Amsterdam

Tre donne in Olanda

Amsterdam
Ebbene sì, questo viaggio ha avuto come partecipanti solo 3 donne: io, mia mamma e una delle mie 2 sorelle , una combinazione mai provata ma ottimamente riuscita. Il viaggio nasce verso metà giugno, dal desiderio di mia sorella di visitare Amsterdam come regalo per il superamento dell'esame di maturità (almeno di passare era certa) e incastrando date e impegni vari, alla fine l'unica finestra era dal 17 al 21 luglio.

Cercando il volo aereo, prima sono andata sul sito della Transavia che offre il volo diretto da Pisa a Amsterdam, ma 250 euro per un a/r mi sembravano eccessivi...allora ho provato con il volo sempre Transavia Genova-Rotterdam, ma ritorna operativo a settembre...così la Ryanair mi è sembrata l'unica soluzione...volo Pisa-Eindhoven e poi bus o treno per Amsterdam, ma il prezzo eguagliava quasi la transavia....che fare? Cambiare meta?

Qui l'idea prenotare con la Ryanair il volo Pisa-Maastricht (20 euro a/r a persona) e poi prendere il treno, visto che un IC collega direttamente Maastricht con Amsterdam in 2 ore e 26 minuti (treni ai 26 e 56 di ogni ora) al prezzo di circa 50 euro a/r. Certo 5 ore di treno sono uno sbattimento ma 70 euro a testa per raggiungere la capitale olandese prenotando poco prima, mi sembrano un buon prezzo.

Ho cercato di trovare un modo di risparmiare visti che eravamo in 3 persone, come in Germania, ma 3 biglietti singoli mi sono sembrati l'unica soluzione. Concludendo prenotiamo il volo di andata per domenica 18 luglio e di ritorno per mercoledì 21 luglio, orario di partenza di entrambi i voli: 8:30.

Quello che non sapevo è che le ferrovie olandesi, dopo la mia prenotazione, hanno deciso di fare dei lavori interrompendo la linea tra s-Hertogernbosch e Utrecht (quella che mi serviva!) dal 17 al 21 luglio, che fortunella, e quindi abbiamo avuto disagi con conseguenti ritardi e tour di mezza Olanda sia all'andata e soprattutto al ritorno.

All'andata sono stati necessari due cambi di treni e il viaggio è durato circa 4 ore (invece delle 3 e 30 previste) e siamo passati da Rotterdam, l'Aia e Leida.

Al ritorno invece ci è andata peggio perchè scendendo a Utrecht avremmo dovuto bypassare la tratta interrotta con un bus, che però una volta lì non abbiamo trovato a causa della strana comparsa dopo più di un'ora di un treno per Eindhoven che però ha fatto un giro assurdo impiegando 2 ore e 30 invece dei regolari 50 minuti di viaggio.

Insomma, invece di arrivare alle 21 in albergo siamo arrivate a mezzanotte, quindi abbiamo impiegato 6 ore! A qualcuno potrebbe venire il dubbio che abbia sbagliato io, fraintendendo le indicazioni, ma una ragazza italiana che abita a Eindhoven da anni e che ha fatto quasi il nostro tragitto in treno, mi ha confermato che le ferrovie olandesi funzionano splendidamente, si riescono a prendere coincidenze con 2 minuti di scarto (da noi sarebbe fantascienza) ma in caso di interruzioni di linea (frequenti a luglio) è il caos più assoluto.

Non solo, fate attenzione al numero esatto del binario...non serve solo il numero, ma anche la lettera, ad esempio se il vostro treno parte dal 4c, dovete andare al binario 4 e poi percorrere il binario fino a trovarvi sotto la lettera esatta. E un altro consiglio...sembra strano ma controllate di essere nella parte del treno giusta: infatti il treno da Eindhoven a Maastricht, a Sittard si divide e metà treno va a Maastricht mentre l'altra metà va da un'altra parte, però questa informazione non era scritta da nessuna parte, l'avranno forse annunciata in olandese (lingua per me incomprensibile) quindi solo per pura fortuna, poiché chiedo sempre conferma della destinazione prima di salire, ci siamo accorte di questo fondamentale particolare (immaginate la mia faccia quando il controllore mi ha detto: “è il vagone dopo che va a Maastricht”...pensavo di aver capito male).

