Portogallo

Cinque giorni in Portogallo – Parte I

Viaggio prenotato con Ryanair il largo anticipo, a dicembre. Biglietti Marsiglia-Oporto pagati in totale 100 euro per due persone; la scelta della sede di partenza è data dal fatto che abitiamo quasi al confine con la Francia e Milano risulta più lontana, come Pisa del resto.

Primo giorno - 23 marzo
Arriviamo in aeroporto e parcheggiamo la macchina al comodissimo parecheggio e-cheque, prenotato tramite internet e pagato 15 euro per cinque giorni; è molto comodo in quanto per entrare si utilizza un codice univoco che inviano tramite mail e lo stesso parcheggio è collegato con una navetta al vicino scalo low cost; inoltre converrete con me che il costo è assolutamente conveniente!

Il terminal MP2, riservato ai low cost, è molto squallido, diciamo che è un grande stanzone con cavi e pilastri a vista, e l'interno dell'area partenze ha soltanto un bar e un negozio duty-free. Meno male che c'è un bagno pulito, perchè dopo aver bevuto un caffè francese prende un maldipancia infernale!!In questo aeroporto non sono stati fatti controlli di alcun genere riguardo la misura e il peso del bagaglio, nonostante il mio patema d'animo dei giorni prima dato che una delle due valigie era ai limiti della larghezza consentita. La partenza avviene in perfetto orario e dopo neanche due ore (in anticipo rispetto all'orario previsto) ci troviamo sulla pista del bellissimo aeroporto "Francisco Sa Carneiro".

Da qui andiamo a prendere l'auto prenotata con autoeurope al prezzo di 46 euro per 4 giorni. Una comoda navetta porta i clienti dall'autonoleggio all'aeroporto, che vi dista circa 500 metri. La macchina che ci danno è una Polo, a benzina...che consuma come una dannata!! Sarà che sono abituato al diesel! Al primo autogrill ci fermiamo per testare il caffè portoghese: devo dire che non era niente male, sopratutto dopo la purga francese.

Costo: 0,55 centesimi!! Due tramezzini confezionati: 2,10 euro! Già ci si rende conto di quanto il Portogallo sia più economico rispetto alla nostra Italia.

Il traffico è abbastanza scorrevole, in meno di un'ora siamo a Coimbra, cittadina dove facciamo una sosta per riposare, visto che già e sera. Tramite booking abbiamo scelto l'Hotel Oslo, che si trova in pieno centro e ha il parcheggio gratuito per la notte. Mi sento di consigliarlo in quanto è in posizione molto centrale ed è abbastanza economico (50 euro una doppia). Dopo aver fatto due passi per le vie della città completamente deserta, siamo entrati dentro una trattoria, la "democratica", situata in rua nova, una traversa pedonale molto stretta davanti alla igreja de Santa Cruz.

Abbiamo mangiato una porzione di baccala fritto con patatine e una salsa all'aglio molto buona; un filetto di vitella con un uovo sopra e patatine, anche questo con una salsetta molto buona; una caraffa di vinho verde fresco, due dolci, un bicchiere di aguardente... in totale 13 euro a testa. L'ambiente è molto familiare e vi riempirete lo stomaco veramente con poco. Unica raccomandazione: non mangiate il "coperto", ossia i salumi o qualsiasi cosa vi portino sul tavolo prima del pasto, altrimenti vedrete lievitare il conto anche di parecchi euro...questo vale per tutti i ristoranti del Portogallo dove siamo stati.

Secondo giorno - 24 marzo
Facciamo una abbodante colazione nell'albergo (compresa nel prezzo) e ci avviamo velocemente verso la macchina. Invece di prendere l'autostrada interna, decidiamo di prendere la costiera. Scelta azzeccata, in quanto vediamo dei paesaggi veramente interessanti...inoltre le strade sono quasi deserte e si viaggia in tranquillità. Dei grandissimi boschi di eucaliptus si susseguono a grandi centrali eoliche. Incrociamo pochi paesi sul nostro cammino, la zona sembra quasi disabitata.

All'altezza di Torres Vedras, decidiamo di lasciare l'autostrada per dirigerci verso l'oceano.

