Turchia

Un mese in Turchia

Autore: Scareface

25/luglio giorno 1

Atterraggio a Istanbul Int. alle 15,20 ora locale, tanto per iniziare bene mi hanno perso i bagagli...
Ci trasferiamo con i mezzi pubblici a Sultamhet (0,80eur x2 tram e metro) e prendiamo una camera doppia nel centralissimo Hotel Anadolu (18eur a testa con colazione). Facciamo un giretto con calma a piedi nel centro per iniziare ad orientarci, ceniamo e andiamo a dormire.

 

26/luglio giorno 2

Visitiamo la Moschea Blu (ingresso gratuito) e la Cisterna Basilica (5,5eur) in mattinata, rimango molto soddisfatto della moschea: imponente, ma allo stesso tempo con uno stile slanciato, gli interni poi ti lasciano assolutamente senza fiato per la grandiosita'.

 

    Moschea Blu

 

Nel pomeriggio visitiamo Aya Sofia (5,5eur), a dire vero rimango relativamente deluso da questa strana costruzione, la stana commistione di stili proveniente da epoche diverse non la rende una struttura particolarmente aggraziata. Anche gli interni non ci sembrano il massimo (forse complice un cantiere, oppure il confronto con la precedente moschea blu?) dal secondo piano si ha comunque una bella vista sulla antistante moschea blu.

Attraversiamo la citta' a piedi fino al ponte di Galata (zona del corno d'oro) e poi ancora oltre fino alla torre genovese (5,5eur) da dove si gode una fantastica visuale a 360 gradi su Istanbul: si vede bene il Bosforo, Sulthanamhet, il corno d'oro etc

Panorama dalla Torre Genovese, Corno d'oro, Bosforo, Moschea Blu, Palazzo Topkapi, Aya Sophia

27/luglio giorno 3

Ci avviamo di buon'ora per il palazzo Topkapi, sapendo delle orde di viaggi organizzati (5,5eur il palazzo + 5,5eur per l'harem) giudizio complessivo decisamente piu' che positivo, da non perdere assolutamente l'harem: ci e' piaciuto anche piu' del palazzo stesso.

Dopo pranzo gironzoliamo un po senza meta nel centro storico (il bazar e' chiuso, la moschea Soliman si rivela una mezza delusione).

 

                 Topkapi - Entrata alla prima corte del palazzo, Vetrate

 

28/luglio giorno 4

Partecipiamo ad una esplorazione del Bosforo con un traghetto pubblico turistico (9,80eur) fino al inizio del Mar Nero.

La mattinata e' funestata dalla notizia del attentato nel quartiere periferico di Gungoren accaduto la sera prima.

Nel pomeriggio andiamo a spasso nel bazar per farci un po un'idea degli acquisti da fare gli ultimi giorni; nonostante sia abbastanza una trappola per turisti (e' pieno di orde di giapponesi dai viaggi organizzati e non o solo) mantiene comunque un suo non so che di pittoresco.

 

29/luglio giorno 5

Ci avviamo di buon mattino per l'aeroporto di Sabina Gocen che si trova sul lato asiatico della citta', la guida ci aveva messo un po' in preoccupato un po' riguardo alle difficolta di raggiungere l'aeroporto. In realta' scopriamo che facilissimo da raggiungere: basta prendere un traghetto per Harem, davanti al molo basta prendere il bus navetta (1,6eur) per l'aeroporto.

Arriviamo a Erzurum (Turchia orientale) nel pomeriggio.

Allogiamo nel Hotel Cinar (11eur).


30/luglio giorno 6

Dedichiamo la mattinata alle poche cose da vedere ad Erzurum: il vecchio minareto e la cittadella romana.

Dopo pranzo ci trasferiamo in minibus 200km a nord piu' precisamente a Yusufeli, nel bel mezzo delle montagne del Kackar, rinomata zona per fare trekking e molte altre attivita' outdoor.

La zona ci piace subito: le alte ed aspre montagne contrastano in maniera meravigliosa con il verde delle piante, completa il quadro numerosi corsi d'acqua di montagna con una notevole portata, la temperatura e' di un piacevole 20C ca.