Ecco già che siamo nell'argomento “capire” devo dire che trovo straordinario che praticamente tutti gli olandesi conoscano l'inglese, ma spesso è un inglese poco “londinese”, dovevo sempre farmi ripetere le cose.

Ad esempio in albergo pronunciano “le preparo il conto” come “le preparo il campanello”...ma tra bill e bell la pronuncia dovrebbe essere diversa. Insomma sembra un pochino l'inglese di Mtv.

Per trovare orari dei treni e prezzi usate questo sito delle ferrovie olandesi:
http://www.ns.nl/

Una volta lì potete fare il biglietto alle macchinette automatiche che però accettano solo moneta o carta di credito...è stato necessario provare 2-3 carte di credito per trovare quella gradita e inaspettatamente è stato un bancoposta del circuito maestro alla terza volta che lo provavamo. Per fare pratica:
http://webdemo.ns.nl/webdemo.e2000. Facendo il biglietto allo sportello con l'operatore si paga un sovrapprezzo e la coda è lunghissima. Nonostante questo disagio, la vacanza è stata bellissima e complice il tempo soleggiato e insolitamente caldo (ma non come qui, però) e l'enorme quantità di ore di luce, in 3 giorni abbiamo visto davvero tanto, che sommato alle città toccate solo con il treno, ci ha permesso di avere un'idea di questa nazione.

Abbiamo visitato Maastricht, Amsterdam, senza entrare nei musei (interessavano poco al gruppo e poi chiudersi in un edificio con quel sole era un vero delitto), Marken, Volendam, il villaggio dei mulini di Zaanse Schans e Utrecht. Abbiamo usato i mezzi pubblici che sono costosi ma frequenti ed efficienti.

Amsterdam è una città cara, sia per gli alloggi che per il cibo, quindi dopo qualche giorno di ricerca ho prenotato una tripla all'Ibis centre al costo di 250 euro totali per 2 notti con colazione (era una tariffa prepagata tipo pacchetto e la colazione da sola sarebbe costata 15 euro a persona). L'hotel si trova accanto alla stazione centrale, quindi un ottimo punto sia per visitare la città (fino all'ultimo usando il deposito bagagli dell'albergo) che per prendere i bus per le gite nei dintorni.

Camera nuova, abbastanza pulita, bel bagno con ampia doccia ma stanza di dimensioni ridotte per essere una tripla. Il terzo letto è ricavato con il ribaltamento della scrivania, quindi un pochino scomodo.L'hotel si trova sopra i binari della stazione e nonostante l'ottima insonorizzazione, potrebbe risultare rumoroso per alcuni La nostra tariffa era prepagata quindi comprensiva di colazione che giudico varia e abbondante. Unica pecca la presenza di un distributore automatico di bevande calde contenente latte e caffè liofilizzati, poco gradevoli. Tra le scelte delle bevande purtroppo manca il latte caldo (son noiosa, ne sono consapevole, però se avessi pagato 15 euro mi sarebbe piaciuto trovarlo e mancava anche il microonde per scaldare il latte freddo e ovviare così il problema...e poi cosa danno ai bambini: sempre cioccolata calda?) Naturalmente ci siamo imboscati frutta e panini con formaggio e un salume non ben identificato ma gustoso, da mangiare a pranzo. Comportamento poco corretto, ma a volte lo faccio. Nel complesso comunque un buon giudizio della struttura. Tanto per avere un'idea...una tripla dignitosa con bagno, anche fuori Amsterdam centro, ci sarebbe costata comunque intorno ai 100 euro a notte.L'ultima sera, avendo l'aereo alle 8:30 il mattino dopo, abbiamo dormito al Tulip inn dell'aeroporto di Maastrich prenotato con booking a 79 euro per la tripla.

La scelta di questo albergo è avvenuta per la sua posizione: letteralmente a 5 metri dall'ingresso dell'aeroporto, quindi comodo in caso di volo aereo la mattina presto e per il fatto che era il meno caro della città. Per visitare la città lo sconsiglio in quanto dista circa 15 minuti di autobus da essa (bus 59 con frequenza di uno ogni ora, costo del biglietto a/r 8 euro). Questo aspetto è l'unico nettamente positivo della struttura in quanto necessiterebbe di una ristrutturazione o almeno di una profonda pulizia.