Armati di Tomtom, ci addentriamo in strade strette e tortuose, ammirando costruzioni ricoperte di azulejos, grandi poderi e anziani seduti nelle piazze che ci osservano curiosi.... forse è stato questo il Portogallo più vero che abbiamo ammirato..! 

Dopo una trentina di chilometri finalmente vediamo l'oceano, e il colpo d'occhio è veramente bellissimo. La spiaggia è quella di Ericeira e ci accorgiamo subito che è frequentata quasi totalmente da surfisti. E' pieno di camioncini e caravan, tanti cani liberi e decine di ragazzi che si lanciano in acqua per surfare. A me basta sedermi nel baretto, bere un ottimo caffè e guardare questo paesaggio che sà quasi di California.

Continuiamo a seguire la costa, attraversiamo la cittadina di Ericeira, che sembra in grande espansione (purtroppo); grossi mostri di cemento si affiancano ad abitazioni tipiche. E' un peccato perche questo luogo trasmette delle forti emozioni dal punto di vista paesaggistico, cosa che non danno i palazzoni stile Unione Sovietica.

Passiamo altre decine di piccoli paesi, e finalmente arriviamo a Cabo da Roca. E' indescrivibile la bellezza di questo luogo. E' il punto più ad ovest di tutta l'Europa continentale e già questo basta a trasmettere forti emozioni...là, oltre l'orizzonte, ci sono gli Stati Uniti. Queste grandi scogliere a strapiombo sul mare sembrano adatte per fare centinaia di foto, e se non ci fosse stato un forte vento mi sarei sicuramente addentrato sui sentieri che si insinuano sui crinali: il rischio di perdere l'equilibrio e cadere giù e troppo!

Il grande faro poi completa il tutto, dando quel tocco di magia al contesto. Fatevi due passi oltre la staccionata, naturalmente state molto attenti... e godetevi la vista sul mare. C'è un centro turistico e un negozio di souvenir, naturalmente noi non ci siamo entrati. 

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Una volta lasciato Cabo da Roca ci dirigiamo verso Sintra.

Lasciamo la macchina in un parcheggio a pagamento (0,50 all'ora!) e ci dirigiamo verso il centro. Essendo ora di pranzo, decidiamo di entrare subito in un ristorante consigliato dalla guida lonely, Il Tuhlas Bar, in rua Giles Vincente che dire, il padrone ci ha accolto con un assaggio (offerto) di Porto blanco,  introvabile o quasi in Italia. Ci ha portato due piatti unici favolosi: uno è una escalope con i funghi e una salsa alla panna e il coriandolo, ricoperta di patatine fritte, a dir poco orgasmica; l'altro piatto è il famoso baccala con le patate e la panna, che alla fine è un purè con il pesce fatto a pezzettini, anche questo a dir poco fantastico. Da bere un buonissimo vinho verde che scende che è una bellezza e per finire due bicchieri di aguardente (fortissima!!) e un caffè. Totale: 30 euro.


Dopo pranzo non riusciamo a respirare da quanto siamo pieni e decidiamo di rinviare la visita a Sintra...non contenti entriamo in una pasticceria e ci prendiamo due pastis de nata. Arranchiamo fino alla macchina e ci dirigiamo verso il nostro albergo a Lisbona. Sempre tramite booking abbiamo prenotato il Residencial Colibrì a Costa da Caparica, ridente località turistica affacciata sull'oceano sull'altra sponda del rio Tejo, a 10 km dalla città. La struttura è molto semplice, il materasso purtroppo è molto duro, ma alla fine per quello che paghiamo (39 euro a notte) è più che ottima. Alla reception c'è una signora che parla perfettamente l'italiano e che può consigliare sul da farsi e come muoversi.

Il pomeriggio decidiamo di fare una passeggiata sull'oceano per smaltire almeno in parte il pranzo ciclopico appena consumato. La spiaggia di Caparica è lunga 25 km ed è molto bella...certo, non sarà la Sardegna...ma l'oceano ha un fascino particolare, poi risaltato dalla bassa marea che lasciava intravedere il fondo sabbioso ricoperto di conchiglie...bevendo una Sagres al limone mi sono seduto su uno scoglio e ho ammirato il fantastico tramonto mentre orde di portoghesi facevano footing o una semplice passeggiata alle mie spalle.

