San Francisco

Stati Uniti on the road, prima tappa San Francisco

Golden Gate San Francisco

Periodo: Agosto

"La bellezza di questo gigante rosso però ci spinge avanti e foto dopo foto arriviamo all’ingresso del ponte intasato da orde di gente e di biciclette… i campanelli suonano più che ad Amsterdam e tutti guardano ovunque estasiati da tanta grandezza".

Eccomi qui… ad iniziare a raccontare il mio primo viaggio in terra americana… Tutto ha inizio nel ottobre 2010 (eh si… sono uno di quelli che si devono prendere sempre in anticipo, e poi pensare alle ferie quasi un anno prima di partire mi permette di far passare più velocemente i mesi al lavoro…), è da poco tornato a trovarci un amico che vive a Flagstaff da un anno e mezzo e durante una cena parlando del più e del meno e della nostra passione per viaggiare salto fuori con ‘prima o poi ti verremo a trovare… quindi preparati!’ beh diciamo che sono stato di parola… in effetti passano un paio di settimane e butto l’idea alla mia ragazza che, sebbene sia innamorata di New York, si lascia facilmente convincere, anche perché faccio leva sul fatto che avremmo avuto a disposizione circa tre settimane e che la grande mela l’avremmo potuta visitare anche con meno giorni a disposizione…

Devo essere sincero… conosco abbastanza bene l’Europa ma fino a quel momento dell’America (tutta) non è che conoscevo molto (forse anche per non accrescere la voglia di un possibile e dispendioso viaggio o forse per paura di potermi innamorare di quelle terre lontane, come poi così è stato )… ma la mia passione e le mie capacità di organizzatore mi spingono a iniziare la ricerca… Ricerco qua e là nel web nel tentativo di creare un itinerario ed è una scoperta dietro l’altra… ma quanto c’è in questo OVEST!!!

Inizialmente avevo pensato di affidarmi ad un'agenzia (anche per la portata e la complessità del tour) ma dalle le ricerche sul web, oltre all'appoggio di Zingarate, scopro usaontheroad.it un sito monotematico con miliardi di informazioni ben catalogate, diari di viaggio e persone disponibilissime a rispondere a tutte le mie perplessità… diventa fondamentale per l'organizzazione e passo dopo passo capisco che ancora una volta posso fare a meno dell’ agenzia (EVVAI) e viaggiare come piace a me!

Così si inizia e mese dopo mese prende forma l’itinerario, trovo l’assicurazione medica che fa per me, poi i biglietti aerei, richiedo i passaporti, faccio le prenotazioni fino alla compilazione dell’esta e alla partenza…

Un paio di note:

Voli: British Airways
LIN-LHR-SFO 11/08/2011
LAX-LHR-LAX 27/08/2011

Monitorati da novembre 2010 procediamo all’acquisto il 14 febbraio 2011 notando che per agosto la fluttuazione è minima anche se fino ad un mese prima eravamo sulle 70€ in meno ma non avevamo ancora le ferie sicure… I siti che verificavo giornalmente erano orbitz (sito di acquisto), cheaptickets, expedia, govolo, opodo oltre a qualche sporadico giro nel sito stesso delle compagnie aeree…

Alla fine ottimi voli, come orari, come tempo tra i due voli… come tutto… siamo stati soddisfatti!

Assicurazione medica: Columbus assicurazioni. Annullamento e medica… dopo tante ricerche abbiamo scelto questa per ovviare al limite di viaggi sicuri del trekking sotto i 1500mt e per essere sicuri di avere l’assistenza in italiano che insurace brookers non offriva… Beh… non ci possiamo lamentare… un ottimo servizio per quello che abbiamo potuto provare purtroppo… Ma di questo ne parleremo dopo…

Prenotazioni: TUTTO e anche di più! Odio la ricerca libera, e per quanto questa mi affascini, sono uno di quelli che vuole sprecare meno tempo in ricerche sul posto per avere il massimo a disposizione per la visita del luogo… così ho prenotato tutto il possibile, macchina spettacoli e motel:

Macchina tramite carhire3000, pagamento anticipato per una intermediate 2 porte… abbiamo ricevuto un bellissimo MAGGIOLONE GIALLO, la nostra Herbie ovviamente!!!

