Lisbona

Quattro giorni a Lisbona

Quartieri alternativi di Lisbona

LISBONA IN QUATTRO GIORNI:

Dettagli 'tecnici' del viaggio:
Volo: easyJet, Roma Fiumicino - Lisbona
Hotel: Residential Florescente -  50 euro a notte, compresa la colazione.

periodo: gennaio

Primo giorno
Arriviamo con un pò di ritardo a Lisbona - la giornata è grigia e piovosa. Prendiamo l'aerobus (biglietto acquistato a bordo - 3 euro - che ci consente di usare bus e tram per 24 ore, oltre ad arrivare in centro dall'aereoporto) e scendiamo in piazza del Rossio, a pochi metri dal nostro hotel.

Il primo impatto con Lisbona non è dei migliori: ci accorgiamo subito che la zona è piena zeppa di spacciatori che in maniera non proprio subdola ci offrono di tutto... in pieno giorno! Leggermente spaventati ci avviamo all'hotel per prendere possesso della nostra stanza - ci piace! La camera è piccolissima, ma pulita, l'hotel è bello e davvero centrale...francamente per 50 euro a notte siamo davvero davvero soddisfatti.

Usciamo in esplorazione e decidiamo di provare il nostro primo caffè lisbonese al bar Nicola in piazza del Rossio, accompagnato da una 'Pasteis de Nata' - una piccola pasta alla crema. Nonostante l'antico bar si trovi nella piazza centrale della città il caffè (ottimo tra l'altro!) ci costa 65 centesimi e il dolcetto 1 euro.

Ci accorgiamo subito che i lisbonesi sono un pò come dire...'fantasiosi'. State sempre attenti ai conti che vi portano...tentano spesso di aggiungere cose che non avete preso - in questo caso basta segnalarlo. Nonostante i piccoli disguidi col conto siamo molto contenti di Nicola, che diventerà un appuntamento giornaliero (a volte anche più volte al giorno) della vacanza.

Decidiamo a questo punto (seguendo la nostra fantastica guida) di fare un giro di perlustrazione sull'antica linea di tram 28...in fondo abbiamo il biglietto dell'aerobus, tanto vale sfruttarlo. Il giro non è molto soddisfacente...più in la nella nostra vacanza capiremo come mai il tram 28 fa delle corse limitate, alcuni vanno fino a metà percorso - ovviamente quello che abbiamo preso si è fermato li.

Insomma, non ci capiamo molto e dopo il breve giro rientriamo in hotel per decidere per la cena.

Sotto il nostro hotel ci sono tantissimi ristorantini, ma non ci attirano - i menu sono tradotti in 5 lingue e ci sono persone che tentano di tirarci dentro a mangiare. Decidiamo che queste trappole per turisti non ci avranno e ci dirigiamo orgogliosi verso il locale prescelto per la nostra serata che si trova in zona Bario Alto la 'Cervejeria de Trinidade' - un ex convento, convertito in ristorante. Ovviamente si rivela anch'esso essere un trappolone per turisti! Il cibo è buono, per carità, però non era il locale 'tipico' che cercavamo. Un pò delusi dalla serata torniamo in hotel, dopo la rituale sosta da Nicola.

Secondo giorno
Al nostro riseglio il secondo giorno c'è un sole un sole spettacolare! Le esperienze un pò negative del primo giorno ci passano di mente e, dopo una ricca colazione in hotel, partiamo in esplorazione a piedi. Decidiamo di fare un giro lungo la Rua Augusta fino alla Praca do Comércio (che purtroppo è un enorme cantiere) e poi raggiungere il lungomare per una passeggiata al sole.

TORRE DI BELEM - Prendiamo il tram e ci spostiamo verso Belèm per visitare la torre, il monastero e soprattutto per pranzare. Questa torre fu realizzata a scopo difensivo, ma non servì a lungo questo scopo: forse gli architetti si erano concentrati troppo sulle decorazioni orientali, fu usata infatti come dogana del Tago e per un certo periodo anche come prigione.

Camminiamo lungo il Tago e raggiungiamo il Monasteiro dos Jeronimos. Nella chiesa annessa al monastero c'è la tomba di Vasco da Gama - decidiamo di visitare solo le parti gratuite del monastaro e la chiesa perchè ormai la fame ha preso il sopravvento.

Ci avventuriamo lungo Rua de Belém che è gremita di turisti e ci fermiamo a mangiare alla 'Antiga Confeitaria de Belém' un antico bar della zona.

I prezzi sono molto molto accessibili e, nonostante la folla il serivizio è veloce - il locale poi è enorme e tutto decorato con le piastrelle tipiche (azulejos). Mangiamo sfoglie salate accompagnate da birra e, ovviamente le famose Pasteis de Belèm (90 cents l'una) spolverate con la cannella e per terminare un ottimo caffè.

Molto soddisfatti prendiamo il tram verso il centro e ci fermiamo a pochi passi da piazza del Rossio per assaggiare il famoso liquore alla ciliega (Ginjinha) - venduto ad 1 euro al bicchierino nei locali tipici della zona.