31/luglio - giorno 7

Nella mattinata ci avventuriamo per qualche passeggiata di breve raggio nelle valli circostanti: queste zone sono piene di vecchie chiese georgiane, castelli in rovina e villaggi sperduti tra le montagne... un'ambiente molto scenografico...

    Montagne del Kackar

Dopo pranzo ci trasferiamo a Altiparmak (Barhal), l'ambiente cambia di nuovo: siamo arrivati alla base del alto Kackar, le montagne circostanti che superano i 3500m e il verde intenso fanno assomigliare l'ambiente piu' a dei pascoli svizzeri che alla Turchia!!

Pernottiamo al Barhal pension (8,3eur a testa bagno in comune, no colazione).

 

1/agosto - giorno 8

Ci avviamo di buon mattino per un trekking di 7h verso i pascoli d'altura, trekking che si rivelera' una mazzata tra capo e collo, ma gli ambienti mozzafiato ripagano di qualsiasi fatica.

 

2/agosto - giorno 9

Ci trasferiamo da Barhal a Kars.

Pernottiamo al Hotel Emet (13,9eur a testa).

 



3/agosto - giorno 10

 

In mattinata ci aggregriamo con altri turisti in un taxi collettivo (13,8eur a testa) per andare a visitare Ani, la vecchia capitale del impero armeno.

L'ambiente' e' di nuovo diverso, da quando abbiamo lasciato le montagne il giorno precedente ci troviamo adesso in mezzo ad una enorme steppa come ce la si immagina dalle foto delle repubbliche centroasiatiche...

Le rovine di Ani si stagliano dal nulla della steppa con le sue imponenti mura di cinta in maniera decisamente imponente. Superato l'arco d'ingresso si staglia un panorama meraviglioso: le rovine sono sparse in un enorme mare d'erba e danno l'idea della vastita che questa citta ebbe un tempo, che riusci' all'apice della sua gloria a rivaleggiare con Costantinopoli...

Dopo la visita alle rovine torniamo entro ora di pranzo a Kars e visitiamo le poche cose da vedere: un castello medievale (ingresso libero) ben tenuto e una piccola moschea.

Nel tardo pomeriggio torniamo con un lungo trasferimento in autobus a Erzurum. Pernottiamo al hotel Cinar del andata.

   

    Cattedrale di Ani e mura difensive della città - Tipico panorama della steppa della Turchia orientale


4/agosto - giorno 11

Con un lungo trasferimento in autobus ci spostiamo da Erzurum a Dyarbakir (Anatolia sud-orientale), al uscita dal autobus perfettamente climatizzato ci prende subito uno scompenso: ca. 45C al ombra con gli zainoni sono una bella differenza dai circa 23 della Turchia nord-orientale!

5/agosto - giorno 12

Facciamo una veloce visita a Diyarbakir anche se in realta' c'e' relativamente poco da vedere: le vecchie mura cittadine dal quale si puo' scorgere il corso del fiume Tigri ridotto ormai ad un rigagnolo dalla stagione secca e dallo sfruttamento intensivo a scopi agricoli, le altre cose degne di nota sono la parte vecchia con i suoi intricati vicoli, un vecchio caravanserraglio trasformato in albergo di lusso e la moschea Ulu Cami.

ci trasferiamo subito dopo pranzo verso la zona del monte Nemrut Dagi.

Arriviamo in serata ad Adiyaman dove siamo costretti ad una sosta tecnica a causa della mancanza di mezzi di trasporto, pernottiamo in quello che forse e' l'unico hotel della citta': una topaia fatiscente priva di qualsiasi requisito che permetta di chiamarlo hotel (13,9eur a testa, bagno in comune, no colazione).

6/agosto - giorno 13

Ci trasferiamo in mattinata nella vicina cittadina di Katha, punto di partenza per i trip organizzati sul monte Nemrut Dagi.