Camera e bagno ampio ma letti scomodissimi. Assenza di aria condizionata e a causa delle alte temperature esterne, al nostro arrivo abbiamo trovato 30° C di temperatura interna...una sauna e impossibilità di aprire la porta-finestra perchè eravamo al piano terra ed era mezzanotte passata. Comunque per una doccia e qualche ora di sonno va più che bene.
18 luglio 2010.

Arriviamo a Maastricht in perfetto orario cioè alle 10 del mattino e appeni scesi dall'aereo, apprezziamo con immensa gioia i 16°C che ci accolgono! Usciti dal piccolo aeroporto attraversiamo la strada principale per aspettare il bus 59 della veolia che ci porterà alla stazione centrale di Maastricht in circa 15 minuti al costo di 4 euro a persona (biglietto dall'autista). L'autobus passa ai 25 di ogni ora. Per il ritorno invece l'autobus parte dalla pensilina G di fronte alla stazione dei treni ai 49 di ogni ora. Apro una parentesi: questa cittadina, oltre a essere deliziosa, ma visitabile in mezza giornata, è un buon punto di arrivo per andare non solo in Olanda, ma soprattutto in Vallonia, volendo a Bruxelles e per una gita in Germania, visto che si trova vicinissima ad Aachen (bella città ricca di storia e con famose terme dove rilassarsi), Colonia, Bonn e Dusseldorf. Insomma una buona destinazione da più di un week-end per chi come me, non ama il mare. Peccato che in inverno la tratta sia sospesa perchè sarebbe ottima per visitare dei mercatini di Natale.

Comunque, una volta arrivate in stazione cerchiamo il deposito bagagli dove lasciare i nostri 3 trolley e visitare la città. Nell'atrio della stazione si trovano questi contenitori metallici: http://www.ns.nl/cs/Satellite/travellers/about-trip/station-facilities?packedargs=language%3Den inquello grande riusciamo a farci stare (con un pochino di opera di convincimento tutti e 3 i trolley, quindi con 4.90€ ci leviamo il pensiero.

Si paga SOLO con carta di credito e anche questa macchinetta è schizzinosa.

Dalla stazione, raggiungere il centro città è molto semplice, basta percorrere l'ampio viale che si trova appena si esce e in 10 minuti si arriva il ponte di S.Servanzio, punto di accesso alla città vecchia e che permette di attraversare il fiume Mosa. Passeggiamo fino al Markt, la grande piazza del mercato, dove sorge isolato lo Stadhuis, il Palazzo municipale.

Vediamo il Dinghuis, sede dell'ufficio del turismo (che in olanda invece della nostra “i” hanno la scritta “vvv”) ma ex palazzo di giustizia e percorrendo varie vie con i negozi (chiusi perchè è domenica ma ho scoperto che la prima domenica del mese fanno una specie di festa) arriviamo alla Vrijthof, una vasta piazza però occupata momentaneamente da un teatro all'aperto e quindi chiusa.

Aggiriamo la piazza per entrare nella Basilica di S.Servanzio (dovrebbe essere a pagamento ma, essendo in corso la messa, riusciamo a dare una sbirciatina gratuita all'interno): è la più antica chiesa olandese, è in stile romanico ma molto rimaneggiato nei secoli. Vicino si trova la chiesa di S.Giovanni, anch'essa visitabile.

Da qui ci dirigiamo verso il breve tratto di mura rimaste, alcune percorribili, per raggiungere i giardini, dove gustarci il nostro panino preparato a casa e dei dolcetti olandesi inaspettatamente squisiti ma dei quali ignoro il nome. I giardini sono bellissimi e vi sono anche gli animali. Rientriamo nella città passando da helport cioè la porta dell'infermo che è un torrione affiancato da numerosi torri, unica porta rimasta delle mura.

Percorriamo quindi un tratto di cammino di ronda per riscendere nei pressi della Basilica di Nostra Signora, davvero bella anche se buia. La città è carina, ci è piaciuta tantissimo e l'atmosfera è molto rilassata (ci ricorda in qualche modo, ma solo come atmosfera, la nostra Sarzana) ma signorile, però il tempo stringe e torniamo in stazione per prendere il treno per Amsterdam, non prima di aver recuperato i trolley!