La sera ceniamo al Principe Do Calhariz (Calcada do Combro 28 - Bairro Alto) ci sono pochissimi turisti, il cibo è fantastico, i prezzi molto accessibili ma preparatevi ad essere completamente ignorati dal personale del locale se non parlate portoghese. Questo non ci turba affatto comunque...tanto che tenteremo di tornarci anche l'ultima sera, scoprendolo purtroppo chiuso il sabato! Rituale sosta caffè da Nicola e ritorno in hotel.

Terzo giorno
COSA VEDERE A SINTRA - Il terzo giorno è dedicato alle escursioni fuori Lisbona. Dopo la solita abbondante colazione prendiamo il treno dalla stazione del Rossio a pochissimi passi dall'hotel, ottimo! Il piano della giornata è quello di arrivare a Sintra e poi di li prendere il bus per Cascais. Purtroppo non riusciremo a fermarci a Cabo de Roca...d'inverno i bus sono troppo rari e abbiamo timore di sbagliare qualcosa e di restare li, nel bel mezzo del nulla, per una incomprensione degli orari...preferiamo non tentare la sorte.

Apro una piccola parentesi per spiegare qualcosa sui trasporti lisbonesi - per fare il giornaliero per il bus/metro è necessario fare la 'Viva Viagem' (una carta verde) che costa 0,50 cents e che si può ricaricare di volta in volta.

Anche per i treni locali è necessario fare la Viva Viagem, ma si tratta di una differente e...attenzione attenzione, qui viene la genialità: per il treno è necessario farne una diversa per ciascuna tratta (quindi una card per Lisbona-Sintra e una per Cascais-Lisbona)! Dettagli per bus e metro possono essere visionati qui: www.carris.pt/en/7-colinas-and-viva-viagem

Prendendiamo il treno da Lisbona per Sintra - il viaggio e tranquillo e dura circa 45 minuti - i treni sono frequentissimi (uno ogni 10/15 minuti)! Il paese di Sintra non è vicinissimo alla stazione, ma, dopo una sosta all'ufficio turistico, decidiamo di avventurarci - fa molto freddo, ma la camminata ci riscalda e i panorami sono molto belli e il sole è stupendo. Appena prima dell'ingresso a Sintra c'è un parco pieno di animali di cartapesta...ovviamente ci divertiamo come bambini a fare le foto.

Dopo una piccola passeggiata nel paese ci incamminiamo verso il castello, che si trova in cima alla collina...in effetti è abbastanza distante e arranchiamo in salita, quindi decidiamo di aspettare il bus navetta turistico. Saliti a bordo quasi non crediamo alle nostre orecchie sentendo il prezzo 9 euro e 20 centesi per 2 persone...(cioè ben 4,60 a testa!). Una cifra spropositata dato che il treno ci era costato 1,50 euro. Distratti dal prezzo ci accorgiamo solo dopo qualche minuto che l'autista ha 'sbagliato' a darci il resto, facendoci pagare i biglietti ben 19 euro e 20! - gli indichiamo l'errore, ma lui alza le spalle e dice che ne sale tanta di gente sul bus e lui non si ricorda.

Arrivati in cima e ci rechiamo alla biglietteria del castello - il prezzo d'ingresso ci sembra alto e ci sentiamo già abbastanza truffati dall'autista, quindi decidiamo di non visitarlo. A distanza di qualche mese me ne pento, ma sul momento eravamo abbastanza arrabbiati e non ci andava di 'sganciare' altri soldi.

Consumiamo il pranzo al sacco e riprendiamo il bus per scendere in paese - siamo un pò col muso lungo, ma speriamo che la giornata migliori. Non è tanto per le 10 euro, quanto per il sentirsi presi in giro che siamo infastiditi.

Ritornati in paese ci rechiamo all'ufficio turistico chiedendo il famoso e tanto temuto "Libro de Reclamos" - ogni ente, ristorante, hotel ne ha uno e su richiesta sono tenuti a fornirlo. Questi libri vengono visionati periodicamente dall'ente per il turismo che può intervenire multando l'esercizio. Ad ogni reclamo come prova viene rilasciata una ricevuta.

La cosa è presa molto sul serio insomma, e anche se sappiamo non servirà a molto, facciamo il reclamo verso la compagnia di bus e in particolare verso quel furbetto dell'autista. A distanza di mesi ci hanno comunicato via email che il reclamo è stato inoltrato alla compagnia e visionato niente di meno che dal sindaco...caspiterina!

COSA VEDERE CASCAIS - Torniamo in stazione e aspettiamo il bus per Cascais - la linea è frequentata da studenti e da gente del posto, e il biglietto costa ovviamente meno del giro 'turistico'. Sul percorso per Cascais intravediamo il circuito di Estoril, con mia estrema gioia ma purtroppo non faccio in tempo a fotografarlo...vabbè, vorrà dire che qualche giorno torneremo per il GP, tanto ormai sappiamo come ci si arriva.