Prendiamo una camera al Hotel Kommagene (13,9eur a testa, AC, no colazione) e ci decidiamo per l'escursione organizzata dalla stessa agenzia viaggi del Hotel nel pomeriggio dello stesso giorno. (36eur inc. trasporti e entrata al parco).

Partiamo dopo pranzo per l'escursione organizzata sul Nemrut Dagi, il trip prevede diverse tappe (un ponte romano, delle rovine greche etc) ma chiaramente il pezzo forte sono le famose teste mozzate, un tempo fatte erigere da un sovrano per il suo mausoleo in cima al monte.

Arriviamo in cima al monte e lo spettacolo e' assolutamente grandioso: una serie di imponenti teste di pietra ci guardano nella luce della sera...
dietro un enorme cumulo di ciottoli sotto il quale si trova il mausoleo del sovrano che fece erigere le statue.
Dopo un suggestivo tramonto torniamo soddisfatti al nostro hotel.

                              Vetta del monte Nemrut con resti archeologici

NB la visita del monte Nemrut e' praticamente impossibile senza prendere un tour organizzato: i mezzi pubblici arrivano al ingresso del parco da dove ci sono ca. altri 10-11km da fare in salita prima di arrivare in cima al monte.

7/agosto - giorno 14

Con un lungo trasferimento ci spostiamo dalla zona del Nemrut a Goreme in cappadocia.

Il paesino nonostante il fatto che e' pieno zeppo di turisti e' piacevole e mantiene una bella atmosfera.

Prendiamo una camera doppia in una camera-caverna (13,8eur) scavata nella roccia, fatto che si rivelera' una manna nei giorni successivi.

 

   Goreme in Cappadocia

8/agosto - giorno 15

Ci avviamo di buon ora, per evitare le orde di turisti dei viaggi organizzati e il caldo eccessivo, per l'Open air museum di Goreme (8,3eur).

Rimaniamo quasi delusi dal museo a cielo aperto, forse per una concomitanza di cause (troppe persone non ci hanno permesso di apprezzare appieno il sito e l'idea che ce ne eravamo fatti dalla lettura della guida era forse un po sopravalutata)

Nel pomeriggio facciamo una passegiata tranquilla in una delle tante vallate nei dintorni di Goreme.

Il paesaggio e' quantomeno bizzarro: dappertutto sbucano i cosidetti camini delle fate dalle forme piu' strane...

   Camini delle fate...

 

9/agosto - giorno 16

Visitiamo in mattinata il Zelve Open air museum (4,40eur) che preferiamo di gran lunga a quello del giorno precdedente nel pomeriggio ci avviamo a piedi verso la Valle del Devrent, famosa per i suoi camini delle fate particolarmente suggestivi.
Perdiamo meta pomeriggio aspettando un pulman dove non ne sarebbe passato mai uno a causa di un indicazione sbagliata della guida...


10/agosto - giorno 17

Complici lo sfinimento delle giornate precedenti e un caldo assurdo, facciamo solo un giro breve nei dintorni di Goreme in mattinata.

Dopo esserci rifocillati con un sostanzioso pranzo ed aver aspettato che il caldo calasse un po' partiamo per l'esplorazione della prossima valle: Rose e Red Valley, nome dovuto al particolare colore rossastro delle rocce. Nonostante l'estrema fatica il panorama assolutamente spettacolare ci ripaga di qualsiasi fatica, la particolare luce della sera rende i colori delle rocce ancora piu' accesi.

Finiamo il giro nel pittoresco villaggio di Chaveusin, tra l'altro ottimo posto per comprare le ceramiche della Cappadocia.

 

     Red valley e Chaveusin


11/agosto - giorno 18

Ci spostiamo a malincuore da Goreme (alla quale ci eravamo ormai affezionati, con la sua atmosfera tutta particolare) per visitare le vicine citta' sotterranee di Kaymakli (8,3eur) e Derinkuyu (8,3eur).

Nonostante fosse piena zeppa di turisti rimaniano totalmente soddisfatti da questo strano intrico di gallerie, pozzi, camere completamente scavati nella roccia che si sviluppano su 7-8 piani diversi ci spostiamo dopo pranzo verso Selime, base di partenza per esplorare il giorno successivo la valle di Ilhara.