Arriviamo ad Amsterdam verso le 18 e prendiamo subito possesso della camera.

Appena fuori dalla stazione capiamo che la bicicletta è praticamente il loro mezzo di locomozione e rimaniamo stupide dal parcheggio bici antistante l'albergo...mai viste tante biciclette tutte insieme in vita mia! Facciamo un giretto nel famoso quartiere a luci rosse (era ancora pieno giorno), che si trova tra la chiesa di S.Nicola e l'oudekerk e vie limitrofe e che in fondo è rimasta un'area di svago, una volta però dei marinai. Iniziamo subito con la vista delle strane case olandesi, strette, grandi finestre, carrucola sulla sommità e facciata inclinata per permettere ai mobili e altri carichi pesanti di essere sollevati senza danni alla facciata stessa (ingegnoso!). Nelle vie del quartiere, piene di gente, più che donnine, ho notato parecchie condomerie e locali per fumare (tanto che solo così si spiegano le risate fino alle lacrime una volta rientrate in camera). Nel complesso mi hanno fatto più pena e tristezza gli italioti che si aggiravano con risatine e mandibola all'altezza del ginocchio che le donnine (alcune davvero belle). In fondo, comunque, meglio così che per la strada. Per quanto riguarda il fumo...ecco una cannetta va bene, mette allegria e leggerezza, ma ridursi in stato larvale lo trovo invece davvero stupido e pericoloso. Come sono bacchettona stasera...

Comunque dopo vari giretti sbuchiamo in piazza Dam, il cuore della città. Quasi al centro si trova il Monumento della Liberazione (nome impronunciabile e inscrivibile), ai lati invece ci sono il Palazzo Reale (momentaneamente impacchettato), la chiesa nuova e il museo di Madame Toussaud (pare sia una brutta copia del londinese). Dietro al palazzo, vicino al Magna Plaza (centro commerciale) troviamo un supermarket dove compriamo acqua (anche se quella del rubinetto dell'albergo è più o meno passabile) e qualcosa per cenare in camera.

La nostra serata finisce in albergo dove, dopo una bella doccia e cena, crolliamo sfinite a dormire...domani ci aspettano Marken e Volendam!

Di Amsterdam comunque ci siamo subito innamorate...i canali sono molto romantici e suggestivi...dalle foto sembrano tutti uguali, ma a noi scappava un: “Ohhh” di meraviglia ogni volta.

19 luglio 2010
Sveglia alle 7, colazione e inizia la nostra giornata che oggi prevede la visita di Marken, Volendam e poi continuare a visitare Amsterdam. Il bus per Marken o Volendam parte dalla stazione e precisamente dal lato opposto rispetto alla facciata principale, in pratica si attraversa tutta e poi si salgono le scale mobili. La compagnia è l'”Arriva” e i numeri dei bus sono:

110 per Volendam: partenze ai minuti 27 e 57 di ogni ora
111 per Volendam: partenze ai 24 e 54 di ogni ora

Il biglietto si paga all'autista, ma consiglio il giornaliero waterlandticket che con 7.50 euro a persona permette viaggi illimitati solo con questa compagnia di bus per tutta la giornata (il biglietto singolo costerebbe 5 euro). In circa 30 minuti di viaggio si arriva a Marken. Il paesino è assolutamente da cartolina, sembra un set di una favola...difficile descriverlo e impossibile da dimenticare. Credo che qualche foto vi aiuterà a capire.

Alle 11:15 (ma la partenza è letteralmente a caso) prendiamo il traghetto per Volendam. La compagnia è la Marken express. Costo: 5 euro solo andata e 7.50 euro andata e ritorno; noi facciamo solo andata.

Il viaggio è piacevole e Volendam ci appare bellissima già dal mare...però è troppo perfetta, colorata e curata, insomma è costruita per stupire il turista...ci riesce ma trovo Marken più autentica. Se volete mangiare del pesce fritto al momento, questo è il posto giusto! Per trovare la fermata degli autobus, basta andare verso l'interno e trovare una grande rotonda con accanto un supermarket/centro commerciale (dove comprare l'acqua e usare il bagno).