I pernottamenti tramite i siti diretti dei motel e un paio di volte tramite booking.com … Inoltre ci siamo regalati ‘O’ in sesta fila al Bellagio, prenotato telefonicamente (BRAVO ME!

), e il tour per l’upper antelope alle 11 prenotato tramite Lulu (Lulu’s ezze motel@Page). Pernottamenti: Evitate le cabins!

Ebbene si… abbiamo girato in campeggio per diversi anni e mentre può passare che i servizi non siano puliti a fine giornata non può passare che le cabins siano sporche!!! Abbiamo alloggiato al Curry village, allo Slickrock campground (ASSOLUTAMENTE IL PEGGIORE! DA EVITARE!) e al Goulding’s campground… Tutte le strutture sono vecchie e sentono molto il peso degli anni; inoltre come dicevo prima le cabins sono tenute in uno stato pessimo!!!
Per i motel invece nulla da dire… gli ho trovati molto puliti e servizievoli…

Ma ora passiamo al sodo e iniziamo:

L’itinerario:
11 agosto: Vicenza - Milano Linate - San Francisco
12 agosto: San Francisco
13 agosto: San Francisco
14 agosto: San Francisco - Yosemite
15 agosto: Yosemite - Lee Vining
16 agosto: Lee Vining - Death Valley
17 agosto: Death Valley - Las Vegas
18 agosto: Las Vegas
19 agosto: Las Vegas - Bryce Canyon
20 agosto: Bryce Canyon - Moab
21 agosto: Moab (Canyonlands & Arches)
22 agosto: Moab - Monument Valley
23 agosto: Monument Valley - Page
24 agosto: Page - Flagstaff (Grand Canyon)
25 agosto: Flagstaff (Grand Canyon)
26 agosto: Flagstaff - Los Angeles
27 agosto: Los Angeles - Milano Linate - Vicenza

Day 1
11 agosto 2011
Vicenza - San Francisco

Agitazione a mille... sta per iniziare la nostra avventura nel west!! Tutto è pronto i bagagli sfiorano i 23Kg consentiti da BA, le carte d’imbarco sono state prontamente stampate e la sveglia suona puntuale…

I miei si offrono di accompagnarci fino a Milano così risparmiamo anche un bel po’ di euri di parcheggio (That’s good!)…
Il check-in e i controlli passano velocemente e appurato che le valige finiscono direttamente a frisco finiamo a fare colazione prima del controllo passaporti… tra sonno e incredulità pensiamo a ciò che vedremo tra poche ore… dopo mesi e mesi di sogni… Abituati a volare con Ryanair e Easyjet ci sentiamo in un'altra dimensione nell’economy di British, approfittiamo quindi subito degli snack e delle bibite offerte…

Arrivati a Heathrow riusciamo ad orientarci con facilità, entrambi i voli arrivano e partono dal terminal 5, anche se dobbiamo spostarci dal gate A al C prendendo la navetta… In un ora riusciamo ad essere all’imbarco e abbiamo il tempo per mangiare un paninetto…

L’imbarco nel nostro Boeing 747 avviene un po’ in ritardo e raggiungiamo i nostri posti vicino all’uscita di emergenza scelti appositamente durante il check-in online (Che C*** !

Ci saranno stati 2 mt di nulla davanti…) Il primo incontro con un pasto in aereo non è dei migliori… vediamo che iniziano a consegnare pasti ad alcune persone, e quindi, noi privi di esperienza in merito, pensiamo si debba chiedere alla hostess, così mi alzo mi dirigo verso la cucina e chiedo informazioni… ridendo mi viene risposto che stanno per servire tutto l’aereo e che quelli erano i pasti speciali!!… maledizione e chi lo sapeva!!!