12/agosto - giorno 19

 

In mattinata esploriamo il monastero di Selime, costituito da una serie di chiese scavate nella roccia e con una lunga passegiata di 6,30h (compresa pausa pranzo) la straordinaria valle di Ilhara: un largo e scenografico canyon che si estende per una decina di km.

Nel pomeriggio ci trasferiamo a Konya.

Prendiamo una camera nel ottimo Ulusan (13,9eur con internet gratis).

NB. L'escursione delle citta' sotterranee e della valle di Ilhara puo' essere anche tranquillamente organizzata attraverso una delle numerose agenzie viaggi di Goreme. Il prezzo e' sicuramente conveniente: per poco piu' di 27eur sono inclusi trasporti, ingressi alle citta' sotterranee, valle di Ilhara e un pranzo al sacco.

Il grosso svantaggio e' quello che vi sembrera' di fare tutto di fretta: per cui se avete tempo organizzate con calma per conto vostro (non e' difficile) se invece volete la 'comodita' e la sicurezza del tutto organizzato optate per un tour.


13/agosto - giorno 20

dopo aver visitato il monastero dei mevlevi in mattinata (uno dei pochi motivi per andare a konya) proseguiamo per Antalya.
Gia' dal arrivo (complice il caldo-umido veramente opprimenti) capiamo che questa citta' non fa certo al caso nostro: troppo caos, troppa gente e poche cose da vedere.

Prendiamo una camera alla rose pansyon (13,9eur) monastero dei mevlevi (dervisci rotanti) di Konya.



14/agosto - giorno 21

Dopo un giro iperveloce nel centro storico (l'afa inizia a farsi sentire prestissimo) andiamo a rifugiarci nel museo archeologico di Antalya (8,30eur). Il museo non e' male contiene ricche collezioni di reperti a partire dal eta della pietra, del bronzo, micenea fino al epoca ellenistica e dei romani; e' sicuramente un must anche per chi non si interessa di archeologia anche perché c'e' veramente poco altro da fare ad Antalya.

Dopo pranzo fuggiamo dall'afa assurda proseguendo il nostro tragitto fino a Cirali.

Arrivati a Cirali ho come un dejavu: questo ambiente non mi e' nuovo: le montagne ricoperte di pini che declinano verso il mare ricordano in maniera sorprendente le coste della Sardegna...

Data la delusione delle famigerate treehouses (che non si rivelano altro che delle minuscole palafitte tra i pini a prezzi assurdi, per giunta senza aria condizionata) optiamo per una camera d'albergo normale, scelta che si rivelerà saggia.

Dopo cena ci avviamo verso una lunga passeggiata serale verso chimera: lungo il fianco di questa montagna escono (dal tempo dei antichi greci, che ritenevano questo un posto sacro) una miscela di gas che si autoincendia a contatto con l'aria.

L'atmosfera e' assolutamente suggestiva: dalle fratture delle rocce escono una ventina di fiammelle principali che rischiarano il buio della notte.

Il caldo e l'afa si e' fatta ormai insopportabile, tanto che decidiamo di tornare al albergo, non prima pero' di aver fatto un rinfrescante tuffo di mezzanotte in mare: una vera manna.

Crolliamo esausti sul letto del albergo.

15/agosto - giorno 22

Visitiamo in mattinata le rovine romane di Olympos che per fortuna si trovano immerse per buona parte nella macchia mediterranea rendendo in questo modo l'esplorazione piu' agevole e piu' intrigante (le rovine tra gli alberi e arbusti fanno molto tomb...)

Dopo pranzo ci trasferiamo a Kas, dove dopo una disperata quanto estenuante ricerca per una camera d'albergo (sono tutti al completo) andiamo a finire in una camera che ci da molto l'idea di essere mezza a nero, ma tant'è: era praticamente l'ultima rimasta in tutta la citta'... (13,9eur no colazione)

Dopo cena prenotiamo per il giorno successivo un fullday con la barca (16eur pranzo incluso, bevande excl) nei pressi di Kekova.

