Umbria

Tre giorni in Umbria

tre giorni in Umbria

Sfruttando il weekend lungo, durante il periodo pasquale, io e Ilaria, la mia ragazza, abbiamo scelto di visitare il centro Italia, più precisamente l’Umbria

L’Umbria è una regione ricca di arte, cultura, storia, religione e buona cucina. Si passa dagli archi d’ingresso e dalle cinta murarie delle città di epoca prima etrusca e poi romana, fino all’età medievale con piazze piene di edifici costruiti durante l’epoca delle signorie e dei comuni. La presenza di innumerevoli chiese su tutto il territorio dimostra un dominio storico, che si percepisce ancora oggi, dello Stato Pontificio (Vaticano).

Tre giorni in Umbria

  • Sabato 30 marzo

Il nostro viaggio inizia alle 04:30 del mattino con partenza da Brugherio (MB) direzione Perugia. Arriviamo nel capoluogo umbro alle ore 09:00 circa. Dopo aver parcheggiato l’automobile in zona stadio (R. Curi), dove è presente un ampio parcheggio gratuito (piazzale Umbria jazz), ci dirigiamo verso il centro città usufruendo del Mini Metrò. Comodissimo e particolarissimo mezzo di trasporto che percorre uno dei due colli su cui è adagiata Perugia; in questo modo, il centro, lo si può raggiungere in pochi minuti. La visita della città occupa circa una giornata. Le attrazioni da non perdere sono: la chiesa di Sant’Ercolano, la chiesa di San Pietro, la via Bagliona e la visita del museo Capitolare che, però, noi abbiamo posticipato all’ultimo giorno.

La prima è una chiesetta molto piccola a base ottagonale, decorata e affrescata in maniera splendida. Recandovi a San Pietro, se avete la nostra stessa fortuna, potete trovare un sacerdote del posto che vi farà da guida gratuitamente. Vi mostrerà: la sacrestia arredata con mobili della seconda metà del 1400 e dove sono presenti dipinti del Perugino, di Caravaggio e di Raffaello.

Dietro l’altare è presente un coro di epoca romana con inserti pagani.

L’ecclesiastico vi condurrà poi nei sotterranei della chiesa per farvi visitare la cripta dove è stato da poco scoperto un altare in pietra con un crocefisso ed il disegno di un grifone (animale mitologico simbolo di Perugia) fatto sulla parete di destra vicino alla mensa sacra, il tutto datato 300/400 d.c. La cripta è risultata per me la cosa più affascinante e suggestiva di tutta la basilica.

Ultima bellezza da non perdere è la via Bagliona all’interno della rocca Paolina. Antica strada della città molto caratteristica e incantevole per la sua ambientazione.   Alle 13.30 circa la nostra visita al centro storico della città termina e ci dirigiamo a Deruta.

Piccolo paesino a 20 km dal capoluogo arroccato su un monte dove la principale attrazione sono le maioliche. La zona è quindi piena di negozi e negozietti, tutti uguali, che vendono ceramiche decorate. Non ne consiglio la visita, a meno che non siate amanti di questo genere di oggetti.

Verso le 17:00 raggiungiamo il b&b prenotato i giorni precedenti (C’era una volta…- strada San Martino n°6- PG).
Sito molto bello e tranquillo a soli cinque minuti di auto dal centro di Perugia. Veniamo accolti in maniera splendida dai proprietari i quali ci consigliano subito alcuni posti da visitare e dove poter mangiare a prezzi modici ma di qualità.
Per la sera consiglierei un ristorante a pochissimi metri da piazza 4 novembre: Il settimo sigillo. Il locale propone un buonissimo antipasto della casa (Settimo Sigillo) e una squisita pasta alla norcina (Gargoyles alla norcina del Settimo). Il tutto ambientato in stile medievale, tra scudi, elmi e spade.

  • Domenica 31 marzo

La sveglia suona alle 08:00 e dopo una tradizionale ed abbondante colazione i padroni di casa ci offrono la tipica colazione pasquale del posto: capocollo umbro e torta al formaggio (in vacanza uno strappo alla dieta si può anche fare…no??).
Terminato il “pranzo”, sotto suggerimento della proprietaria di casa, ci dirigiamo verso Santa Maria degli Angeli per visitare l’omonimo santuario dove all’interno si trova la Porziuncola, Cappella divenuta famosa perché San Francesco ha avuto la visione di Gesù che gli concesse l’indulgenza. Alle spalle di questa troviamo la Cappella del Transito, luogo di morte del Poverello (da noi non visitata causa celebrazioni Pasquali).

All’esterno della basilica attraverso un percorso segnalato si può vedere anche il Roseto in cui il santo si getta per vincere la tentazione, e le spine al contatto con il suo corpo si trasformano in rose.

Questo tipo di fiore (rosa Canina Assisiensis) cresce, ancora oggi, soltanto nel medesimo roseto.