Comunque ci viene servita una pessima paella di pollo… il dolcetto però era molto buono!!! Le ore passano tra film e dormite e alla fine sbarchiamo in America!!! Sbrighiamo in pochi minuti le pratiche dell’immigrazione e notiamo come l’addetto stampi in una pagina a caso e in una posizione a caso il visto nel nostro nuovo passaporto… va beh… pensavamo già all’immacolata pagina 1 con un bel visto in posizione centrale…

Le valige arrivano per ultime… ma arrivano, quello è l’importante… Usciamo al parcheggio superiore e attendiamo l’arrivo nel nostro supeshuttle prenotato da casa (volevo evitare di prendere metro e autobus tirandomi dietro le valige… e poi solo sono 5$ in più… ^^) Inizio a fare un po’ di foto all’aeroporto e subito la prima sorpresa d’America… dopo 3 anni di immacolato servizio la mia reflex, una Canon eos 1000D, se ne viene fuori con uno strano errore 99 che sembrerà sparire tra mille imprecazioni e il togliere e rimettere la batteria… beeeeeeene…

La navetta non si fa attendere più di 5 min e dopo aver recuperato altre persone parte in direzione San Francisco… siamo gli ultimi ad essere scaricati ma ne approfittiamo per guardarci attorno stupiti e increduli… c’e l’abbiamo fatta!!

Scopriamo immediatamente la cordialità americana: una ragazza del luogo ci chiede da dove veniamo e giunti ormai al nostro albergo si congratula con noi per la location, assicurandoci che è un quartiere tranquillo e a pochi isolati dal centro (meglio farli in autobus però…).

Check-in in albergo per entrare in possesso della nostra bellissima camera con vista MURO! Ma a chi importa… è pulita, spaziosa e l’ideale da utilizzare come campo base per San Francisco… ovviamente la struttura dispone di wifi, abbastanza veloce anche direi, che ci permetterà nei giorni futuri di chiamare i genitori…

Mentre ci sistemiamo e Debby (la mia lei) si fa una doccia mi informo su questo errore 99 e scopro bellamente che è un maledetto problema di elettronica, risolvibile quindi solo in Italia, e che per il resto della vacanza, ogni volta che vorrò fare una foto, dovrò accendere la macchinetta / togliere la batteria / rimettere la batteria!! Facendo attenzione a non mettere mai in standby altrimenti si ripresenterebbe… (altra sfilza di imprecazioni…),

Dopo una bella rinfrescata siamo pronti per fare la prima conoscenza con San Francisco… Usciamo e scopriamo il gelido vento dell’oceano ma intrepidi e imbacuccati a dovere prendiamo il 30… oggi paghiamo il biglietto che vale per tutta la notte, il muni passport (abbonamento alla rete metropolitana) lo acquisteremo domani… Scendiamo a Ghirardelli square ma tiriamo dritti e passeggiamo fino al Fisherman Warf. Sono le 10 pm e ormai tutto è chiuso ci fiondiamo quindi al vicino in n out a mangiare il primo burgher in terra Americana e scopriamo che qui le patate fritte non sono surgelate e che un giovane ragazzo le sta tagliando… Assurdo… con pochi dollari ordiniamo un cheese burgher a testa e delle patate e ci mettiamo a sedere… di fianco a noi un tipo esempio della “salutarità” americana: quattro ragazzi tolgono pomodoro e lattuga dal loro double cheese burgher per sostituirli con litrate di ketchup… ovviamente il tutto annaffiato da degli ottimi frappè al cioccolato!!!

