi maggio, giugno e luglio, perché il disgelo ha consentito di portare acqua al lago, le precipitazioni primaverili l’hanno rifornito di ulteriore acqua e le temperature sono piacevoli. Comunque il lago di Carezza è affascinante in ogni stagione dell’anno.

Dove soggiornare vicino al lago di Carezza

Se volete soggiornare vicino al lago di Carezza potreste scegliere uno dei paesini della Val d’Ega, tra cui Nova Levante, Nova Ponente, Carezza, Ega o Obereggen. Chi invece vuole fare un giro più ampio delle Dolomiti può anche soggiornare in una delle località della Val di Fassa come Vigo di Fassa o Pozza di Fassa, da cui raggiungere il lago attraverso la strada che in breve tempo collega la vallata trentina con quella altoatesina. 

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