Noi avremmo voluto prendere il bus per Edam (118), ma il bus, per fermarsi, ha bisogno di un segno (pensavo che essere alla fermata bastasse) così saliamo sul bus per Amsterdam CS (questa volta sbracciandosi).

Scesi dal bus facciamo una sosta in albergo per rinfrescarci e usare il bagno. Ecco il bagno, trattiamo l'argomento! In genere all'estero si trovano sempre molti bagni pubblici, alcuni gratuiti (la maggioranza), altri a pagamento, con cifre tipo 20 o 30 centesimi ma in Olanda sono tutti a pagamento (e non sempre puliti o dotati di carta igienica) al prezzo di 0.50 centesimi a persona. E quando dico tutti intendo anche quelli dei centri commerciali, della stazione, dei fast food (anche se ci mangi).

Essendo 3 donne e bevendo spesso, in pratica vi abbiamo lasciato un capitale tanto che a volte, in mancanza di un guardiano, siamo entrate “a trenino” pagando solo 0.50€ invece che 1.50€. Ho visto tanti turisti che scavalcavano esasperati da questa tassa che deve davvero fruttare parecchi stipendi...provate a fare due conti!

Visto che siamo in argomento liquidi, parliamo dell'acqua: cercate di comprarla nei rari supermarket per trovare prezzi umani (un euro circa per la bottiglia da 1.5 litri con la restituzione di 0.25 centesimi per il vuoto di plastica); ho visto prezzi come 2-3 euro per mezzo litro!

Ma torniamo nel racconto di viaggio. Usciti dall'albergo percorriamo un tratto della Damrak, ma il troppo sole ci fa preferire la parallela Nieuwndijk e poi, dopo piazza Dam, la Kalverstraat, due vie ideali per lo shopping e decisamente più ombreggiate (mai avrei pensato di dover cercare l'ombra a Amsterdam). In piazza Dam sbirciamo dentro la chiesa nuova. A metà della Kalverstraat si trova uno dei due ingressi del Begijnhof.  È un luogo suggestivo nel cuore della città, ma risulta un'oasi di silenzio. Varcandone la soglia sembra di compiere un salto indietro nel tempo. Il luogo nasce come residenza delle beghine, donne sole che si dedicavano alla preghiera e all'assistenza degli anziani. All'interno si trovano un giardino, 2 chiese, una cattolica e una protestante e varie case, fra le quali una in legno e precisamente la più vecchia della città.

Usciamo dal Begijnhof usando l'altra porta, quella che si affaccia su Spui, una piazza carina e con numerosi caffè.

Diamo uno sguardo alla vicina chiesa luterana e ci dirigiamo verso Munttoren, vicino alla quale inizia il mercato dei fiori o Bloemenmarkt. Il mercato è simpatico, naturalmente si vendono ogni tipo di tulipano e molti altri semi e piante (tra cui il kit di coltivazione per la maria). Compriamo qualche semenza e dei bulbi di tulipani davvero strani da piantare in giardino, ma giuro sono tulipani.

Poi percorriamo la Leidestraat, fino ad arrivare alla Leidseplein, vasta piazza dominata da teatri e cinema. Da qui ci dirigiamo in Vondel park. Bellissimo e pieno di persone intente a conversare, mangiare e rilassarsi...che bello che lo facciano anche di lunedì; ne percorriamo solo una parte cercando di non essere travolti dalle biciclette.

Parliamo delle biciclette? Se l'Olanda è la nazione nella quale ho visto il numero maggiore di piste ciclabili e che piste, Amsterdam allora ne è la degna capitale. Ho trovato incredibile che le bici avessero la precedenza su tutti, pedoni, auto, bus, tram....questi mezzi sfrecciamo e scampanellano, ma non frenano mai.

Proibito distrarsi anche perchè tra tavolini e biciclette parcheggiate in 5 strati sovrapposti, camminare sui marciapiedi spesso risulta difficile e camminare per strada significa rischiare di essere investiti ogni 3x2. Ah e hanno anche i loro cartelli direzionali: sono bianchi con le scritte rosse...e per destinazioni anche a più di 10-20 km di stanza: che dire..complimenti!