Mmm

Dopo cena tra il freddo polare aspettiamo il filobus e al momento di scendere scopriamo, scherniti dal resto dei passeggeri, che per aprire le porte bisogna scendere dal gradino… tra il sonno e il fuso, non ci siamo accorti dell’enorme scritta posta all’uscita… Crolliamo immediatamente in un sonno disturbato forse dall’effetto del fuso ma riusciamo a tirare comunque fino alle 7.30... Che impatto questa prima giornata a  San Francisco… sembra di vivere una favola anzi in un film… È come se stessimo passeggiando in un enorme set cinematografico… ancora non ci rendiamo conto che SIAMO IN AMERICA!!!

Costi:
Volo: British Airways 1742€ su orbitz.com
Assicurazione medica e di viaggio: Columbus assicurazioni 155€ su columbusassicurazioni.it
Pernotto: Marina inn 264$ per 3 notti su Booking.com
Supershuttle: 34$ su supershuttle.com
Cena: In nd out 12.15$
Biglietti del filobus: 4$

Nota: i costi sono da intendere per due persone

Day 2
12 agosto 2011
San Francisco

Alle 8 chiudiamo la porta della nostra stanza alle spalle, è giunto il momento di ammirare San Francisco! Scopriamo la colazione del Marina Inn, proviamo le brioches e del succo d’arancia ghiacciato! Le prime si rivelano subito pessime e le scartiamo per i giorni seguenti… io allora mi mangio un ovetto sodo mentre Deborah prova i cereali alla cannella con il latte… così va meglio… Nulla di eccezionale quindi, però è accettabile… L’incontro con il caffè americano non è male… nonostante sia un grande appassionato dell’espresso non mi spiace sorseggiare quella che da oggi ribattezzerò la ’bevanda al gusto di caffè’ calda come una tisana…

Comunque usciamo e passeggiando lungo la baia raggiungiamo il punto di partenza dei cable car ad Hide e Beach street così assistendo alla prima inversione del famoso vagone acquistiamo i muni passport per tre giorni…

Vederli dal vivo è uno spettacolo e vista l’ora, non ancora tarda, decidiamo di farci il primo giretto sui cable…Grattiamo i nostri nuovi passport e ci sistemiamo fuori, sul retro… Cominciano i saliscendi e increduli ci affacciamo notando come siano caratteristiche queste strade… arriviamo a Lombard street e decidiamo di scendere per ammirare la ‘Crooked Street’ la strada più tortuosa al mondo… Passeggiamo fino ai suoi piedi poi ancora fino in cima scattando mille foto che non renderanno la pendenza dal vivo ma che lasceranno un bellissimo ricordo.

Riprendiamo il cable car e ci accomodiamo all’interno fino al raggiungimento di Union square… Ci guardiamo un po’ intorno e poi ci lanciamo nel cuore del quartiere finanziario tra tutti quei grattaceli ai quali non siamo di certo abituati!!!

Raggiungiamo la Transamerica Pyramid e contempliamo la strana forma di questo enorme edificio piramidale! Qui è tutto così… GRANDE!!

Ci spostiamo a Chinatown e fotografiamo la caratteristica porta di accesso dopodiché tra i coloratissimi negozi cinesi disposti un po’ ovunque raggiungiamo la famosa fabbrica dei biscotti della fortuna segnata tra i miei appunti! Che posto caratteristico!! Un vecchietto ci offre una cialda mentre lasciamo un dollaro per fare un paio di fotografie… Decidiamo allora di tentare l’impossibile: PORTARE A CASA I BISCOTTI DELLA FORTUNA! Compriamo dunque due pacchettini da 6 biscotti ciascuno e delicatamente li poniamo nello zaino… inizia la sfida!

Proseguiamo la nostra passeggiata fino a North Beach dove si sente l’aria di casa tra i tricolori disegnati sui lampioni e i molti caffè della zona… Che strani questi quartieri, ognuno ha un suo scopo preciso…

Si è fatta l’una e finalmente arriviamo al Fisherman warf… c’è fame! Io decido di provare immediatamente la Clam chowder mentre Debbi si prende un po’ di pescetto fritto… la zuppa è davvero buonissima anche se il pane dolciastro è meglio usarlo solo da “piatto” la frittura invece è fredda (pessima scelta! Io l’avevo detto!!).