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Arrivati a Cascais c'è un sole molto bello e ci concediamo un giretto per il paese e per sul lungomare. Decidiamo di esplorare l'opzione di prendere le bici messe a disposizione dal comune per farci un giretto, ma il volere divino si oppone alla nostra idea di 'biciclettare' in giro. Il cielo comincia ad annuvolarsi e ci rifugiamo nel centro commerciale accanto alla stazione, dove scopriamo che la rivalità tra i molteplici bar ha prodotto una spietata concorrenza sul prezzo della birra.

Ah, viva il libero mercato fuori piove, quindi non vediamo alternative migliori che concederci qualche birretta.

Al ritorno del sole, con annesso arcobaleno, la voglia di bici è passata e decidiamo di riprendere il treno per Lisbona - dopo aver ovviamente fatto l'ennesima carta Viva Viagem. Per la serata abbiamo scelto Marisqueria Uma, Rua dos Sapateiros 177.

Il locale mantiene ancora le sue decorazioni, di dubbio gusto, degli anni '70-'80 e tutto ha un aspetto un pò datato, compresi i gestori. Ad un tavolo ci sono 4 persone, ci sediamo e ordiniamo due porzioni di questo pluripremiato risotto e Vinho Verde, ci fidiamo...vediamo se è davvero così speciale! Il cameriere-proprietario parla a malapena...qualsiasi lingua, compresa la sua...grugnisce più che altro. Ci sentiamo soddisfatti di aver anticipato le folle del luogo, ma a breve i 4 vanno via e il gestore inizia a chiudere, caspita, ma sono solo le 9!

Dopo qualche minuto di imbarazzante silenzio arriva il pentolone di Arroz ed è amore a prima vista! Il piatto è celestiale! Dentro c'è di tutto, pesce, granchio, scampi, peperoni, pomodori...ed è leggermente piccante...da leccarsi i baffi! Ben soddisfatti ci scusiamo per l'ora e per il fastidio e ci rechiamo da Nicola per caffè e dolce!

Quarto giorno
ALFAMA - Il quarto giorno è dedicato alla visita del Castello del Sè e della zona dell'Alfama. Che dire, se avete poco tempo a Lisbona non potete sicuramente rinunciare al castello! La costruzione di per se non è nulla di estasiante ma la posizione e i panorami valgono appieno i 6 euro dell'ingresso! La vista sul Tago e su tutta Lisbona è spettacolare e il sole lisbonese splende ancora, agevolando le foto.

Il giardino intorno al castello è pieno di gatti...e di pavoni. Scendiamo lungo le stradine dell'Alfama e ci fermiamo a visitare la cattedrale del Sé e poi per il pranzo al Barracao De Alfama, dove mangiamo un ottimo baccalà a prezzi contenuti (6 euro la portata con ricchi contorni).

Il pomerigggio lo passiamo a gironzolare tra le vie dell'Alfama e i vari Mirador, con sosta pomeridiana accanto alla cattedrale per assaggiare il famoso dolce di Sant'Antonio...mi sa che questo santo è lo stesso che ha inventato il panettone perchè sono davvero similari.

D'obbigo anche la salita sull'Elevador de Santa Justa - ci si può salire con il biglietto giornaliero della metro, e anche con il biglietto dell'aerobus. Secondo me vale la pena salire sia di giorno che di notte perchè il panorama cambia completamente.

Per la nostra ultima serata decidiamo di provare un posto nuovo, segnalato dalla nostra guida Dumont. Si chiama Toma La-Da-Ca e si trova al Barrio Alto - Travessa do Sequeiro 38. Con nostra grande gioia non ci sono turisti, a parte un gruppetto di austriaci con i quali scambiamo qualche chiacchiera nell'attesa per un tavolo.

Il cameriere prende le nostre ordinazioni mentre attendiamo fuori...usanza abbastanza bizzarra, comunque mangiamo molto bene, pesce, birra e dolci e paghiamo non più di 12 euro a testa. Il posto è carino e di sicuro molto più ospitale di quelli che abbiamo visitato nei giorni precedenti. Dopo l'ennesima, ma non ultima, tappa da Nicola torniamo in hotel...domani si parte.

Quinto giorno
E' il nostro ultimo giorno e l'aereo parte nel primo pomeriggio. Dopo la solita abbondante colazione ci concediamo un ultimo giro in piazza con sosta caffè da Nicola, tanto per cambiare, dove acquistiamo anche dei dolci da mangiare sulla via del ritorno.

Dimenticavo di annotare che il pomeriggio del secondo giorno abbiamo pensato di 'tradire' Nicola col bar dal lato opposto della piazza, ma il costo del caffè e anche il servizio lentissimo ci hanno indotti a ritornare sui nostri passi.

Piove, quale momento migliore per andare via...salutiamo Lisbona e prendiamo il bus per l'aereoporto - questa volta scegliamo uno della linea urbana, del biglietto giornaliero dell'aerobus ce ne facciamo ben poco a questo punto. Il volo dell'easyJet arriva a Roma in perfetto ritardo e mi aspetta una bella corsetta per scendere e riprendere lo stesso aereomobile per Bari...

ma questa è un'altra storia.

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