Dopo il parco, curiosiamo nella vicina zona musei, percorriamo il gomito d'oro o goudenbocht, che rappresenta il meglio dell'architettura residenziale di Amsterdam, per poi, attraversando il blauw-burg, arrivare a Waterlooplein, con il teatro e il comune.
A quel punto decidiamo di rimandare la visita approfondita della zona per fare la crociera sui canali, ma non prima di passare per Nieumarkt. La piazza è abbastanza grande e vi si trovava la porta orientale della città.

Nel 1617 la porta fu trasformata in waag (pesa pubblica) e più tardi chiusa da 5 torri. Oggi ospita un lussuoso ristorante.

Dopo questa sosta, aumentiamo il passo per prendere il battello delle 20:30. Scegliamo questa compagnia, pur essendo la più costosa, perchè doveva avere (ma non è stato così) i commenti anche in italiano.
compagnia Holland International
http://www.hir.nl/nl/
Prins Hendrikkade 33 A (davanti ibis ma dall'altro lato canale)
daily 9.00 - 18.00, every 15 min Between 18.00 - 22.00, every 30 min, Fr and Sa check in at the almost 30 min before departure
costo 13 euro a persona

La crociera dura un'ora e ad essere sincera non vale i soldi pagati perchè all'interno tra i vetri sporchi e il legno, la visione è molto limitata. Meglio sarebbe trovare battelli completamente scoperti che però sono solo quelli hop on-hop off. Finiamo al crociera alle 9:30...mangiamo un pezzo di pizza alla stazione e torniamo in camera con l'intenzione di riuscire dopo la doccia, ma dopo la doccia non abbiamo più la forza per una visione notturna della città e ci rinunciamo...pazienza, tanto ho idea che sia troppo romantica per 3 donne lontane dalla propria metà.

20 luglio 2010
Dopo la consueta mega-colazione, saliamo sul bus 91 della connexxion (bus verde che parte a destra della stazione guardandone) direzione Zaanse Schanse: come sempre biglietto a bordo al prezzo di 5 euro a/r.
Dopo circa 30 minuti di viaggio, si arriva a destinazione
http://www.zaanseschans.nl
http://www.zaanschemolen.nl/

Zaanse Schanse è un villaggio molto carino in cui l'attrattiva principale è costituita dai mulini a vento, la maggior parte funzionanti e visitabili. Noi siamo entrate nel mulino colorificio de kat che sconsiglio, a causa delle ripide scale, a chi non è molto agile.
Prezzo di ingresso: 3 euro a persona.
Nel villaggio si trovano anche molti negozi tipici e musei interessanti.

Una volta tornate ad Amsterdam, ci siamo dedicate alla zona attorno a Waterlooplein, dove si svolgeva un mercatino delle pulci...girando girando per la zona che avevamo tralasciato ieri, siamo ritornate in piazza Dam e da qui abbiamo raggiunto il quartiere di Jordan, senza dubbio molto più tranquillo, pieno di fiori e colorato rispetto al resto della città, però sarebbe meglio visitabile con una bicicletta.

Dopo qualche piccolo acquisto siamo tornate in albergo a recuperare i trolley per prendere il treno per Utrecht dove ci siamo fermate circa 40 minuti...il tempo di dare una rapida occhiata alla città (con i trolley al seguito) prima di iniziare l'odissea del ritorno a Maastricht.

Ad Utrecht si arriva in 27 minuti di treno da Amsterdam e la stazione è un grande centro commerciale. All'uscita del centro commerciale si trova il centro città, visitabile in poco tempo. Noi, avendone veramente poco, siamo arrivate in piazza del Duomo per vedere la torre (ben 112 metri, la più alta d'Olanda) e il Duomo, veramente imponente. Abbiamo poi dato una sbirciatina a altre due chiese, al municipio e ai deliziosi ponti/canali. Concludendo, la cittadina è carina e merita una visita...magari più lunga di 40 minuti

Benchè con treno abbia intravisto molto di questa bella nazione, cercherò di tornarvi presto, magari la prossima primavera-estate.
Grazie per la lettura e al prossimo viaggio che purtroppo non è stato ancora prenotato...forse Ibiza ad ottobre...chissà, per adesso mi aspetta un agosto-settembre in città.

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