Ci spostiamo al pier39 ammirando alcuni artisti di strada e raggiungiamo l’hard rock café dove acquistiamo la spilla di San Francisco per completare la nostra collezione… Breve giretto per il pier dove giriamo un po’ di negozietti senza però acquistare nulla… foto al Bubba’s gump e poi ammiriamo i leoni marini distesi sulle piattaforme

Debby inizia ad avere un po’ di mal di testa quindi decidiamo di tornare in hotel per recuperare un moment, sono le 3 ormai quando raggiungiamo la nostra stanza… nell’attesa che la pastiglia faccia effetto veniamo sorpresi dal jet lag e ci addormentiamo!!!

Ci svegliamo che sono le 6 e che il pomeriggio è bello che andato… Almeno il mal di testa sembra essere passato… Sistemando la stranza colpisco tragicamente i biscotti mandando in frantumi una cialda!!!

Maledizione... inziamo proprio male... Dopo una bella rinfrescata decidiamo di salire alla Coit Tower visto che sta diventando buio… Il filobus non passa di sera e quindi ci avviamo a piedi fino a raggiungere il punto sopraelevato e scattare qualche foto in notturna…

Ora la fame è tanta e appena scesi cambiamo un paio di bus fino a raggiungere il pier, sebbene siano le 9.30 ci fiondiamo dentro la Crab House… Ordiniamo due cioppini visto il freddo che la notte di frisco ci regala… Scegliamo la misura small ma in realtà ci arrivano due tazzone enormi… va beh poco male… La zuppa si rivela buonissima, piena di polpa di granchio e di pesce… Diverrà la migliore cena del viaggio!!! Fantastica!!! Devo assolutamente trovare la ricetta!!! Qui abbiamo il primo incontro con la mancia… lasciamo un 15% forse un po’ poco… e poi avevamo mangiato davvero bene, potevamo lasciare di più… va beh dai miglioreremo con il passare dei giorni…

Notiamo che alle 10.30 tutto è già chiuso così decidiamo di rientrare… È stata una giornata intensa sebbene siamo stati sorpresi dal fuso… il quale, abbiamo scoperto, non perdona!!

Costi:
Pernotto: Marina inn
Muni Passport 3 Days: 42$
Pranzo ai chioschetti Fisherman warf: 18$
Cena Crab House: 60$

Nota: i costi sono da intendere per due persone

La sveglia è fissata per le 8 e alle 9 siamo già in autobus destinazione pier 33 si va ad Alcatraz… abbiamo pure la fortuna di beccare il tram che la città di milano ha regalato a San Francisco… all’ interno oltre alle scritte in italiano riconosciamo la pubblicità dell’olio cuore!! Hahaha

I biglietti che abbiamo acquistato in internet mesi e mesi fa ci fanno imbarcare immediatamente nel traghetto… oggi è una bellissima giornata e non fa nemmeno freddo anche se in lontananza scorgiamo il golden gate ancora avvolto nella nebbia… ma non importa gli diamo tempo fino al pomeriggio…
   
Il traghetto sbarca e la guida inizia a fare la presentazione dell’isola… un pò per stanchezza un po’ per anticipare tutti ci dirigiamo direttamente all’inizio dell’audio-tour e iniziamo la visita… Alcatraz viene descritta e raccontata da quattro ufficiali e quattro ex-detenuti e sono presenti rumori di fondo per far ambientare il turista… Il luogo si rivela molto suggestivo anche se senza audio guida perderebbe quasi interamente il suo fascino… si ripercorrono le gesta delle rivolte e si rivive la fuga dei tre prigionieri… passando tra le celle dei più pericolosi criminali statunitensi, come quella di Al Capone!