16/agosto - giorno 23

sapendo che la barca si sarebbe pienata presto ci avviamo presto per accaparrarci i posti migliori...

La barca e' un enorme caicco (barca tipicamente turca, in grado di accogliere ca. 120 persone), gia' dal porto si manifesta il carattere tipicamente turco nel guidare un qualsiasi mezzo: passa il più grande e potente e tutti gli altri cercano in qualche modo di infilarsi in mezzo, passare avanti chiaramente senza rispettare alcuna precedenza..

La barca compie un tragitto che prevede una serie di soste in varie baie nelle isole circostanti con ognuna pause da ca. 30min per fare una sguazzata o snorkelling (anche se il fondale e' molto piatto e praticamente privo di pesce). Dopo esser scesi a terra nel villaggio di Kekova per il pranzo, si riparte alla volta di Simena (un piccolo villaggetto raggiungibile solo dal mare con pernottamenti per turisti facoltosi) e la famigerata sunken city: rovine romane in parte sprofondate in mare dopo un violento terremoto. A sunken city abbiamo uno delle tante dimostrazioni del concetto di protezione turco: e' assolutamente vietato nuotare o fare snorkelling sopra la zona delle rovine, ma le barche con i turisti passano praticamente indisturbate cercando di avvicinarsi il piu' possibile, in continua lotta tra di loro....

Ancora un paio di stop e rientriamo in porto in serata.

17/agosto - giorno 24

Ci trasferiamo a Fethiye, prendiamo una camera alla ottima Ideal pansyon (13,9eur).
Prenotiamo per il giorno successivo un'altro fullday in barca (13,8eur pranzo incluso, bevande excl) per Oludeniz

18/agosto - giorno 25

L'escursione in barca si rivela tutto sommato divertente, la barca e' stracolma (sia turisti che locali) e a volte le soste nelle varie baie sono un po' tirate, per quel prezzo pero' difficile pretendere di più...

 

                         Tipico gulet in una delle innumerevoli baie - Gola di Saklikent


19/agosto - giorno 26

Decidiamo di saltare il villaggio fantasma di Kayakoy a causa del eccessivo caldo e di optare piuttosto per l'esplorazione delle Gole di Saklikent, un canyon che si estende per 18km nelle montagne del Akdaglar.

La scelta si rivelerà saggia: il giorno e' particolarmente caldo, ma grazie al ombra delle ripide gole la temperatura e' piacevole e fresca.

Nel tardo pomeriggio proseguiamo con un lungo trasferimento in bus per Pamukalle.

20/agosto - giorno 27

Ci avviamo il mattino presto per le famose vasche di travertino di Pamukalle (sapendo che il caldo ci avrebbe messo a dura prova).

Le imponenti cascate sono visibili gia' da lontano: un'enorme collina bianchissima dalla quale scende l'acqua.

Nonostante l’estensione e l’accecante candore delle formazioni di travertino, le terme ci lasciato abbastanza l'amaro in bocca,

Lo sconsiderato sviluppo edilizio degli anni 80-90 ha compromesso moltissimo le famose vasche di travertino e ancora oggi (nonostante gli alberghi a ridosso delle terme siano stati abbattuti) la situazione e' tutt'altro che rosea: molti alberghi del vicino paese pompano via l'acqua prima che passi per le terme con il risultato che l'acqua non riesce a passare dappertutto e le molte delle famose vasche di travertino rimangono a secco ingrigendo presto.

Molto piu' le sovrastanti rovine romane di Hierapolis...anche se non siamo riusciti ad apprezzarle pienamente a causa del caldo veramente opprimente

 

                                Vasche di travertino - anfiteatro di Afrodisia

Nel pomeriggio ci trasferiamo a Selcuk, base di partenza per visitare le celeberrime rovine di Efeso il giorno successivo.