Facciamo due passi nel centro di Caparica, ma non è nulla di entusiasmante.

Segnalo, per gli amanti del genere, due locali di striptease. Inoltre è pieno di ristorantini e pizzerie. Sembra uno di quei posti che in estate diventano una bolgia assurda e i prezzi sono anche più alti della media.

Verso le 18:30 decidiamo di andare verso Lisbona giusto per farci una prima idea della città e per mangiare; attraversiamo il ponte 25 Aprile e ci accorgiamo che in direzione della città si paga il pedaggio (2,60 euro) e quindi concordiamo che la mattinata successica andremo in autobus.

La città è molto caotica, è difficile circolare e i portoghesi sono molto indisciplinati in mezzo alla strada...parcheggiamo la macchina vicino al centro, nelle vicinanze di placa do comercio, e vaghiamo per le vie della città che è praticamente deserta, infatti i negozi qui chiudono verso le 19:30. Saliamo sull'elevador di Santa Justa e facciamo un giro al Bairro Alto. C'è tanta gente in giro e molti locali sono già pieni, noi naturalmente capitiamo in un ristorante per turisti polli che colpisce tanto nell'occhio ma il cibo non è un granchè. Mi danno del cefalo al posto del pesce spada richiesto. Fortuna che in Portogallo il conto raramente supera i 15 euro a testa... anche di questo ristorante vi riporterò appena posso il nome così eviterete di cascarci anche voi.

Uscendo dal ristorante sembra che la città si sia risvegliata...è pieno di gente in giro ed è martedì. Noi stanchi dal viaggio e anche un po appesantiti, prendiamo la macchina e torniamo verso l'albergo. La notte è stata un inferno: nell'albergo c'era una comitiva di matrimonio.... alle 5 sono tornati dalla cena e hanno cominciato a urlare e sbattere tutto come dei pazzi.... non avevo il coraggio di uscire fuori dalla stanza per lamentarmi perchè erano tutti ubriachi.

Quando hanno finito di fare bolgia era tempo di alzarsi...Sono andato a lamentarmi alla reception ma la ragazza ha detto che non poteva farci niente...e va beh....

Terzo giorno - 25 marzo
Decidiamo di prendere l'autobus per recarci a Lisbona. Alla fermata di Caparica attendiamo parecchio, circa una mezzora e a bordo compriamo il biglietto che costa 3,60 euro a persona (parecchio secondo me). Dopo mezzora circa siamo a Praca de Espana, troviamo un bel bar e facciamo colazione con un mega bignè, avendo la conferma che i portoghesi con i dolci ci sanno fare. Con la metro arriviamo alla fermata baixa/chado e da li facciamo due passi nel centro. C'è da dire che di giorno si ammira maggiormente questa città, infatti la sera precedente non mi aveva fatto una gran impressione.

Prendiamo il mitico "electrico 28" e ci dirigiamo nel cuore dell'Alfama. E' bellissimo vedere come questo piccolo tram si arrampichi sulle colline di Lisbona, in delle strade strettissime a pochi metri dalle finestre.. inoltre gli interni sono originali, in legno, e sembra veramente di fare un salto nel passato. Non ho visto nessuna brutta faccia o scene di borseggio come da molti paventato.

Scendiamo e facciamo qualche bella foto dai vari "miradouro"; secondo il mio parere il migliore è davanti al Patriarcado de Lisboa, dove seduti nei piccoli tavolini di un bar potrete guardare uno splendido panorama sulla città sorseggiando un aperitivo.

Si fà ora di pranzo e scendendo nelle viuzze strette, ci fermiamo in un ristorante di lato alla "Se", la cattedrale. Ci sono sei-sette coperti, la cucina è dietro al bancone. Qua forse ho esagerato un attimo.....ho preso un baccalà fritto con la mayonese...devo dire che era un po pesantino!! Comunque il conto rimane sempre sotto i 30 euro con due piatti completi, vino caffè e ammazzaffè.

Dopo pranzo facciamo una leggerissima risalita verso il Castello Sao Jorge, con i 27° che c'erano diciamo che è stata una vera impresa, sopratutto con mezzo chilo di mayonese sullo stomaco...