PS: Prorio da Alcatraz sono riuscito a fotografare il Golden Gate avvolto nella nebbia...

Siamo molto contenti della visita e sono circa le 11 quando sbarchiamo nuovamente al pier33 riprendiamo il solito tram di Milano (fatalità…) ma siamo costretti a scendere a Market street davanti alla stazione dei traghetti, l’autista ci informa che si sta svolgendo una parata e che non può procedere…

Proviamo dunque con la metro e cerchiamo di raggiungere Haigh street… Il quartiere ci affascina fin da subito un sacco di colori e Hippie dei nostri giorni affollano la strada… I negozi sono tutti particolari, tant’è che Debby non si lascia sfuggire l’acquisto in un negozio di calzetti, solo di calzetti! Arriviamo all’incrocio con Asbury street e immaginiamo come doveva essere quel quartiere nel cuore degli anni ’60… STUPENDO!!

Lasciamo il fascinoso quartiere Hippie in direzione Alamo square… quanto è servita male questa zona di Frisco, ci tocca arrampicarci per quattro isolati prima di vedere le famose case vittoriane… Beh, San Francisco è comunque piena di esempi in ogni dove di questa tipologia di case… il bello di Alamo square sta proprio nel fatto che c’è ne sono molte vicine… Vale comunque la pena! Il panorama da lassù è fantastico e sullo sfondo si distingue il distretto finanziario…

Torniamo al Fisherman warf e mangiamo entrambi una Clam chowder (è troppo buona!!!)… Sono ormai le 3… Convinco la mia lei che facciamo in tempo a fare il giro in bici del Golden Gate e che non sarà troppo freddo (BUGIARDO!!! )… Noleggiamo le bici da Blazing Saddles che ha un chiosco lì vicino e dopo le pratiche e una mezzora siamo pronti a percorrere la baia di San Francisco… Dopo la prima parte un po’ trafficata (fino alla traversa con Hide street) ci si immerge nel verde della marina lungo le piste ciclabili… è un piacere pedalare anche se in prossimità del ponte inizia a tirare un aria fredda che ci fa preoccupare non poco...

La bellezza di questo gigante rosso però ci spinge avanti e foto dopo foto arriviamo all’ingresso del ponte intasato da orde di gente e di biciclette… i campanelli suonano più che ad Amsterdam e tutti guardano ovunque estasiati da tanta grandezza… raggiungiamo la parte opposta tra le folate di vento gelido provenienti dal pacifico e decidiamo di tornare senza raggiungere Beker beach… ci farebbe tardare e vogliamo goderci l’ultima sera a San Francisco…

Quindi torniamo in hotel e ci diamo una bella rinfrescata o meglio ci scaldiamo un pochino e ripartiamo in direzione della marina… Stasera abbiamo voglia di una cena all’americana e perché non provare uno dei locali tipici americani… Proviamo Denny’s e sarà subito amore… lo stile retrò tipo Happy Days e due super paninazzi ci lasciano infinitamente soddisfatti!

Una passeggiata al pier 39 a comprare qualche souvenir e per concludere la serata un super gelato da Ghirardelli… Il locale e la piazza sono bellissimi… Prendiamo due super coppe... Debby ne lascerà circa metà nel bicchiere, io invece finirò tutta la coppa e come conseguenza non potrò più mangiare cioccolata per tutta la vacanza… MA QUANTO BUOOOONA ERA!!!

Ci sentiamo di aver conosciuto per bene San Francisco e di lasciarla molto soddisfatti… Raggiungiamo quindi l’hotel e ci addormentiamo in attesa di domani… Inizia l’OTR!

Costi:
Pernotto: Marina inn
Visita di alcatraz: 37 € su alcatrazcruises.com
Pranzo ai chioschetti Fisherman warf: 18$
Noleggio biciclette Blazing Saddles: 58.5$
Cena Denny’s: 45$
Gelato Ghirardelli: 20$

Nota: i costi sono da intendere per due persone

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