In ultimo, si può osservare la Cappella delle Rose, luogo di dimora di San Francesco. Lasciata alle nostre spalle Santa Maria degli Angeli, si staglia in fronte a noi, lungo tutto il versante della montagna, Assisi. Posizione perfetta per scattare la miglior foto paesaggistica di tutta la mini vacanza. Ma prima di iniziare la visita della città facciamo una deviazione con meta Eremo delle Carceri.

Ad un’altitudine di circa 800 m s.l.m. si trova il convento dove San Francesco si ritirava con i suoi seguaci per poter pregare e meditare.  In questo luogo si respira un’aria mistica e si può osservare la dottrina professata dal santo, fatta di semplicità e povertà. Per chi ama le passeggiate in montagna nella zona circostante partono e si snodano dei bellissimi sentieri attraverso un fitto bosco.

Finita la visita del convento ci dirigiamo verso l’attrazione principale della giornata: Assisi. Bellissima città medievale e come tutto il territorio molto legata al mondo cattolico. Nella zona storica si è circondati da numerose chiese. Assolutamente da non perdere è la piazza inferiore di San Francesco dominata dalle due basiliche, inferiore e superiore. La particolarità è che le due chiese sono state costruite una sopra l’altra. La chiesa sottostante è a forma di L, non molto alta e il soffitto è formato da cupole molto ben decorate. Spostandosi nella cripta si può vedere e, per i più fedeli, onorare la tomba del Santo Poverello circondato dai suoi quattro più fedeli amici.

Altra chiesa da visitare è la basilica di Santa Chiara, nell’omonima piazza, all’interno della quale si possono ammirare i resti della santa.

Conclusa la visita di Assisi, sempre dietro consiglio della proprietaria del b&b, ci spostiamo poco fuori per visitare l’oratorio di San Damiano, luogo dove morì Santa Chiara. Terminiamo la nostra impegnativa giornata a Spello.

Paesino tipico medievale a pochi chilometri da Assisi. Consiglio fortemente la visita della cappella affrescata dal Pinturicchio all’interno della chiesa di Santa Maria Maggiore (il prezzo, solo per la visita alla cappelletta, è di 2 euro a persona). La caratteristica dell’abitato storico è che tutti gli edifici sono stati costruiti con il calcare rosato del monte su cui sorge (monte Subasio). Suppongo debba essere fantastico durante il tramonto, perché le costruzioni dovrebbero riflettere un colore sorprendente. Dico suppongo in quanto, per nostra sfortuna, il tempo non era amico (pioveva a dirotto!!!).
Sulla via principale del centro si trova un bel ristorantino dove poter mangiare piatti tipici, abbondanti ed economici: Da Dada. La giornata risulterà pesantuccia ma vi assicuro che ne vale assolutamente la pena.

  • Lunedì 01 aprile

Dopo aver fatto colazione e aver pagato l’alloggio ai proprietari ci dirigiamo per l’ultima volta a Perugia per scoprire la città sotterranea.  Per partecipare alla visita del sito archeologico è obbligatoria la prenotazione (tramite telefonata o recandosi in loco). Non dovrebbero esserci problemi a trovare posto perché l’escursione è poco pubblicizzata, quindi poco conosciuta. Ci sono due transh di visite: il primo la mattina verso le 11:00, il secondo nel pomeriggio alle 15:30.

Il percorso risulta molto affascinante. Si ripercorrono secoli di storia in poco più di un’ora; dall’età etrusca, passando attraverso la civiltà romana, dove la guida mostrerà le antiche fondamenta sul quale posava Perusia (nome antico di Perugia), fino ad arrivare all’epoca medievale nella quale sotto la cattedrale era presente una sorta di fortezza, costruita per difendere i cardinali durante l’esecuzione di cinque conclavi (elezione del Papa), e una cantina per la conservazione del vino del 1400.

Come dicevo, non essendo molto pubblicizzata, per reperire informazioni in merito potete navigare in internet digitando “Museo Capitolare”.

Salutata Perugia nel primissimo pomeriggio arriviamo a Gubbio. Altra spettacolare città in stile medievale. Pensiamo non ci sia moltissimo da vedere, bisogna soltanto perdersi per tutte le vie (in salita e discesa) e rimanere estasiati dal “profumo” di storia che si respira e immaginare di vivere sei o sette secoli nel passato. FANTASTICO!!!

L’unico suggerimento che vogliamo dare è quello di visitare il santuario di Sant’Ubaldo, non tanto per la chiesa ma per il tragitto in salita che dovrete fare “obbligatoriamente” con un tipo di funivia particolare o a piedi (mezz’ora e più di camminata). Al ritorno si percorre benissimo la strada in discesa, dalla quale si possono vedere scorci della città e della zona circostante di rara bellezza. Terminata la passeggiata per le vie di Gubbio il nostro weekend pasquale giunge alla conclusione. Ore 22:00 rientro a casa.

Alla prossima ragazZingari!!!

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