21/agosto - giorno 28

Ci avviamo nel pomeriggio per la visita delle rovine di Efeso, le rovine sono molto estese e hanno delle belle strutture: fra tutte la famosa biblioteca di Celso.

Tuttavia c’è da dire che molte strutture sono state restaurate in maniera piuttosto grossolana, dandoci a volte la sgradevole sensazione di trovarci di fronte a qualcosa di artificiale e poco autentico. Forse era meglio lasciare i ruderi così come erano rimasti piuttosto che ricostruirli con pietre raccolte un po’ qua e la’. Comunque la scarsa presenza di turisti ci ha permesso di visitare con calma ogni anfratto delle rovine e di scovare piccole meraviglie, come mosaici, bassorilievi e ingegnose soluzioni infrastrutturali come i condotti fognari.

Sicuramente Efeso merita una visita molto più approfondita di quelle fugaci da viaggio organizzato.

 

                      Biblioteca di Celso

22/agosto - giorno 29

Dopo aver visitato le poche attrazioni di Selcuk proseguiamo per Izmir, enorme citta’ che purtroppo si è rivelata piuttosto deludente. Fatta eccezione per il museo archeologico ed etnografico, di alcune zone interne del mercato e di qualche edificio ottomano sparso qua e la tra palazzi moderni, del resto se ne poteva tranquillamente fare a meno.

A questo proposito citiamo in particolare il “romantico” lungomare con la splendida vista di spume inquinate e di barcozzi e rimorchiatori ancorati alla banchina di fronte ai tavolini di bar e ristoranti.. (boh l'autore della guida avra' ancora una volta bevuto?)

In realtà dobbiamo ammettere di non aver avuto molto tempo per girare la città e che probabilmente Izmir nasconde ancora cose interessanti da vedere, ma non molte comunque.

Verso le 10 di sera, partiamo con un pullman per tornare a Istanbul, dove un bambino (e genitori) con qualche problema, ci ha tenuto svegli per tutto il viaggio.

23/agosto - giorno 30

Nel pomeriggio ci avviamo per le spese nel Gran Bazar, come gia' dicevo in realta' e' abbastanza una trappola per turisti ma risulta comunque interessante e gradevole da girare.

 

24/agosto - giorno 31

In mattinata andiamo al famoso Cagaloglu Hammam ottimo posto per riprendersi dalle fatiche unito alla suggestiva atmosfera del luogo. Nel pomeriggio ci avviamo verso il quartiere moderno di Beyoglu.

Dopo aver visitato l'enorme museo militare (consigliatissimo per chi e' appassionato di armi!!) e aver fatto un veloce giro per Istikal kaddesi ci avviamo per la cena in una delle meyhane in Nevizade Sokak.

Quello che pensavamo essere delle pittoresche taverne (a detta della guida) erano in realtà dei locali che erano di sicuro pittoreschi ma i prezzi erano tutt'altro che da taverna!

Insomma per concludere in bellezza il viaggio avrei decisamente preferito strafogarmi con un succoso kebap in una qualsiasi lokanta economica...

Con gli ultimi spiccioli torniamo a Sulthanamhet e con gli zaini in spalla, salutiamo le sagome illuminate di Aya Sophia e Moschea Blu (che alla fine non siamo mai riusciti a vedere illuminata blu) partiamo con il tram per l'aeroporto Ataturk.


 

   Gran Bazar - Nevizade sokak

25/agosto - giorno 32

dopo una nottata in bianco in aeroporto rientriamo in Italia.

Numeri e considerazioni:

Contabilità finale

Spesa totale: 1215 euro + 279eur volo ar FCO -> IST + 47eur volo istanbul -> Erzurum

Spesa giornaliera media: 39,19Eur

Spesa trasporti: 216Eur

Chilometri percorsi 4080

Togliendo le spese non essenziali per un totale di 233Eur si arriva a una spesa giornaliera di 31Eur

Una stanza di albergo, camera doppia con bagno, colazione: 27eur

Salvo diversa indicazione nel prezzo della camera e' incluso il bagno in camera e la colazione.

 

Mappa dell'itinerario

 

 

 

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