Arrivati all'ingresso ci accorgiamo che si paga. L'ingresso costa 5,20 € mi pare...poi controllo meglio a casa...ma li vale. La vista sulla città e mirabile; inoltre potete sedervi a rinfrescarvi dopo la salita in una delle tante panchine sotto gli alberi. Il Castello all'interno è spoglio, ma è bello fare un giro sulle mura. Poi se fate attenzione troverete l'ingresso per il periscopio: l'attrazione è inclusa nel biglietto. Una simpaticissima ragazza vi farà vedere la città all'interno di una camera oscura tramite questo fantastico strumento Leonardesco. Uscendo dal Castello ripercorriamo la discesa ed entriamo nella Cattedrale (Se) che a dir la verità non è niente di che.

Improvvisamente ci ricordiamo di un documentario che abbiamo visto su Gambero Rosso Channel che parlava di una "Conserveira" dove incartano a mano delle scatolette di pesce vario e decidiamo di andarci. Sta in via de Bacaleirhos; entrando rimarrete sbigottiti dalla quantità di scatolette esposte....noi ne abbiamo preso una decina tutte diverse per un prezzo di 13,50 €. Purtroppo, non arriveranno a casa (leggete il seguito..).
Ci avviamo verso Praca de Commercio, prendiamo un gelato per combattere la calura e con calma ci avviamo a prendere il tram per andare a Belem...... per un motivo preciso!!
La pasticceria di Belem da fuori sembra una normalissima pasticceria. Entrando si rimane scioccati dalla grandezza e dal numero di sale presenti all'interno. Ci sono orde di persone, locali e non, che ingurgitano chili di pasteis de belem, oppure che girano curiosi all'interno per ammirare le sale ricoperte di azulejos.

Ci sediamo ad un tavolino, non riuscendo a capire poichè tanta gente fa la fila al bancone quando allo stesso prezzo ci si puo sedere e assaporare con calma i famosi dolcetti.

Ne abbiamo mangiati sei a testa, ognuno costa 0,90€, ma ripensandoci ne avrai mangiato ancora un bel pò. La sfoglia croccante e oleosa di questi pasticcini si "scontra" con il dolce gusto di una crema ancora calda con un retrogusto di limone....idilliaca!!

Uscendo dal locale attraversiamo la grandissima piazza antistante, piena di bimbi che giocano nel verde, per arrivare all'imbarcadero dei traghetti che fanno la spola tra Belem, Trafaria e Porto Brando. Saliamo a bordo di questi traghetti un bel po scassati al prezzo di 0,65€. La traversata è lenta, ma vuoi mettere il panorama che si gode da qua!?! Arrivati a Trafaria, prendiamo il bus per Caparica, in tempo 10 minuti siamo di nuovo al nostro residencial.

Per mangiare (ancora?!?!?!?) decidiamo di muoverci in macchina verso un centro commerciale visto il giorno prima dalla strada..."L'Almada Forum"...parcheggiamo nel grande parcheggio sotterraneo, entriamo e ci accorgiamo di quanto sia enorme...c'è anche l'Auchan, che qua invece che avere il simbolo dell'uccellino, ha l'elefantino. Entriamo curiosi per vedere come mangiano i portoghesi, come sono i prezzi. Non troviamo tante differenze con i supermercati italiani, tranne il fatto di avere tanto assortimento di pesce in più. Una cosa che mi ha lasciato un attimo sbigottito è il fatto che vendono i salumi già affettati. Ma non intendo incartati, proprio al bancone vedi una mortadella affettata e il commesso ti prende le fette e te le incarta...che strano!!

Poi un giro veloce nei tantissimi negozi (i prezzi sono piu o meno quelli dell'Italia) e ci rechiamo all'ultimo piano, dove ci stanno decine e decine di ristoranti e pizzerie. Noi soliti italiani decidiamo di mangiare la pizza, ma sfortunatamente optiamo per Pizza Hut. Naturalmente per finire in bellezza la giornata, opto per un pizza all'ananas e carne di pollo, l'altra della mia ragazza una semplice margherita, il totale è caro (35 euro con due birre), poi scopriamo che i locali usano prendere una pizza sola e dividerla.

continua...

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